dalla Regione Marche

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2017-10-31

“Ridurre si può nelle Marche”
Prorogata al 10 novembre la scadenza del concorso che premia le attività orientate alla prevenzione dei rifiuti e dello spreco alimentare

 

L’iniziativa, rivolta a enti, associazioni, aziende e istituti scolastici, di ricerca e universitari
è promossa da Regione Marche, Upi Marche, Anci Marche, Legambiente Marche,
Utilitalia e Unioncamere Marche

 

C’è tempo fino al 10 novembre per inviare le adesioni al premio “Ridurre di può nelle Marche” edizione 2016/2017, il concorso, ideato dall’associazione ambientalista e promosso da Regione Marche, Legambiente Marche Onlus, Upi Marche, Anci Marche, Utilitalia e Unioncamere Marche, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare il territorio e accrescere la consapevolezza verso l’importanza della prevenzione dei rifiuti.
Carattere innovativo dell’iniziativa, aspetti comunicativi e di coinvolgimento verso gli operatori e fruitori, aspetti quantitativi di risparmio dei materiali, minor produzione dei rifiuti e riduzione della loro pericolosità, occupazione generata, valore etico e sociale, economie consentite, stato di avanzamento dell’iniziativa, replicabilità e potenzialità di indurre un cambiamento negli stili di vita. Sono questi i criteri con cui verranno valutate le esperienze che risponderanno all’avviso indetto in occasione del premio.
Potranno partecipare all’avviso tutti gli enti pubblici e privati, le associazioni, le aziende e imprese, gli istituti scolastici, di ricerca e universitari che hanno svolto e stanno svolgendo attività e progetti di prevenzione dei rifiuti che coinvolgono cittadini, consumatori, studenti, associazioni e aziende del territorio marchigiano. Le attività alle quali verrà assegnato un premio simbolico saranno pubblicamente presentate e valorizzate nell’apposita manifestazione di premiazione “Ridurre si può nelle Marche”. I soggetti che risponderanno all’avviso vedranno inserite, inoltre, le loro attività nel monitoraggio regionale sulle iniziative di prevenzione dei rifiuti. Nell’edizione 2016/2017, in particolare, viene riproposta una sezione tematica rivolta alla prevenzione dello spreco alimentare, a cui sarà dedicato uno specifico premio.
La partecipazione è gratuita e le domande dovranno pervenire alla segreteria tecnica alla casella di posta elettronica scientifico@legambientemarche.org. L’avviso di segnalazione e la scheda di partecipazione riferite all’attività di prevenzione dei rifiuti sono scaricabili dal sito dell’associazione www.legambientemarche.org.

“L’iniziativa – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Angelo Sciapichetti – va nella giusta direzione: la riduzione della quantità prodotta di rifiuti assieme al riciclaggio sono le vie da percorrere per preservare il patrimonio ambientale che abbiamo e garantirlo anche alle future generazioni. Avere buone performance su questi versanti, significa anche contrastare la nascita di nuovi inceneritori. Contro quello previsto nelle Marche abbiamo fatto ricorso, rimaniamo nettamente contrari. Per questo qualsiasi progetto che promuove la riduzione dei rifiuti va sostenuto con forza. Occorre coinvolgere le famiglie, le aziende, la distribuzione, affinché si crei una filiera del riciclo e del riuso. Raccolta porta a porta, servizi di recupero a domicilio degli ingombranti, sistemi focalizzati sui Raee, centri di riuso, progetti di sensibilizzazione, hanno portato le Marche ad un tasso di raccolta differenziata medio di oltre il 65 per cento, centrando gli obiettivi di legge. Ma vogliamo e possiamo fare ancora meglio e questo progetto è certamente d’aiuto”.

 

“Con questo riconoscimento intendiamo diffondere il tema della riduzione dei rifiuti e contribuire alla diffusione delle buone pratiche valorizzando quelle esperienze che hanno saputo raccogliere le sfide e le opportunità offerte da un corretto e innovativo utilizzo delle risorse. – dichiara la presidente di Legambiente Marche, Francesca Pulcini – È importante continuare a lavorare sul tema della prevenzione, sia dei rifiuti che dello spreco alimentare, ed educare i cittadini sul tema del consumo razionale. In un momento delicato come questo, infatti, ridurre gli sprechi rappresenta un imperativo etico, sociale, economico e ambientale. È ormai necessario ripensare i nostri modelli di produzione e di consumo e rivedere comportamenti e stili di vita errati, per costruire una società che abbia a cuore l’uomo, l’ambiente e le relazioni tra di essi e, soprattutto, le generazioni future”.

 

“Ogni anno in Italia finiscono tra i rifiuti tra i 10 e i 20 milioni di quintali di prodotti alimentari – commenta il Presidente di Anci Marche e sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi – un quantitativo impressionante che impone una riflessione e evidenzia l’esigenza di intraprendere una serie di azioni ormai divenute improcrastinabili. Tutti siamo chiamati a contribuire a questo cambiamento che comporta azioni diverse ai vari livelli. I Comuni ci stanno provando, con varie iniziative  e prevedendo anche sconti sulla Tari per i supermercati che donano i generi alimentari eccedenti a chi è in difficoltà oltre che con l’educazione alimentare a scuola. La firma del protocollo richiamato va appunto in questa direzione, favorendo il prezioso scambio di buone pratiche. Il protocollo, dunque, identifica le azioni prioritarie per la lotta allo spreco alimentare, che includono azioni di comunicazioni, sensibilizzazione e condivisione delle buone pratiche, l’acquisizione di dati sullo spreco alimentare lungo la filiera, l’introduzione obbligatoria di criteri premianti all’interno di bandi di gara pubblici a favore di chi attua misure di prevenzione nella formazione degli sprechi. Quindi, il ministero dell’Ambiente e l’Anci, che il 12 ottobre scorso hanno sottoscritto un protocollo contro gli sprechi alimentari, supporteranno i Comuni nell’introduzione di riduzioni tariffarie per le misure di prevenzione degli sprechi alimentari, evidenziando le pratiche virtuose nelle attività di ristorazione che favoriscono nei clienti la prassi dell’asporto dei loro avanzi.”

 

“La migliore soluzione ad un problema consiste nel non crearne le premesse. Una frase banale che tuttavia dimostra innegabile valore sulla tematica dei rifiuti, poiché la prevenzione è la migliore azione possibile tra quelle orientate alla complessiva gestione degli stessi, come pure previsto dall’ordine di priorità stabilito dal Codice dell’Ambiente. – sottolinea il presidente dell’Upi Marche, Antonio Pettinari – Proprio per tale motivo occorre insistere sulla diffusione delle pratiche di prevenzione in tutti i settori dello sviluppo economico e non solo. Il veicolo migliore dei principi di sostenibilità ambientale viaggia sulla consapevolezza individuale della negatività degli sprechi e del consumo indiscriminato di risorse e materiali. Una accresciuta coscienza in tal senso saprà apprezzare sino in fondo l’essenza innovativa sotto il profilo etico ed economico delle migliori pratiche volte a contrastare stili di vita che, mettendo a rischio il territorio, le sue matrici ed il paesaggio, pregiudicherebbero irrimediabilmente le nuove generazioni, col rischio di lasciare spazio a inaccettabili forme di gestione quali l’incenerimento dei rifiuti. In tal senso l’iniziativa “Ridurre si può nelle Marche” merita il pieno sostegno perché fortemente orientata nella direzione della sollecitazione e virtuosa diffusione della principale buona pratica ambientale.”

 

“Utilitalia rappresenta circa 200 imprese che si occupano di tutte le fasi della gestione dei rifiuti: spazzamento e raccolta, selezione, recupero (di materia ed energia) e smaltimento. Dal 2004 si occupa di prevenzione dei rifiuti, producendo documenti tecnici e politici, promuovendo campagne europee e nazionali di informazione e sensibilizzazione, contribuendo, grazie alla propria banca dati e all’organizzazione di iniziative nazionali e locali, alla conoscenza e alla diffusione di strumenti e buone pratiche. Utilitalia ritiene che un moderno ed efficiente ciclo di gestione dei rifiuti passi attraverso il pieno sviluppo di tutte le fasi della gerarchia europea, a partire da quella prioritaria della prevenzione e del riutilizzo dei beni usati, passando per il riciclaggio, fino al recupero energetico di quanto non diversamente recuperabile. – aggiunge il vice presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – Uno degli strumenti utili a promuovere le politiche di prevenzione dei rifiuti è la diffusione delle buone pratiche: esperienze originali, innovative e di successo, che vanno individuate e raccontate perché possano essere replicate nei territori. Questo è uno degli obiettivi del Premio Ridurre si può nelle Marche, a cui da diversi anni Utilitalia dà il proprio sostegno.”

 

“Confservizi Cispel Marche, che associa Aziende ed Enti gestori di Servizi Pubblici Locali, è consapevole del fatto che l’obiettivo del Premio “Ridurre si Può Nelle Marche” è quello di creare un contesto favorevole alla prevenzione dei rifiuti, diffondendo le buone pratiche e valorizzando le esperienze che hanno saputo raccogliere la sfida. – dichiara il referente del settore Ambiente di Confservizi Cispel Marche, Paolo Gattafoni – Degno di nota è, ad esempio, il progetto sullo spreco alimentare “Fatti gli avanzi tuoi” presentato dalla associata Cosmari S.r.l., che ha come fine quello di incentivare l’utilizzo delle family bags nei ristoranti della Provincia di Macerata. La Confservizi sa bene che le proprie associate stanno lavorando sodo per migliorare giorno per giorno la qualità dei servizi resi alla collettività e, proprio per questo, è certa che in futuro verrà posta, sempre di più, la dovuta attenzione anche al tema della riduzione pro capite dei rifiuti, una vera e propria questione di civiltà.”

 

Il sistema camerale non può che appoggiare un’iniziativa come questa – aggiunge il coordinatore dei presidenti delle Camere di Commercio marchigianeGiorgio Cataldi – nella consapevolezza (che da tempo guida le nostre strategie) che lo sviluppo delle nostre imprese, specie le più piccole, debba, oggiessere realizzato nel segno della sostenibilità ambientale ed energetica. Sappiamo per esperienza (e per analisi statistica) che le imprese che puntano sul green sono quelle che innovano, internazionalizzano e assumono di più. Quelle che contribuiranno maggiormente alla faticosa ripresa in atto.”

 

 

 

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