Assemblea dei Piccoli Comuni: il saluto di Piunti

Assemblea dei Piccoli Comuni: il saluto di Piunti

 

IL TESTO DEL SALUTO DEL SINDACO PIUNTI ALL’ASSEMBLEA DEI PICCOLI COMUNI ANCI IN CORSO AL PALARIVIERA

 

San Benedetto del Tronto, 30 giu 2017 – Le Marche, con oltre il 70% dei Comuni sotto i 5000 abitanti, sono fortemente interessate ai temi che si affrontano in questa assemblea, in primis quello del progressivo spopolamento dei piccoli centri dell’interno.
Come è noto, abbiamo da diversi mesi un problema in più: il terremoto ha reso ancor più drammatico il tema dell’esodo, quella lenta emorragia che tanti sindaci, con coraggio, inventiva, grande energia negli anni hanno provato a frenare rendendo più attrattivi i loro territori, individuando nuove forme di fare impresa come il turismo sostenibile, l’agricoltura. Ora quelle comunità stanno facendo i conti con un fenomeno più grande delle loro forze. Qualcuno sta gettando la spugna ed è comprensibile.
Bisogna fare gruppo, è l’unico sistema per contrastare questo fenomeno devastante che potrebbe risultare letale, e bisogna chiedere con forza, senza ulteriori ritardi, che lo Stato faccia sentire che non è solo burocrazia, procedure, carte bollate ma fornisce risposte certe e rapide alla domanda di rinascita dei Comuni colpiti.
Le procedure sono molto complesse e i tempi si allungano: capisco le esigenze di assicurare trasparenza e legalità. Ma mi rifiuto di credere che questo Paese sia sempre costretto a scegliere tra due rischi, quello di allungare a dismisura i tempi delle azioni amministrative e quello di veder infiltrare la malavita nella gestione della cosa pubblica. Mi chiedo: è possibile in Italia fare le cose presto e senza ruberie? Io voglio credere di sì.
Noi qui a San Benedetto, per quello che è stato in nostro potere, abbiamo subito dato la nostra disponibilità, abbiamo messo a disposizione delle persone colpite strutture alberghiere e strutture pubbliche per accogliere i servizi di emergenza. Tuttora, molti terremotati sono ancora in Riviera e noi continuiamo ad assisterli.
Però è ora di darci una mossa, come si dice da queste parti. Non solo: siccome, come disse Galileo Galilei, dietro ogni problema c’è un’opportunità, io penso che bisogna trasformare quella che è stata una disgrazia in un grande progetto di rilancio dell’economia dei piccoli centri, incentivando e sostenendo forme di rinascita economica in settori oggi molto apprezzati. Penso appunto all’agricoltura biologica e sostenibile, al turismo di qualità, all’integrazione con l’offerta turistica di massa presente sulla costa. Ma bisogna fare presto, altrimenti tra quelle montagne il silenzio che c’è oggi diventerà definitivo.

 

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