Margherita Sorge e la “Cultura della discordia”

Margherita Sorge e la “Cultura della discordia”

 

San Benedetto del Tronto, 2017-09-07 – Inizio la mia controreplica rispondendo a Piernicola Cocchiaro con cui nel recente passato ho avuto modo di collaborare, rappresentadogli tutta la mia stima per quanto ha fatto per la nostra città. Ha trasformato il Molo Sud in un museo a cielo aperto. Devo però far notare che la sua dichiarazione appare come una difesa d’ufficio dell’amministrazione con cui oggi collabora, e rende ragione solo del cambiamento del nome del Simposio, di cui prendiamo atto.
Cocchiaro non dice nulla della riduzione del finanziamento all’attuale “Festival dell’Arte sul mare” operato da Piunti.
Allora o la qualità dell’evento a partire dall’edizione di quest’anno non sarà più la stessa potendo contare su un minor sostegno economico, oppure l’architetto Cocchiaro è stato in grado di fare il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci con quello che passa il convento, la metà di quanto percepiva quando amministravamo noi, per cui ci inchiniamo a cotanta bravura.
Nel mio intervento ho posto due interrogativi all’attuale
amministrazione di centrodestra. Il primo
riguardava il conflitto d’interessi relativo alla presentazione dei
due libri dell’assessore Baiocchi e
del consigliere di maggioranza Balloni nell’ambito della rassegna
istituzionale del Comune di San
Benedetto del Tronto “Incontri con l’autore”.

Nel secondo ho chiesto conto del compenso
riconosciuto all’Associazione Giovane Europa per l’allestimento della
mostra “Uomo in mare” di
cui ancora non si conosce l’importo. Mi è stato risposto che il
problema è nel centro-sinistra i cui
consiglieri e assessori non hanno avuto la capacità di scrivere libri!!!!!
Ringrazio sentitamente le repliche stizzite dell’Assessore Ruggieri e
della Presidentessa della
Commissione Cultura Rosaria Falco perché mi consentono di rincarare la
dose ampliando il campo
della mancanza di etica politica dell’attuale amministrazione. In
merito a ciò rispondo alla Ruggieri che mi taccia di provincialismo,
che si vanta di aver privilegiato “eventi di
spessore” e di aver allargato “gli interlocutori rispetto ai soliti
noti del passato” e che accusa la
sinistra “di essere abituata a scegliere interlocutori per opportunità
politica a fini elettorali”:
cara Assessora ci è giunta voce che Lei è stata la testimone di nozze
di Maria Brandozzi, presidente
dell’ associazione “Giovane Europa” alla quale senza passare per il Comitato
Arti visive e, per quello che ci risulta, senza nessun atto politico
di assegnazione, è stato concesso l’uso della palazzina azzurra per 3
mesi e l’organizzazione della Mostra
“Uomo in mare” il cui costo è ancora ignoto. Risponde a verità quanto
è giunto alle nostre
orecchie? Per di più a noi risulta che il marito della Brandozzi sia
in Ascoli un noto esponente di Fratelli
d’Italia. Assessore Ruggeri ha anche il coraggio di dirci che noi
abbiamo scelto gli interlocutori per opportunità
politica? Ribadisco la vostra subalternità politica e culturale nei
confronti della destra ascolana e di
Castelli! Siete voi a far lavorare gli amici degli amici!
A Rosaria Falco, la quale ovviamente evita di entrare nel merito delle
questioni, ricordo
che l’attuale amministrazione ha affidato l’organizzazione del Premio
Truentum, evento
istituzionale per eccellenza del nostro Comune, all’associazione
culturale “SiAmo San Benedetto” diretta
emanazione della lista in cui è stata eletta la consigliera e con la
quale siede in consiglio comunale, e della quale associazione mi
risulta essere Presidente Antonino Falco.
Colgo l’occasione per rispondere all’assessore Ruggieri e al
consigliere Muzi che si vantano di aver
dimezzato la spesa per il cartellone estivo rispetto alla passata
amministrazione. Vi ringrazio a
nome del centrosinistra per aver ricordato alla cittadinanza che noi
abbiamo investito nel 2014 €
206.330 e nel 2015 € 211.700 contro i vostri € 108.000 del 2017 nel
palinsesto estivo. La prendo
come una nota di merito! Per noi la cultura non è una spesa che grava
sulla collettività, ma un
investimento in favore della nostra comunità e del turismo. Ben venga
il contributo dei privati
quando ci aiuta a migliorare l’offerta pubblica. A Muzi, che nel suo
intervento ci ha dimostrato
soprattutto di conoscere le moltiplicazioni e le divisioni,
ricordandoci che in dieci anni abbiamo
speso complessivamente € 245.000 per il Festival “Maremoto”,
mediamente € 24.500 annui,
ricordo che loro hanno versato € 25.000 all’Omega Live per
l’organizzazione del concerto di
capodanno della band ascolana “La Rua”. In quell’occasione non abbiamo
detto nulla perché
crediamo che sia compito dell’amministrazione promuovere eventi
fruibili gratuitamente da tutti e
non solo da coloro che possono permettersi di pagare l’ingresso ad un
concerto, ad una
rappresentazione teatrale, ad una mostra.
E’ qui lo spartiacque ideale tra la destra e la sinistra. Per la
destra la cultura, l’istruzione e le
politiche sociali, la sanità devono essere lasciate all’iniziativa
privata e non devono gravare sulle
casse dello Stato o degli Enti locali. Chi ha soldi può permettersi di
accedervi, gli altri restano
esclusi. Noi del centrosinistra siamo convinti che il compito del
pubblico non sia solo quello di
riscuotere dai cittadini le tasse, ma quello di migliorare la qualità
della vita restituendo alla
collettività in termini di servizi quanto incassato. L’istruzione, la
cultura, le politiche sociali sono
settori strategici su cui investire e non tagliare. Compito di una
buona amministrazione è quello di
promuovere non solo la fruizione degli eventi culturali da parte della
popolazione, ma anche e
soprattutto la produzione degli stessi da parte di associazioni
radicate nel territorio. Le
associazioni sambenedettesi negli anni passati hanno ampiamente
dimostrato di saperlo fare
mentre oggi vengono abbandonate a se stesse in una logica puramente di
mercato che appartiene
per sua natura all’imprenditore privato, ma che risulta essere
riduttiva e poco consona al ruolo di
sostegno e di stimolo che dovrebbe avere l’iniziativa pubblica.
Concludo con un noto aforisma: invece di guardare la pagliuzza negli
occhi degli altri, accorgetevi della trave che è nei vostri occhi, per
il bene della comunità che amministrate!

 

 

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