dall’Amat

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2017-05-15

 

 

ASCOLI MUSICHE, GIOVEDÌ 18 MAGGIO OMAGGIO A BURRI DI ENSEMBLE SUONO GIALLO

 

Giovedì 18 maggio proseguono gli appuntamenti della rassegna Ascoli Musiche sostenuta dal Comune di Ascoli Piceno con l’AMAT.

Partendo da ideali corrispondenze tra musica e pittura, il Ridotto del Teatro Ventidio Basso (ore 21) ospita Omaggio a Burri di Ensemble suono giallo, un omaggio alla figura di Alberto Burri nel centenario della sua nascita.

 

I compositori coinvolti nel progetto hanno messo in relazione il loro lavoro, in modo più o meno diretto, con la poetica di Alberto Burri per un omaggio senza parole a uno degli artisti più essenziali e rigorosi della nostra epoca. Poetica caratterizzata dal continuo agone tra l’apollineo della forma e il dionisiaco della materia. Gesto e figura, flusso e forma, materiali e strategie procedurali: categorie che ritroviamo anche al centro della riflessione musicale, in tutta la sua vicenda storica e in particolare nel secondo Novecento.

 

L’Ensemble Suono Giallo è un gruppo nato a Città di Castello in occasione delle celebrazioni per il Centenario della nascita del pittore Alberto Burri del 2015. L’intento del progetto è nel nome stesso dell’ensemble: un viaggio sinestetico di kandinskyana memoria, una sintesi delle arti, ossia quell’opera d’arte totale che Wagner aveva cercato di realizzare a Bayreuth. Da questo presupposto il gruppo si propone di divulgare e promuovere la musica contemporanea con nuove commissioni, concerti e attività educative. Dal 2016, l’Ensemble Suono Giallo è ensemble-in-residence dell’International ilSuono Academy for Young Composers, corso estivo di perfezionamento di composizione che si tiene ogni anno a Città di Castello.

 

Il programma del concerto prevede l’esecuzione di Gibellina di Stefano Taglietti, Spiegel Im Spiegel di Arvo Pärt, Flori et Herba di Carlo Boccadoro, Doomed to its paralysed eternity di Theocharis Papatrechas, Dream di John Cage, Two Bits di Henri Cowell, Come un soffio di Ada Gentile e Grande Rosso di Fabrizio Volpi. I musicisti in scena sono Andrea Biagini (flauto), Michele Bianchini (sassofono), Fabio Battistelli (clarinetto), Laura Mancini (percussioni) e Simone Nocchi (pianoforto).

 

Per informazioni e biglietti (10 euro): biglietteria del teatro 0736 298770. Inizio concerto ore 21.

PESARO, CHIESA DELL’ANNUNZIATA GIOVEDÌ 18 E VENERDÌ 19 MAGGIO A TEATROLTRE

SCUSATE SE NON SIAMO MORTI IN MARE DI PABLO SOLARI

 

 

L’attualità irrompe in scena giovedì 18 e venerdì 19 maggio alla Chiesa dell’Annunziata di Pesaro con Scusate se non siamo morti in mare, uno spettacolo diretto da Pablo Solari che prende il titolo da un cartello esposto da alcuni immigrati durante una manifestazione a Lampedusa proposto nell’ambito di TeatrOltre rassegna di teatro, musica e danza realizzata su iniziativa del Comune di Pesaro con l’AMAT.

Il palco diventa un non luogo, liberato dai confini e dal tempo, dove un linguaggio universale permette di svelare identità e assonanze di un’umanità apparentemente diversa da noi. La storia è raccontata con un realismo che sconfina nel grottesco e nell’assurdo, in un linguaggio nuovo, rivolto soprattutto ai giovani, con dialoghi imbastiti usando il filo dell’humor, in uno stile dalle battute veloci e taglienti. Grazie al testo, alla regia di Pablo Solari e all’efficace recitazione di una fresca compagnia di attori, quelli del Centro Teatrale Mamimò, lo spettacolo intende mostrare le vere ragioni di una tragedia spesso affrontata con superficialità, ma che invece coinvolge l’intima e personale umanità di noi tutti.

 

In occasione dello spettacolo, il 19 maggio alle ore 18 presso la Libreria Il Catalogo di Pesaro (via Castelfidardo, 60) avrà luogo l’incontro dal titolo Dialogo sulla drammaturgia contemporanea con Emanuele Aldrovandi (autore teatrale), Pablo Solari (regista) e Mattia Visani (Edizioni CUE press).

 

“In un futuro non troppo lontano la crisi economica – che invece di finire si è aggravata – ha trasformato l’Europa in un continente di emigranti. I cittadini europei – si legge nelle note allo spettacolo -, alla ricerca di un lavoro e di un futuro migliore, cercano di raggiungere i paesi più “ricchi”, ma devono farlo clandestinamente perché questi paesi, nel frattempo, hanno chiuso le frontiere. Fra i tanti mezzi per espatriare illegalmente uno dei più diffusi è il container: i clandestini salgono a bordo, pagano mille dollari alla partenza e mille all’arrivo, senza sapere dove verranno scaricati. I personaggi di questa storia sono quattro e non hanno nome, sono identificati dalle loro caratteristiche fisiche: il Robusto, la Bella e l’Alto sono i tre migranti e il Morbido è il proprietario del container”.

 

Lo spettacolo – finalista Premio Scenario 2015 – è prodotto da Mamimò Teatro Piccolo Orologio in collaborazione con Arte Combustibilee  in collaborazione con La Corte Ospitale. Il testo – finalista Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” 2015 – è di Emanuele Aldrovandi. In scena ci sono gli attori Luz Beatriz Lattanzi, Marcello Mocchi, Matthieu Pastore e Daniele Pitari. Le scene sono di Maddalena Oriani,ì e Davide Signorini, il sound designer è Alessandro Levrero.

 

Informazioni e biglietti (10 euro) presso biglietteria Teatro Teatro Rossini 0721 387621 – 20 e punti vendita del circuito AMAT (info su www.amatmarche.net), Chiesa dell’Annunziata 389 6657785, il giorno di spettacolo dalle ore 20. Inizio spettacolo ore 21.

 

 

TEATROLTRE, URBINO TEATRO SANZIO MERCOLEDÌ 17 MAGGIO

MACBETH NELLA RILETTURA DI FRANCESCA GABUCCI E ALESSIO GENCHI

 

 

TeatrOltre – rassegna multidisciplinare di teatro, danza e musica realizzata su iniziativa dell’AMAT con il contributo del Comune di Urbino – prosegue mercoledì 17 maggio al Teatro Sanzio.

L’appuntamento è con Macbeth, una rilettura personale e attuale dell’opera shakespeariana di Francesca Gabucci e Alessio Genchi che attraversa il cinema e guarda al teatro d’opera.

 

Il progetto di riadattamento della tragedia shakesperiana proverbiale per la sua concisione e compattezza nasce dalla volontà dei due giovani attori pesaresi, Alessio Genchi e Francesca Gabucci, che hanno deciso di coinvolgere la Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, convinti che Francesco Calcagnini fosse l’interlocutore più adatto per la realizzazione di un incubo notturno qual è Macbeth.

“Il ripensamento di un Macbeth per la scena contemporanea ha subito posto la questione di “cosa rende contemporaneo Macbeth” – si legge nelle note di Alessio Genchi e Francesca Gabucci – e la nostra risposta non è stata quella di proporre chissà quale sconcertante nuovo allestimento di un classico, bensì l’accorgersi che la contemporaneità è assolutamente intrinseca al gruppo di artisti (o artigiani che dir si voglia) che per il progetto si è mobilitato: si tratta infatti di attori e scenografe anagraficamente al di sotto dei trent’anni. Nello specifico la nostra lettura del Macbeth parte dall’individuazione del lento – ma non troppo – percorso dal Paradiso all’Inferno di Macbeth: un uomo con tutte le caratteristiche tradizionali del guerriero valoroso e fidato, che cade (come l’angelo prediletto da Dio) dalla luce alle tenebre del delitto e del tradimento, corrompendo la sua compatta, ma pur fragile, struttura umana”.

 

Progetto, adattamento e regia dello spettacolo sono di Francesca Gabucci e Alessio Genchi, in scena ci sono Mauro Bernardi, Giorgio Castagna, Davide Dolores, Fonte Fantasia, Francesca Gabucci, Alessio Genchi. Scene e costumi sono di Marcella Fiordegiglio e Jessica Fuina, disegno luci di Emiliano Pascucci, consulenza dei suoni di Mario Mariani. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con la Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Urbino e con il sostegno di Elsinor, Centro di Produzione Teatrale.

 

Biglietti 5 euro. Informazioni presso biglietteria Teatro Sanzio 0722 2281, call center 071 2133600, online su www.vivaticket.it. Inizio spettacolo ore 21.

 

 

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