dall’UniMc

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2017-05-24

Il messaggio di Unimc passa attraverso la lirica

 

Presentata la nuova campagna di comunicazione dell’Ateneo realizzata in collaborazione con Macerata Opera Festival e Ars in Fabula 

 

“Quando le creatività si connettono le menti si liberano”. Lo ha detto il rettore Francesco Adornato nel descrivere il percorso che ha portato alla realizzazione della nuova campagna iscrizioni dell’Università di Macerata, presentata ufficialmente oggi, che ha visto collaborare insieme “tre istituzioni culturali di estremo significato per la città, come lo Sferisterio, l’Accademia di Belle Arti e lo Sferisterio”.

Un obiettivo della strategia comunicativa è stata quella di promuovere l’importanza dell’opera come linguaggio universale, soprattutto tra i giovani, e valorizzare la forte vicinanza, storica e culturale tra Ateneo e Arena. Coerentemente con il tema, l’Università di Macerata ha utilizzato frasi tratte da Aida e Turandot, relazionandole con le opportunità e i servizi offerti dall’Ateneo: le parole di Radamès “Del mio pensiero tu sei regina” servono a ricordare il servizio di tutorato speciale “iCare”, che, attraverso una piattaforma on line, permette agli iscritti di rapportarsi con uno specifico docente tutor nel corso della propria carriera accademica; l’espressione “Io fossi. Se il mio sogno si avverasse”, sempre dall’Aida, è ricollegata al dato AlmaLaurea 2016 che vede il 79% dei laureati Unimc occupati a tre anni dalla laurea; “E andrai lontano con le stelle. Verso imperi favolosi” richiama le possibilità di studio all’estero offerte dall’Ateneo tramite le laurea a doppio titolo, le borse di studio anche extra Ue e l’Istituto Confucio.

 

“Quest’anno – è stato il commento della delegata del rettore alla comunicazione Lucia D’Ambrosi – ci siamo ancora più ancorati alle radici del territorio, allo sviluppo umanistico e alla contaminazione tra diversi linguaggi come l’opera lirica e le illustrazioni”.

 

A caratterizzare ed arricchire i tre soggetti, realizzati dall’ufficio comunicazione di Unimc, infatti, è stato il tratto peculiare di Mauro Evangelista, docente dell’Accademia di Belle Arti, fondatore e direttore artistico dell’Associazione Ars in Fabula, che ha accettato di collaborare al progetto. “Per me – ha detto quest’ultimo – è stato un po’ un ritorno. Uno dei miei primi lavori come grafico è stato, infatti, il restyling del logo di Unimc. Questo ateneo ha sempre avuto un alto livello nella comunicazione, non sempre così comune, che non svilisce il messaggio come se fosse un prodotto. Il mio obiettivo era quello di intervenire su una comunicazione che doveva essere istituzionale, ma avere anche quella leggerezza, che ho voluto rendere tramite un colore e un segno semplice che dessero un po’ di brio”.

 

Parallelamente alla realizzazione della campagna si è svolto il Laboratorio di comunicazione di Ateneo, intitolato quest’anno “Macerata Opera Alive”, che ha visto alla sua conduzione il direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli. Una ventina di studenti – Diamante Barbarossa, Giulia Bordini, Serena Bufalini, Filippo Congionti, Alessio De Padova, Sara Di Concetto, Francesca Falzolgher, Ylenia Gazzella, Alessio Giordano, Francesco Melchiorri, Eleonora Montelpare, Francesca Negrini, Carolina G. Occhionero, Fabio Patti, Delia Puccio, Chiara Sciamanna, Stefano Senesi – hanno potuto assistere a una lezione speciale del Maestro sulla fenomenologia del teatro italiano all’interno di un gioiello architettonico come il Lauro Rossi di Macerata. Successivamente, i partecipanti sono stati coinvolti in un corso intensivo con una coach teatrale professionista, Eleonora Moro. La loro esperienza è stata raccontata in un breve video virale di Alia Simoncini. “Il mio auspicio – ha sottolineato Micheli – è quello di proseguire con questo tipo di esperienze. Il teatro è uno strumento fondamentale di formazione culturale ed espressione umana per cittadini e professionisti”.

 

 

 

 

Il prof. Mancino racconta John Wayne su Rai Radio 3

 

Venerdì 26 maggio dalle 14 alle 14.30 andrà in onda una puntata di “Wikiradio” curata da Anton Giulio Mancino, critico cinematografico, studioso e docente di cinema all’Università di Macerata 

 

Anton Giulio Mancino

A un secolo esatto dalla nascita di uno più grandi divi hollywoodiani, John Wayne, venerdì 26 maggio prossimo dalle 14 alle 14.30 su Rai Radio 3 andrà in onda una puntata del programma “Wikiradio” curata da Anton Giulio Mancino, critico cinematografico, studioso e docente di cinema all’Università di Macerata, che ne affronterà la suggestiva, memorabile, complessa figura di icona cinematografica, culturale e politica

Interprete chiave dei western, in capolavori assoluti della storia del cinema americano come Ombre rosse, Sentieri selvaggi, L’uomo che uccise Liberty Valance, sotto la guida di John Ford, e de Il fiume rosso e Un dollaro d’onore, sotto quella di Howard Hawks, “Duke” Wayne non smise mai di incarnare le contraddizioni del suo paese e del maschilismo, trasformando la misoginia in una forma inconfessabile di timidezza e il patriottismo conservatore in una propensione sincera e ironica allo stesso tempo.

Mancino ha già curato in passato per “Wikiradio” puntate su Federico Fellini e su Pier Paolo Pasolini e il suo Romanzo delle stragi, classici del cinema come Il Mago di Oz di Victor Fleming, Casablanca di Michael Curtiz, Salvatore Giuliano di Francesco Rosi, Z – L’orgia del potere di Costantin Costa-Gavras e Luigi Comencini.

 

 

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