Marco Curzi su posizioni organizzative comunali e dintorni

Marco Curzi su posizioni organizzative comunali e dintorni

 

RISPOSTA ALL’INTERVENTO DI TONINO CAPRIOTTI POSIZIONI ORGANIZZATIVE

San Benedetto del Tronto, 2017-05-11 – Quando si parla di strategie per la gestione del personale non si può limitare la discussione politica focalizzandola solo su meri “risparmi” o “spending review”.

Le politiche del personale sono una funzione fondamentale di un’Amministrazione. L’attività dei dipendenti genera servizi collettivi, in molti casi fondamentali per lo sviluppo socio economico del territorio.

Per una Città che merita tutto lo sforzo possibile in termini di presidio, sicurezza, sviluppo, assistenza sociale e tanto altro, non ci si può limitare a parlare di risparmi sul personale. Le spese del personale vanno piuttosto ottimizzate al fine di incentivare il concorso di tutti i dipendenti agli obiettivi dell’Amministrazione ad esclusivo vantaggio e utilità dei cittadini.

Le posizioni organizzative sono solo uno degli strumenti a disposizione per gestire in chiave strategica le risorse umane (anche se molto importante) che consente di legare l’attività dei responsabili dei servizi all’effettivo e concreto contributo alla realizzazione degli obiettivi dell’Amministrazione. Ma non è l’unico. Il trattamento accessorio previsto dal CCNL per finanziare il miglioramento dei servizi e aumentare la produttività generale dell’Ente prevede altre forme di remunerazione destinate ai dipendenti che, in aggiunta alle P.O., contribuiscono al miglioramento dei servizi e all’aumento della produttività generale dell’Ente e sono principalmente: i premi di produttività, le particolari responsabilità e le progressioni economiche.

Tutte queste risorse vengono finanziate con gli stanziamenti vincolati di un unico fondo per il trattamento accessorio. La riduzione delle P.O. significa calibrare e mirare meglio gli incarichi agli obiettivi, ma significa anche redistribuire, ottimizzandole in chiave strategica, tali risorse all’interno del fondo, incentivando complessivamente l’aumento della produttività comunale.

Risparmio si caro Tonino Capriotti, ma non un risparmio fine a se stesso, che non sarebbe di nessuna utilità alla Città.

Inoltre, vorrei ribadire che anche il relativo risparmio di un dirigente non è ipotetico come vuole far intendere il collega Capriotti, ma reale. E’ vero che l’attuale incarico del Capo di Gabinetto grava interamente sul bilancio comunale, ma è anche vero che nella passata Amministrazione era stata posta a carico del bilancio comunale sia la differenza stipendiale del Capo di Gabinetto (da D1 a D3), sia l’intera spesa per un incarico aggiuntivo alla Dott.ssa Camaioni per curare la comunicazione.

Concludo dicendo che rilevare anomalie nelle varie operazioni amministrative gestionali, è compito di tutti i consiglieri comunali, amministratori, cittadini. Ma se è vera questa affermazione, lo è anche per l’esatto contrario, riconoscendo e dando atto alle cose buone come in questo caso, senza per questo sparare nel mucchio in quanto appartenenti a partiti di minoranza.

Consigliere Comunale PSI

Marco Curzi

 

Tonino Capriotti: “Diminuzione dei funzionari comunali con risparmio zero”

Tonino Capriotti

 

San Benedetto del Tronto,2017-05-08 – “E viene diminuito il numero dei funzionari comunali  che riceveranno il premio per gli obiettivi raggiunti: da trenta a venti.”
Risparmio  ZERO.
Le posizioni organizzative vengono finanziate con il fondo del salario accessorio, che è vincolato al personale. Per cui non cambiano i costi per l’amministrazione. Le somme risparmiate con la riduzione delle P.O. devono essere redistribuite obbligatoriamente al personale, per cui o saranno aumentate quelle assegnate o saranno aumentati i premi individuali.

La presunta riduzione di un dirigente porta risparmio. Ma questo risparmio ce lo siamo già spesi con l’assunzione del capo di gabinetto, che è tutto a carico del bilancio comunale.
Inoltre gli altri incarichi attribuiti da questa amministrazione hanno determinato un aumento della spesa non una riduzione. Se aggiungiamo le 10 commissioni, possiamo ben dire che di fatto la spending review di questa amministrazione è pari a ZERO. Continua la politica degli annunci e non dei fatti. Questo la città deve saperlo. 

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