Satira, querele e dintorni

Satira, querele e dintorni

 

Riceviamo in redazione e pubblichiamo integralmente

San Benedetto del Tronto,  08 agosto 2017

 

Se verranno impiegate risorse pubbliche dei cittadini per sostenere le spese legali con specifico  riferimento alla querela che l’amministrazione comunale intenderebbe presentare contro le pagine social Fb SATIRICHE  ci rivolgeremo alla Corte dei Conti oltre che alle autorità competenti per verificare la regolarita’ del percorso procedurale amministrativo nel conferire l’incarico legale.
Antimo Di Francesco

 

Riteniamo inoltre molto grave ed inopportuna questa  azione  dell’amministrazione perché rappresenta di fatto un atto politico intimidatorio e di censura e soprattutto una caduta di stile. Piunti non può considerarsi sempre soggetto terzo rispetto a tutto, ed è giunto il momento che tolga l’abito del consigliere di minoranza che ha vestito per tanti anni e inizi concretamente a  governare la città  assumendosi tutte le responsabilità amministrative e politiche, onori ma soprattutto oneri tanto per intenderci. (Capogruppo consiliare  PD dott. Antimo Di Francesco)

 

 

2017-08-10 – In qualità di segretario del circolo Nord Pd di San Benedetto, condivido pienamente le parole del capogruppo PD Antimo Di Francesco e del consigliere comunale Tonino Capriotti, uscite sulla stampa nei giorni scorsi, gli unici consiglieri del PD ad essersi espressi in relazione al grave atto intimidatorio portato avanti dall’Amministrazione, contro le ormai “famose” pagine satiriche presenti sul social Facebook. Un’azione che rivela la debolezza dell’amministrazione nel non accettare critiche e sfottò, da una parte, ma dall’altra, ritengo ancor più grave, l’utilizzo di soldi pubblici per combattere una battaglia privata contro la satira.
In fondo la censura è sempre figlia della paura.

Daniela Bigossi
segretaria circolo nord PD

Al Presidente del Consiglio comunale di San Benedetto del Tronto

Al Sindaco del Comune di San Benedetto del Tronto

 

INTERROGAZIONE

Chiarimenti sulla Querela presentata in data 07 agosto 2017

Numerosi cittadini, dopo aver letto le polemiche relative alla Querela presentata dal Comune di San Benedetto del Tronto nei confronti degli autori di siti di satira aventi come oggetto alcuni politici del nostro territorio, si chiedono il motivo di tale azione e soprattutto perché si spendano soldi pubblici per un’azione penale le cui motivazioni appaiono risibili. Si sostiene infatti qualcosa che dovrebbe essere chiaro a tutti coloro che hanno a cuore la libertà di espressione in un paese che fonda le sue istituzioni sul diritto di espressione. La satira infatti , da sempre, prende di mira il potere, fa sorridere e forse riflettere, è spesso un’ irriverente forma di espressione artistica che rovescia i punti di vista con finalità di critica sociale o politica e che , laddove può liberamente esprimersi, indica la presenza di una democrazia forte e sicura di sé. Ci sono Stati nel mondo in cui la libertà di espressione non è neanche un concetto, anzi, spesso è un vero e proprio tabù ma non nel nostro paese, non da quando il c’è un sistema di governo democratico e una Costituzione che tutela il diritto di ogni cittadino a potersi esprimere liberamente e nelle forme che desidera. Pertanto, dando voce ai cittadini allibiti da tutta la questione

Flavia Mandrelli

La sottoscritta Consigliera chiede di sapere:

  • Perché questa Amministrazione abbia posto in essere una proposta di Querela contro gli autori di siti on line di satira politica e sociale (Determina N. 859 del 07/08/ 2017 Firmata dal Dirigente politiche sociali welfare del cittadino e sviluppo strategico dott.ssa Catia Talamonti) Conferendo MANDATO PROFESSIONALE ALL’AVV. DONATELLA FORLINI DEL FORO DI ASCOLI PICENO , per una spesa (a carico dei cittadini) di circa 760 euro

  • Chi abbia dato mandato agli uffici di presentare tale Querela

  • Perché il Sindaco, che dichiara sul giornale on line “la nuova riviera” quanto segue: “ Non conosco la vicenda e no ho dato alcun input in tal senso. L’ufficio legale ha evidentemente ritenuto che ci fossero gli estremi per agire” abbia firmato un atto di querela di cui non sembra conoscere i contenuti.

  • Perché le eventuali presunte vittime (persone fisiche ) della satira non abbiano ritenuto di querelare personalmente (e a proprie spese) gli autori dei siti incriminati

A norma di regolamento si chiede risposta scritta e orale

La Consigliera Flavia M. Mandrelli (Articolo 1 mdp)

 

 

Tonino Capriotti

Il fatto che un Amministrazione comunale all’insaputa di chi la rappresenta spenda i soldi dei cittadini per verificare se ci fossero gli estremi di una querela ai sensi dell’articolo 434 del c.p. la dice lunga sulla sua autorevolezza.
Tra l’altro il fatto che il sindaco si distacchi da questa decisione (“Non conosco la vicenda e non ho dato alcun input in tal senso. L’ufficio legale ha evidentemente ritenuto che ci fossero gli estremi per agire di ufficio”) dimostra ancora di più la situazione all’interno del Comune.
Voglio evidenziare che all’interno dell’ultima determinazione dirigenziale (n. 859 del 7 agosto scorso) non è menzionato nessun parere dell’ufficio legale del comune, pertanto sembrerebbe che la decisione sia stata presa autonomamente dal dirigente.
Ritengo pertanto, senza entrare nel merito, che sia importante prima di procedere sapere cosa ne pensano la Giunta e l’ufficio legale del Comune, acquisendo i loro pareri scritti.
Infine mi permetto di suggerire un atteggiamento più leggero nei confronti della satira, che ritengo faccia sempre molto bene a chi amministra, alla luce dei consigli che lo stesso sindaco elargiva in modo satirico quando era all’opposizione.
Tutti possono migliorare tranne chi ritiene che
le proprie inefficienze siano sempre addebitabili agli altri.
Non è etico utilizzare soldi pubblici per combattere la satira.
Da ultimo, quali sono stati i criteri che hanno determinato la scelta di un avvocato al posto di altri? E se il parere fosse favorevole o dubbio che farà questa amministrazione? Spenderà altri soldi pubblici?
Vista la situazione del bilancio comunale mi permetto di sconsigliarla, e di utilizzare le proprie risorse per fini più nobili. (Tonino Capriotti)

 

 

 

 

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