Macerata, 2017-05-09 – Inaugurata “Aritmosferica” di Donato Piccolo questo pomeriggio (8 maggio) nella galleria dell’Accademia di Belle Arti di Macerata in piazza Vittorio Veneto.
Tra uragani in scatola e stelle artificiali
L’artista agli studenti dell’Abamc: «Siete fortunati a studiare qui»
«Creare una compatibilità tra il piano didattico e l’arte è importante e voi studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata siete veramente fortunati a studiare qui». Così Donato Piccolo, artista romano, ha omaggiato l’Abamc che oggi pomeriggio (8 maggio) ha inaugurato la sua mostra “Aritmosferica” negli spazi della Gaba.mc in piazza Vittorio Veneto.
L’atmosferologia, l’arte dello stato atmosferico, è al centro del progetto artistico di Piccolo che ha pensato per la Gaba.mc un itinerario creativo che spazia dal fenomeno naturale alla manipolazione dei sentimenti. Il suo è uno sguardo filosofico sui fenomeni naturali e sui fattori emozionali capace di condurre lo spettatore attraverso un ambiente irresistibile e seducente, dove la sfida principale è mostrare l’ineffabile. Come in “Invisibile” dove un turbine evanescente appare e scompare in una struttura trasparente. O in “Stella” che sorprende per raffinatezza tecnica e semplicità. Le opere di Piccolo esposte alla Gabamc giocano con il pensiero, la tecnica e l’immaginazione, a cavallo tra scienza e magia per tenere fede a una “logica dell’atmosfera” che dalla natura guarda alla metafisica. «Trovo interessante non tanto il pensiero ma quello che c’è intorno», ha spiegato Piccolo che poi ha aggiunto: «Nel riprodurre la natura si crea una sorpresa: è qui la differenza tra natura e artificio». In mostra anche opere mai esposte in Italia. Accanto a una serie di importanti lavori realizzati nell’arco di un decennio, l’esposizione propone anche disegni e progetti di periodi e temperature differenti che scavano i fenomeni atmosferici e mostrano le analisi grammaticali dell’artista, le sue brillanti intuizioni, le sue frizzanti analisi dedicate alle più attuali tematiche dell’arte e della scienza. «Queste bellissime mostre che abbiamo organizzato – ha detto la direttrice di Abamc Paola Taddei – sono anche compendi didattici che offriamo ai nostri studenti. Tutte hanno qualcosa in comune: fanno dell’arte qualcosa di particolare e spettacolare. Per essere di qualità bisogna alzare ogni giorno l’asticella e sono fiera di dire che incontri come questo non ci sono nemmeno nelle grandi Accademie. Qui lavoriamo tutti insieme anche con gli studenti». L’esposizione è stata curata da Elena Giulia Rossi e Antonello Tolve. «Le opere – ha detto Rossi – mostrano il confine tra il mondo naturale e quello artificiale che sta slittando sempre di più. Si presentano nuove realtà che si trasformano». Tolve ha precisato che «l’aritsmoferica ha a che fare con la ritmica e l’aritmetica. Il cuore dell’opera di Piccolo è la riproduzione di eventi atmosferici tanto che qui vedrete veri e propri dispositivi. Donato scava a pieno nelle nuove modalità dell’immaginazione, utilizzando strumenti tecnologici per creare nuove emozioni e fare un ragionamento personale sulla contemporaneità».
L’ingresso è gratuito e la mostra resterà aperta fino al 15 settembre.