FINANZIAMENTO DI 1,8 MILIONI DI EURO PER UN PROGETTO UNICAM NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA ADRION
Camerino, 31 maggio 2017 – Ancora un successo per la ricerca Unicam, che conferma così la sua elevata qualità.
Il progetto BLUE_BOOST (BOOSTing the innovation potential of the quadruple helix of Adriatic-Ionian traditional and emerging BLUE growth sectors clusters through an open source/knowledge sharing and community based approach) ideato, redatto e coordinato dall’Università di Camerino in collaborazione con la Camera dell’Economia Croata, ha ottenuto un finanziamento di 1,8 milioni di euro nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale INTERREG -ADRION, gestito dalla Regione Emilia-Romagna.
Il programma Interreg V-B Adriatico-Ionico (ADRION) è un programma di finanziamento transnazionale per il periodo 2014-2020, che interessa l’area ricompresa nella Strategia macroregionale europea per l’area adriatico-ionica.
La soddisfazione è ancora maggiore dal momento che il progetto ha ottenuto un lusinghiero secondo posto nella graduatoria finale relativa alla Priorità 1 –Innovative and Smart Regions)
BLUE-BOOST è un progetto che si inserisce nell’ambito della “Blue Growth”, la “crescita blu”, ossia la strategia a lungo termine per sostenere una crescita sostenibile nei settori marino e marittimo, e coinvolge 7 territori costieri della Macroregione Adriatico-Ionica (contea di Zara in Croazia, Marche, Friuli Venezia Giulia e Puglia, Grecia occidentale e Macedonia Centrale, e le zone costiere di Durres, Vlora, Saranda e Shengjin in Albania) caratterizzati dalla presenza di cluster marittimi (maturi o emergenti o anche solo embrionali) con un’elevata eterogeneità delle attività.
“Obiettivo del progetto – sottolinea la prof.ssa Diletta Romana Cacciagrano, docente della sezione di Informatica e responsabile del progetto – è quello di sbloccare e rafforzare il potenziale di trasferimento di conoscenze e tecnologie e di cooperazione transnazionale e intersettoriale tra gli attori chiave dell’innovazione dei settori tradizionali (in primo luogo la pesca e le costruzioni navali) e di quelli emergenti (soprattutto biotecnologie blu, tra cui l’acquacoltura, e poi la robotica, i nuovi materiali) della Blue Growth, rafforzando le relazioni e la condivisione della conoscenza grazie ad iniziative quali, ad esempio, fab-lab, co-working, maker space, innovation hub”.
“L’approccio innovativo di BLUE_BOOST – prosegue la prof.ssa Cacciagrano – verrà quindi testato tramite iniziative rivolte alle imprese blu che vogliano innovarsi e diversificare le proprie attività, attraverso azioni di finanziamento delle stesse grazie ad un voucher scheme dedicato all’innovazione blu nonché alla creazione di reti di innovazione macroregionali per l’esplorazione di possibili collaborazioni settoriali e l’avvio di nuove alleanze nel settore dell’economia blu, che merita di essere sostenuta al meglio dal momento che rappresenta un driver economico e un potenziale generatore di sviluppo e occupazione”.
L’inizio delle attività di progetto è prevista per fine settembre/inizio ottobre 2017 per una durata di 24 mesi.