Conversazione con Fabrizio Barca sulle aree interne

Conversazione con Fabrizio Barca sulle aree interne

 

 

Il ministro della Coesione sociale nel governo Monti sarà mercoledì 31 maggio a Unimc per parlare delle aree interne come versione italiana della nuova faglia città-campagna, fonte di profondi sconvolgimenti politici in occidente.

 

L’economista Fabrizio Barca, già Ministro per la coesione territoriale sotto il governo Monti, sarà mercoledì 31 maggio all’Università di Macerata per un incontro sul tema “La nuova faglia città-campagna. L’opportunità delle aree interne italiane”. L’appuntamento è per le 15 al Polo Pantaleoni in via Pescheria Vecchia. Partecipano Francesco Adornato, rettore dell’Università di Macerata, Sauro Longhi, rettore dell’Università Politecnica delle Marche, e Antonio Mastrovincenzo, presidente del Consiglio Regionale Marche. Per la partecipazione all’incontro l’Ordine degli Architetti di Macerata riconosce un credito.

Durante il suo incarico al Governo, Fabrizio Barca ha avviato un progetto nazionale per le aree interne, che rappresentano una parte ampia del Paese – circa tre quinti del territorio e poco meno di un quarto della popolazione – assai diversificata, distante da grandi centri di agglomerazione e di servizio e con traiettorie di sviluppo instabili, ma tuttavia dotata di risorse che mancano alle aree centrali, con problemi demografici, ma anche fortemente policentrica e con forte potenziale di attrazione. Secondo Barca, nelle aree interne si manifesta la versione italiana della nuova faglia città-campagna che segna il mondo intero, e che in Occidente è fonte di profondi sconvolgimenti politici. Una faglia che vede i cittadini delle “aree rurali” fuori dall’orizzonte delle élite nazionali, penalizzati nei servizi, pubblici e privati, e nelle scelte di investimento, mortificati talora come luoghi di svago e nostalgia.

L’Italia, nel Piano Nazionale di Riforma, ha adottato una strategia per contrastare la caduta demografica e rilanciare lo sviluppo e i servizi di queste aree attraverso fondi ordinari della Legge di Stabilità e i fondi comunitari.

 

 

 

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