dalla Regione Marche

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2017-07-27

RAPPORTO 2017 OSSERVATORIO LAVORO: ASSESSORE BRAVI: “SITUAZIONE ANCORA COMPLESSA, MA SEGNALI DI MIGLIORAMENTO PER AGGANCIARE LA RIPRESA”

“Le Marche nell’ultimo anno, pur in un difficile scenario aggravato dal sisma, hanno registrato alcuni segnali di miglioramento che l’amministrazione regionale è intenzionata a cogliere e a sostenere con misure apposite per agganciare il treno della ripresa”.
Così l’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’istruzione Loretta Bravi oggi durante la presentazione del Rapporto 2017 dell’Osservatorio regionale del Lavoro.
Segnali positivi vengono dalle stime di Prometeia che vedono per le Marche aumentare Pil e valore aggiunto dello 0,6% nel 2016, seppur con valori leggermente inferiori al dato nazionale, così come la spesa per consumi delle famiglie che è tornata a crescere nelle Marche per il secondo anno consecutivo. L’export cresce del 5,6% rispetto al +1,2% nazionale. Per quanto riguarda i dati amministrativi basati sulle comunicazioni di inizio e cassazioni imprese il saldo è positivo e si attesta a 7mila unità. L’ Istat sul mercato del lavoro invece, segnala che l’occupazione regionale subisce una flessione dello 0,8%, con il tasso di occupazione 16-64 anni stabile al 62%.

“Il quadro economico è sicuramente molto complesso – ha proseguito l’assessore Bravi -, ma i numeri indicano anche che abbiamo la possibilità di tornare a crescere anche in breve tempo e su questo fronte è impegnata l’amministrazione regionale sia in termini di politiche attive che passive. Vorrei che questo fosse il punto da cui partire per un cambio di mentalità e per individuare le giuste strategiche politiche. Dobbiamo guardare alla formazione, alle competenze, ai giovani, al ricambio generazionale e soprattutto al fatto che siamo la Regione più artigiana d’Italia: è una peculiarità che non dobbiamo trasformare in un boomerang ma in una opportunità di crescita. Questa giornata è dunque importante per aprire un dialogo che, al di là dei singoli dati,  porti a progetti concreti e innovativi per la ripresa in un mercato del lavoro in costante trasformazione. Nel 2016 abbiamo investito ben 38 milioni di euro del Fondi strutturali FSE  in misure e bandi volti al sostegno dell’occupazione e della formazione di personale qualificato in base alle esigenze emerse dai territori. Proseguiremo su questa strada integrando anche i diversi fondi strutturali (FESR; FEASR) per razionalizzare le risorse e finalizzarle alla ripresa del sistema economico marchigiano”.

INTERVENTI DI POLITICA ATTIVA

Tra gli interventi più importanti: il progetto Garanzia Giovani per 7,2 milioni di euro che ha attivato 800 tirocini; una linea di intervento a sostegno della creazione di impresa (6,5 milioni di euro) per cui sono già state presentate 250 domande; l’erogazione di borse lavoro a disoccupati over 30 (4,2 milioni) e una per il finanziamento dei dottorati industriali (1,5 milioni). E’ stato inoltre emanato l’avviso non competitivo finalizzato al finanziamento di progetti di potenziamento degli Ambiti Territoriali Sociali (9,8 milioni) e sono stati pubblicati i bandi per il finanziamento di diverse tipologie di progetti formativi (IFTS, ITS, IeFP), nonché una nuova edizione del progetto regionale English for You, destinato a favorire l’apprendimento della lingua inglese da parte degli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie superiori.

L’OCCUPAZIONE E LA PRIORITÀ PICCOLE IMPRESE

I dati Istat mostrano un aumento del 6,5% le persone in cerca di occupazione che, in complesso, superano le 73mila unità; il tasso di disoccupazione sale dal 10 al 10,6%. I dati amministrativi di fonte Centri per l’Impiego su assunzioni e cessazioni evidenziano dal 2010 al 2014 una perdita di circa 30mila posizioni lavorative (differenza fra assunzioni e cessazioni) di lavoro dipendente nelle Marche, solo per la metà recuperate negli ultimi due anni in cui il saldo assunzioni-cessazioni è di 12mila nel 2015 e di 7mila nel 2016.

LA DISOCCUPAZIONE E LA FORZA LAVORO QUALIFICATA

In base ai dati diffusi dall’Inps, le ore di cassa integrazione totali autorizzate nelle Marche, durante il 2016 sono quasi 32 milioni, un valore del 7,5% inferiore rispetto al 2015, anche se il calo è dovuto interamente al crollo della Cig in deroga (-58,5%), mentre cresce considerevolmente la componente straordinaria (+51%); in Italia la flessione nel 2016 è molto più accentuata e si attesta al -14,8%. L’esplosione della cassa integrazione straordinaria è dovuta soprattutto al settore meccanico. Il 2016 è anche l’anno con il minor ricorso alla mobilità dall’inizio della crisi; questo viene evidenziato dai dati amministrativi che fanno rilevare 2.190 lavoratori in mobilità, contro i 7.183 del 2014 e gli oltre 10mila del 2010/2012.

AZIENDA GHERGO – SINDACATI – INCONTRO IN REGIONE CON L’ASSESSORE BRAVI: LA VECCHIA LINEA RIMANE FINO AL NUOVO PIANO INDUSTRIALE

 

Si è svolto oggi in Regione l’incontro tra i vertici dell’azienda Ghergo rappresentata dal presidente e ad Luciano Ghergo e le rappresentanze sindacali dei lavoratori. All’incontro ha partecipato l’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi. Le parti hanno concordato su quattro punti:

1 – La vecchia linea di produzione non sarà smontata prima della presentazione del piano industriale a fine settembre;

2 – Entro il mese di agosto sarà presentato il progetto edilizio di ristrutturazione e a seguire il collegato progetto per nuovi macchinari produttivi ;

3 – Già presentato il progetto per la delocalizzazione dei vecchi macchinari;

4 – Confermata da Ghergo la  linea degli investimenti.

 

“La Regione  presente a tutti gli incontri tenuti sino ad oggi – ha detto l’assessore Bravi – da parte sua si impegna, una volta presentato e approfondito il piano industriale, a mettere in campo tutte le azioni necessarie a tutela dei lavoratori”.

 

Aggiornamento SAE Regione Marche

 

27 i comuni delle Marche colpiti dal sisma che hanno richiesto le Sae, le cosiddette casette. Sono in corso 65 cantieri su 77 aree individuate dai sindaci delle tre province interessate dal sisma per la realizzazione di 1853 soluzioni abitative.
21 sono le aree in cui è chiusa la prima fase di urbanizzazione: sui siti sono già pronte le piazzole per la realizzazione delle casette per il montaggio.
Tra queste 21 aree su 18 è iniziato il montaggio delle Sae:
–  6 aree ad Arquata del Tronto
–  Area di Gualdo a CastelSant’angelo sul Nera
–  Due aree a Fiastra
–  Montecavallo
–  7 aree a Pievetorina
–  Area La pieve di Ussita

 

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