dalla Regione Marche

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2017-05-09

Artigianato artistico, il logo regionale “a braccetto” con gli altri marchi identificativi dell’eccellenza marchigiana.

Bora: “Qualità e tradizione da promuovere”

Il contrassegno di qualità delle produzioni artistiche, tipiche e tradizionali delle Marche potrà essere abbinato ad altri loghi che identificano le lavorazioni dell’eccellenza marchigiana. Lo ha stabilito la Giunta regionale che ha modificato il regolamento del marchio “1M – Marche eccellenza artigiana”. Una scelta, secondo l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora, “di grande significato e valore, in quanto esalta la creatività delle nostre produzioni, rendendole identificabili sul mercato e offrendo ai consumatori prodotti di indubbio valore qualitativo che provengono dal recupero di antichi mestieri e che racchiudono elevati contenuti di professionalità artigiana”. L’uso del marchio “1M” è riservato alle imprese artigiane iscritte in un apposito albo. Può essere utilizzato nelle iniziative commerciali o pubblicitarie, negli stand presso fiere ed esposizioni. Un utilizzo in esclusiva che ora può essere abbinato agli altri loghi identificativi della qualità marchigiana, come – a titolo di esempio – cappelli, argenteria, ceramisti che hanno propri marchi identificativi: “A sottolineare che l’eccellenza marchigiana è unica e la qualità un valore da promuovere”, conclude Bora.

 

Sisma e maltempo, proroga di un anno per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti con scadenza luglio 2017.

Casini: “Sostegno agli agricoltori in difficoltà”

Dopo aver chiesto al Governo, insieme alla commissione Politiche agricole, risorse straordinarie per i danni all’agricoltura causati dalle recenti e inaspettate gelate, la vicepresidente Anna Casini ha proposto e ottenuto dalla Giunta regionale la proroga di un anno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti, finanziate con i fondi europei, in scadenza il 31 luglio 2017. Beneficiari sono gli agricoltori che hanno avuto l’autorizzazione nella campagna 2012/2013. Dovranno presentare domanda alla Struttura decentrata agricoltura (Sda) del proprio territorio, se intendono avvalersi della proroga a seguito degli eventi sismici o per il maltempo degli ultimi mesi. Il termine, originariamente in scadenza il 31 luglio 2016, era già stato allungato di un anno per alcuni beneficiari. “Numerosi imprenditori agricoli, già autorizzati, hanno però segnalato difficoltà a completare gli interventi entro l’anno corrente – chiarisce la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – Il maltempo e il terremoto hanno impedito la conclusione degli investimenti, oggetto di aiuto comunitario, nei tempi prescritti, rendendo necessario una proroga nel rispetto delle disposizione dell’Unione europea”. Gli agricoltori interessati dovranno inviare la richiesta alle Sda, entro il prossimo 31 luglio, con una relazione che giustifichi la mancata realizzazione del vigneto ammesso all’aiuto a causa delle avversità subite.

 

 

MOSTRA RINASCIMENTO SEGRETO – TARIFFE AGEVOLATE PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

 

I possessori del biglietto d’ingresso alla mostra “Rinascimento segreto” potranno trasferirsi tramite i servizi di Adriabus tra le città di Pesaro, Urbino e Fano, in cui si articola la mostra, pagando solo un euro. Ne dà notizia l’assessore ai Trasporti, Angelo Sciapichetti. “Abbiamo autorizzato con piacere – commenta l’Assessore – l’iniziativa di Adriabus, che facendo pagare un solo euro il biglietto di trasporto, permette a chi si reca in una delle tre città in cui si svolge la mostra sul Rinascimento, di spostarsi nelle altre sedi e tornare al luogo di partenza. L’esposizione sta riscuotendo un notevole successo e registra migliaia di presenza, siamo quindi lieti di agevolare la promozione turistica delle nostre eccellenze territoriali tramite un’iniziativa che valorizza il trasporto pubblico locale e i suoi effetti positivi sull’ambiente”. La Società Adriabus di Urbino ha chiesto l’autorizzazione, accordata dalla Regione, ad emettere un biglietto di andata e ritorno a tariffa convenzionata forfetaria al prezzo di un euro, valido sui servizi da essa gestiti, per la visita della mostra “Rinascimento Segreto“, organizzata e promossa dai Comuni di Urbino, Pesaro e Fano, che si svolge contemporaneamente nelle tre città dal 13 aprile al 3 settembre 2017. La vendita sarà riservata esclusivamente ai possessori del biglietto di ingresso alla mostra.

 

FONDI EUROPEI: LE OPPORTUNITA’ PER I GIOVANI SPIEGATE DAI GIOVANI

La Regione Marche celebra la festa dell’Europa con il progetto per le scuole Destinazione Futuro

Bravi: ”Grande occasione per ribadire la nostra identità europea”

 

Opportunità di lavorare all’estero, di imparare una nuova lingua, di conoscere persone, di mettersi alla prova in contesti diversi dal solito. Sono solo alcune delle numerose possibilità che i Fondi strutturali europei mettono a disposizione dei giovani. Se ne è parlato questa mattina, nell’ambito delle celebrazioni per la Festa dell’Europa, particolarmente sentita vista la recente ricorrenza del 60° Anniversario della firma dei Trattati di Roma. Alla Mole Vanvitelliana di Ancona si è svolto infatti l’evento di chiusura della 5° edizione di “Destinazione Futuro”, progetto rivolto agli studenti degli istituti superiori marchigiani, e promosso dall’Autorità di Gestione FSE della Regione Marche.  Erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale all’Istruzione, formazione e lavoro Loretta Bravi ed il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo. I ragazzi di 12 istituti superiori della regione aderenti all’iniziativa, accompagnati dagli insegnanti, hanno illustrato i loro lavori (17 in tutto).

Obiettivo, rendere i ragazzi più consapevoli del significato di cittadinanza europea e delle opportunità che da questa derivano, imparando a conoscere più dettagliatamente cosa siano i fondi strutturali e come possano essere utilizzati, per poi comunicarlo ai loro coetanei tramite la realizzazione di un video o di un sito web.

L’uso di linguaggi nuovi, come pure del blog e della pagina Facebook, hanno contribuito a coinvolgere ed entrare in contatto con i giovani, che sotto la guida sapiente dei loro insegnanti, si sono avvicinati a temi complessi con grande interesse e creatività.

 

“L’evento di oggi – ha commentato l’assessore Bravi – è una grande occasione per ribadire la nostra identità europea. La Festa dell’Europa significa per noi la Festa di una consapevolezza, della nostra Cittadinanza Europea, delle nostre radici e di tutte le opportunità che l’Europa ci fornisce, non da ultimo il fatto di poter avere accesso ai fondi strutturali e alle opportunità ad essi connesse.  I giovani vanno introdotti all’uso di tutto ciò che si può realizzare con il Fondo Sociale Europeo. Questa giunta ha cercato di mettere al centro il Giovane avviando un processo di istruzione e di formazione già dalla scuola e quindi all’acquisizione di competenze, siano esse di alta formazione, siano esse di mestiere, per avere più opportunità e competitività nel mondo del lavoro”.

“E’ particolarmente significativo  – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo  – celebrare la festa dell’Europa insieme ai giovani; con loro dobbiamo rilanciare i suoi valori fondativi: la solidarietà, la pace, il rispetto dei diritti. L’ Europa nei prossimi anni per i giovani dovrà favorire apprendimento permanente e mobilità, migliorare qualità ed efficacia dell’istruzione e della formazione, promuovere equità, coesione sociale e cittadinanza attiva, incoraggiare creatività e innovazione”.

 

Ecco le scuole e i progetti vincitori della 5° edizione di Destinazione Futuro: il primo premio è stato assegnato al lavoro “#IOSONOEUROPEO” del Liceo Classico Leopardi di Macerata, il secondo posto al lavoro: “EUROPA: MOTORE DI RICERCA DEL FUTURO” dell’ITT Montani di Fermo, e terzi classificati – pari merito – si sono attestati i lavori “IO CITTADINO EUROPEO” dell’I.I.S. Podesti Calzecchi Onesti di Ancona e il lavoro: “L’EUROPA C’E’! RINASCERE E’ POSSIBILE!” dell’IPSEOA Varnelli di Cingoli. La menzione “social”, risultato del voto affidato ai “Mi piace” della pagina Facebook è andato al lavoro “F.S.E.- PER UN FUTURO PIU’ SICURO IN CASA EUROPA” dell’Istituto Bramante di Macerata.

 

Presentata oggi in conferenza stampa in Regione

 

“ LA DEVOTA BELLEZZA- IL SASSOFERRATO”,  DAL 17 GIUGNO AL 5 NOVEMBRE AL PALAZZO DEGLI SCALZI DI SASSOFERRATO

 

Sarà una mostra delle prime volte quella che si aprirà il 17 giugno a Sassoferrato  al Palazzo degli Scalzi, “ la Devota Bellezza – Giovan Battista Salvi,  il Sassoferrato” presentata oggi in conferenza stampa in Regione. La prima volta,  dopo quasi due secoli, che escono 21 disegni dal Castello di Windsor per una mostra,  prestati gratuitamente , anche su  intercessione del Ministero dei Beni Culturali, dal Principe di Galles Carlo d’Inghilterra  che si è dichiarato in una lettera al Sindaco di Sassoferrato, Ugo Pesciarelli  “ onorato che torni nella città natale del pittore, parte dei disegni acquistati da Giorgio III” e sarà anche la prima volta che un’opera di grandi dimensioni, la pala d’altare di Santa Sabina, uscirà dalla Basilica di Roma per essere esposta in una mostra.  Salvi è un’artista delle opere di piccole dimensioni commissionate più dai privati che dalla committenza pubblica , quindi sono più rare le grandi tele – come ha spiegato il curatore della mostra Stefano Papetti insieme al massimo studioso del Sassoferrato, Francois Macè de Lepinay,  illustrando anche il periodo romano dell’artista- “non così conosciuto dai biografi del tempo più attratti dalle vite spericolate di altri artisti coevi come Guido Reni o il Bernini o lo stesso Caravaggio, ma invece famoso presso i Papi e famiglie principesche . “ “ Una ‘devozione celestiale’  – ha proseguito – che non è stata sempre compresa , ma anche una perfezione maniacale , tanto che non esistono bozze delle opere ma disegni preparatori , appunto, che riproducono perfettamente l’opera compiuta.  Potremmo dire, dunque, che il Salvi abbia pagato il fatto di essere un artista appartato, un artigiano dell’arte, legato principalmente a immagini devote, rimasto lontano dai clamori della vita romana per seguire i suoi solidi principi morali.” Saranno circa sessanta le opere in mostra , tra disegni e tele ( in molti casi le tele riprodotte dai disegni della collezione reale inglese)  provenienti anche da Perugia, Padova, Brescia e anche da Macerata e Ascoli Piceno.

“La mostra più importante del 2017 – l’ha definita l’assessore regionale al Turismo- Cultura ,Moreno Pieroni – che la Regione sosterrà nella promozione anche attraverso fondi europei . Un progetto  che sembrava impossibile ma sul quale ci abbiamo creduto in tanti e che integra perfettamente il binomio Turismo-Cultura proponendo anche pacchetti turistici oltre che contenuti culturali di alto spessore per i contributi illustri forniti dalla Commissione scientifica.  Sono sicuro che valicherà i confini nazionali per la sua unicità e per le proposte di itinerari molto interessanti.   Un esempio inoltre di come si possano superare le divisioni territoriali, facendo squadra con altri comuni, avendo  coinvolto nel progetto  più enti locali  per una comune  valorizzazione del patrimonio culturale.  Questa  mostra simboleggia una volta di più   un segno forte della vitalità culturale marchigiana e della ripresa post sisma. “

“Questa mostra è il risultato di una sfida  – ha detto  il primo cittadino di Sassoferrato, Pesciarelli – con la stessa Fondazione Carifac e il suo presidente Ottaviani : “se riuscirai ad ottenere i disegni di Windsor contribuiremo ad un evento importante”. E così è stato. Un percorso lungo, giunto alla conclusione grazie alla disponibilità della Casa Reale inglese di inviarci in prestito i disegni dell’artista. Con questa mostra ci proponiamo  fornire al territorio una opportunità di sviluppo che sia da base per un nuovo modo di gestire gli eventi nella nostra zona. Abbiamo cercato e trovato sinergie importanti e siamo in rete con Fabriano, Pergola e Jesi.”

Una prima volta anche per  le modalità di gestione dell’organizzazione , affidata a imprese culturali giovani, un progetto culturale che sarà anche occasione di lavoro,  come ha sottolineato il presidente della Fondazione Carifac , Marco Ottaviani:  “  Abbiamo costruito  tutti insieme – privati e enti pubblici –  un modello di marketing territoriale che abbraccia il tessuto socio-economico della zona. E come Fondazione puntiamo a questo tipo di gestione:  non solo Ente prettamente sostenitore ma  soggetto che entra  in maniera proattiva nella costruzione e conduzione del progetto culturale.”

 

 

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