2017-10-03
“Evviva l’orto che ci fa sporcare”, la biodiversità agraria delle Marche entra a scuola con gli orti didattici
Giovedì 5 ottobre gli istituti scolastici in Regione per la presentazione del volume e del nuovo bando
La biodiversità agraria delle Marche entra a scuola attraverso gli orti didattici. Un progetto finanziato dalla Regione e dall’Assam, rivolto alle scuole d’infanzia, primaria e secondaria, alle direzioni didattiche, che verrà finanziato anche nell’anno scolastico 2017-2018. Giovedì 5 ottobre presso la sede della Giunta regionale (Sala Raffaello di Palazzo Raffaello, Ancona, dalle 10.00 alle 14.00) ai referenti dei progetti di orticoltura scolastica di tutti gli istituti marchigiani verrà presentato il nuovo bando e consegnata la pubblicazione “Evviva l’orto che ci fa sporcare”: una guida per la progettazione degli orti scolastici secondo i criteri dell’agricoltura biologica, con specie e varietà inserite nel Repertorio regionale della biodiversità agraria. Interverranno la vicepresidente e assessore all’Agricoltura Anna Casini, l’assessore all’Istruzione Loretta Bravi e il direttore Assam Cristina Martellini. “L’impegno della Regione Marche nel promuovere la nascita e il mantenimento degli orti scolastici si è sviluppato lungo un percorso ventennale che ha consolidato, nelle scuole, una vera e propria cultura della didattica in campo aperto – afferma Casini – L’obiettivo che vogliamo raggiungere è quello di trasformare l’orticoltura didattica da presenza eccezionale a un laboratorio permanete, facendo divenire l’orto scolastico una struttura indispensabile come la palestra, il laboratorio di scienze o l’aula di musica. Attraverso la cura che richiede, si può generare nei bambini e nei ragazzi la curiosità per il mondo rurale, i suoi cicli, i suoi prodotti. Avvicinandosi all’agricoltura in maniera pratica e divertente, vengono stimolati a custodire l’ambiente, a divenire adulti consapevoli dell’importanza che un’alimentazione sana e corretta ha sul benessere e sulla salute”.
14 milioni di euro per le Province delle Marche dalla Giunta Regionale
La Regione Marche ha deciso di destinare un contributo straordinario di oltre 14 milioni alle Province. La Giunta Regionale, su proposta e attraverso un emendamento presentato dall’assessore Fabrizio Cesetti alla pdl 158/2017 ‘Variazione generale del Bilancio di previsione 2017/2019’ (di iniziativa della stessa Giunta ed attualmente all’esame del Consiglio Regionale), ha deciso di destinare, per l’anno 2017, alle province marchigiane 9.184. 845,00 euro per la gestione dei bilanci di previsione. A queste si aggiungono ulteriori due milioni di spazi per la spesa concessi alla provincia di Macerata attraverso l’attivazione del patto verticale.
Inoltre 3 milioni di euro verranno stanziati entro la fine del corrente anno.
“Sono queste – afferma l’assessore Cesetti – risorse consistenti che, ripartite secondo criteri di solidarietà ed equità, consentiranno alle Province marchigiane di esercitare meglio le loro funzioni e, quindi, garantire servizi essenziali per la comunità regionale”.
L’importante stanziamento è stato deciso anche considerata la necessità di un rinnovato protagonismo delle Province delle Marche, anche a seguito del terremoto “in quanto – aggiunge l’assessore Cesetti – è necessario prendere atto dell’esito del referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre ed essere consapevoli che le Province sono articolazioni della Repubblica al pari dei Comuni, delle Regioni e dello stesso Stato sebbene con ruoli e funzioni diverse”. Per questo, conclude Cesetti “sarà anche necessario un superamento o, quantomeno, un adeguamento della legge Delrio e della successiva legislazione a partire dal ripristino dell’elezione diretta degli organismi politici delle Province e soprattutto dal ripristino della piena autonomia finanziaria delle stesse. Questioni, queste, che realisticamente dovranno e saranno poste alla immediata attenzione del prossimo rinnovato Parlamento della Repubblica Italiana”.
“Scuola e diabete”: linee guida per l’accoglienza e l’assistenza scolastica del minore con diabete
I bambini e gli adolescenti con diabete continueranno ad avere una adeguata e corretta assistenza e accoglienza a Scuola. La Regione Marche e l’Associazione minori con diabete (Afaid), il Centro regionale di diabetologia pediatrica e l’Ufficio scolastico regionale hanno definito le “Linee Guida per la accoglienza/assistenza del minore con diabete a scuola” che saranno di riferimento permanente per tutti coloro che si trovano ad operare nel settore, in questo delicato e particolare periodo della crescita.
In particolare, vengono individuati percorsi, operatori e compiti finalizzati a:
– favorire i rapporti tra famiglia, istituzioni scolastiche e servizio sanitario regionale;
– prevenire possibili situazioni patologiche, come l’ipoglicemia;
– rimuovere i pregiudizi nei confronti della malattia diabetica;
– promuovere attività di formazione sia per gli operatori della scuola che per quelli dell’assistenza
domiciliare;
– informare il personale scolastico sulle necessità dei soggetti minori e adolescenti con diabete;
– favorire un sereno inserimento del giovane nelle istituzioni scolastiche e con i suoi pari.
“In questi ultimi anni – spiegano in una nota congiunta Lucia Di Furia del servizio Salute della Regione Marche e l’Associazione minori con diabete (Afaid) – si sta assistendo a un costante incremento del diabete giovanile, si stima 1 soggetto ogni 1000 studenti, con progressiva riduzione dell’età della diagnosi e un ventaglio di problematiche che vanno dal controllo della malattia, all’aspettativa di salute in età adulta, al cambiamento degli stili di vita, all’inserimento scolastico, fino a un profondo senso di insicurezza che investe minori e loro famigliari. Alla luce di queste problematiche, è attivo dal 2010 un apposito Protocollo di intesa, a valore biennale, finalizzato a una adeguata e corretta assistenza e accoglienza degli alunni minori e adolescenti con diabete a scuola. Il protocollo, peraltro ripreso da diverse Regioni e che è stato un punto di riferimento anche a livello nazionale, ha raccolto in questi anni unanimi consensi. Dato atto che l’intervento è venuto man mano affinandosi, si è ritenuto opportuno istituzionalizzarlo, adottando apposite linee guida che ufficializzino il percorso”.
230 TIROCINI NELLE CANCELLERIE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI DELLE MARCHE.
APPROVATE LINEE GUIDA CONVENZIONE
– Assessore Bravi: ”Miglioriamo il servizio pubblico della giustizia”
Duecentotrenta tirocini a favore di giovani laureati e disoccupati nelle cancellerie degli Uffici giudiziari marchigiani. La giunta regionale su proposta dell’assessore al Lavoro, alla formazione e all’istruzione Loretta Bravi ha approvato lo schema di Convenzione tra la Regione Marche, la Corte di Appello di Ancona, il TAR Marche e gli Atenei marchigiani, destinando all’intervento 784.650 euro.
“L’attivazione di tirocini nelle cancellerie – spiega l’assessore Bravi – rappresenta un’esperienza di forte interesse per la Regione Marche e per la sua comunità territoriale, per il positivo impatto che si può determinare sul funzionamento del servizio pubblico della giustizia, in linea con una delle Priorità principali del Programma operativo regionale Marche FSE 2014/2020: “Miglioramento dell’efficienza e della qualità delle prestazioni del sistema giudiziario”. Parliamo in particolare di tirocini formativi e di orientamento, disciplinati dalle “Linee Guida nazionali”, promossi dalle Università marchigiane e ospitati nelle sedi degli Uffici giudiziari di Pesaro, di Urbino, di Ancona, Macerata, Fermo e di Ascoli Piceno. Il numero di tirocini stabilito rappresenta, come previsto dalla legge, il 10% della pianta organica del personale in forza presso le Cancellerie e segreterie degli Uffici Giudiziari marchigiani, oltre al TAR, per un numero complessivo di circa 75 tirocini a semestre, per 3 semestri. La Convenzione verrà stipulata al fine di disciplinare i rapporti tra i diversi partner coinvolti, stabilire le modalità d’intervento e le risorse finanziarie”
Ad ogni tirocinio sarà riconosciuta un’indennità di partecipazione di 500 euro lordi, per un periodo di sei mesi.
Potranno presentare domanda di tirocinio coloro che, hanno conseguito, in una delle quattro Università marchigiane, il titolo di studio in una delle Classi di laurea previste, secondo le modalità che saranno indicate nell’Avviso pubblico di prossima pubblicazione.
Le domande saranno presentate direttamente dagli stessi giovani laureati tramite il sistema informativo regionale SIFORM.