di Raffaella Milandri
Acquaviva Picena, 2017-10-27 – Attraverso le iniziative della Omnibus Omnes, il territorio piceno sta per essere invaso da… un mondo di fumetti. Parte ad Acquaviva Picena la 1° edizione di Acquaviva Comics, insieme al concorso di disegno a fumetti “SettanTEXimo”, dedicato al 70° anniversario di Tex Willer, famoso personaggio della casa editrice Bonelli. Continua la serie di interviste nel mondo dei fumetti : ecco Pasquale Frisenda, famoso autore della Casa Editrice Bonelli che ci mostra due bellissime tavole, una a colori di Tex e l’altra di Magico Vento. Pasquale Frisenda farà parte della giuria di “SettanTEXimo”
Quando hai cominciato sviluppare la passione per il disegno ? Ti sei ispirato a qualche autore in particolare?
L’interesse e la passione per il disegno l’ho manifestata sin da piccolo: disegnavo ovunque e su ogni supporto (compresi i classici muri di casa). Verso i 16 anni decisi di provare a far diventare quella passione qualcosa di più concreto e mi iscrissi alla Scuola di illustrazione e fumetto del Castello Sforzesco di Milano, riuscendo, fortunatamente, a trovare spazi dove fare le prime esperienze professionali appena uscito da lì, intorno ai 19 anni. Di riferimenti nel corso del tempo ne ho avuti tantissimi, e ne ho ancora tanti, ma per fare qualche nome direi almeno Hugo Pratt, Gino D’Antonio, Aldo Di Gennaro, Dino Battaglia, Sergio Toppi, Gianni De Luca, Giovanni Ticci, Roberto Diso, Magnus, Attilio Micheluzzi, Vittorio Giardino, Ferdinando Tacconi, Renzo Calegari e ovviamente Ivo Milazzo, e poi Hermann, Jean Giraud, Jean-Claude Mézières, Caza, Francois Boucq, Francois Bourgeon, André Juillard, Jordi Bernet, Alfonso Font, Carlos Gimenez, Frank Quitely, per quanto riguarda almeno il fumetto italiano ed europeo (ma ne sto lasciando fuori anche troppi di nomi), ma non posso non citare anche Alberto ed Enrique Breccia, Arturo Del Castillo, José Munoz, Jorge Zaffino, Juan Giménez, Domingo Mandrafina, Horacio Altuna, e ancora Richard Corben, José Luis Garcia-Lopez, Michael Golden, David Mazzucchelli e John Buscema, per quanto riguarda il fumetto sud e nordamericano.
Se potessi essere un personaggio dei fumetti chi vorresti essere?
Mah… onestamente non saprei… ce ne sono tanti che mi affascinano e sceglierne solo uno mi risulta difficile.
Qual è il personaggio che ami di più disegnare e perché?
Posso parlare solo per i personaggi che ho avuto l’occasione di disegnare fino ad ora, almeno a livello professionale, e tra questi non saprei dire se ce n’é uno in particolare perché hanno tutti aspetti interessanti da affrontare e da disegnare. E sia “Ken Parker”, “Magico Vento”, “Tex” che “Dylan Dog”, ma anche i personaggi realizzati in storie più personali, come quelli ritratti nell’albo “Sangue e ghiaccio” della serie “Le Storie”, mi hanno permesso di tirare fuori da me delle idee e soluzioni diverse, ogni volta per me inedite, che ho sviluppato per riuscire ad entrare in sintonia con loro, permettendomi di approfondire, tramite le ricerche del caso, il loro mondo ma, di conseguenza, anche arricchire il mio.
Come procedi a trasformare una sceneggiatura nei disegni di un fumetto?
Leggo con attenzione le pagine della sceneggiatura (a volte arriva intera, a volte a tranche), mi preparo la documentazione necessaria, su luoghi, armi, abiti, e quando è il caso anche i volti di vari personaggi, e poi inizio a disegnare la storia, procedendo sempre in ordine cronologico, salvo rare eccezioni.
Quanto tempo impieghi per disegnare una tavola? quanto tempo impieghi a realizzare ad esempio un albo di Tex?
Circa due giorni per completare una tavola, e per una storia intera di Tex (che in media comprende 220 e passa tavole), sempre più di due anni.
Quale tipo di storie ti piace di più disegnare ? Scenari post-apocalittici, puro fantasy alla Tolkien, oppure preferisci decisamente il western o l’horror?
Non ho un genere preferito in assoluto, e anzi mi piace muovermi in molti di essi, anche se alcuni scenari mi interessano di certo più di altri, e sono anche opposti, tipo il western o la fantascienza.
Cosa consiglieresti a chi voglia intraprendere questo mestiere? E quale è il requisito più importante?
Se si vuole intraprendere questo mestiere uno dei requisiti più importanti, oltre naturalmente al dimostrare delle doti nel disegno, è la costanza, un elemento necessario per riuscire a passare moltissimo tempo al tavolo da disegno senza far diminuire l’interesse e l’attenzione in quello che si fa. Pazienza, determinazione e costanza sono cose essenziali per poter permettere ad un fumettista di sviluppare un livello di professionalità adeguato e uno stile interessante per il mercato che si va ad affrontare.
Parlaci dei tuoi progetti futuri
Ora sono impegnato in un progetto a fumetti un po’ diverso dalle cose fatte in passato. E’ una serie western prevista in uscita per l’anno prossimo per la Sergio Bonelli Editore, che avrà diversi elementi insoliti, sia in fatto di stile di scrittura che a livello grafico
Chi è Pasquale Frisenda
Classe 1970, Pasquale Frisenda nasce e cresce a Milano, città dove vive e lavora.
Fin da piccolo dimostra un’accesa passione sia per il fumetto che per il disegno e, nel 1986, si iscrive al Corso di illustrazione e fumetto del Castello Sforzesco di Milano.
Poco dopo, grazie a Pasquale Del Vecchio, entra in contatto con Carlo Ambrosini, Giampiero Casertano ed Enea Riboldi (lo Studio Comix), da cui riceve incoraggiamenti e preziosi consigli.
Il primo incarico professionale avviene con la rivista di fantascienza “Cyborg”, edita dalla Star Comics a partire dal 1990, prima con alcune illustrazioni e poi con una storia di 50 tavole, intitolata “Tenebra” e scritta da Michele Masiero, ma pubblicata solo anni dopo, nel nuovo corso della rivista edito dalla casa editrice Telemaco.
La svolta arriva nel 1990, quando, dopo aver realizzato delle tavole di prova per la nuova rivista dedicata a “Ken Parker” (il “Ken Parker magazine”), viene chiamato da Ivo Milazzo nel suo studio a Chiavari per iniziare quella che si rivelerà una lunga e proficua collaborazione.
Gli anni passati nello studio del maestro sono, per Frisenda, una profonda esperienza professionale di crescita e apprendimento, grazie agli attenti e puntuali insegnamenti di Ivo Milazzo e Giancarlo Berardi, i due celebri autori di KP.
La testata, pubblicata in origine dalla Parker Editore, viene rilevata, nel 1994, dalla Sergio Bonelli Editore, la casa editrice che per prima pubblicò le storie di “Ken Parker” nel 1977.
Qui, dopo la definitiva chiusura della pubblicazione dedicata alle nuove avventure di Lungo Fucile, il disegnatore milanese viene coinvolto nel progetto di “Magico Vento” (1997), la collana western/horror ideata da Gianfranco Manfredi che ha segnato una nuova tappa dell’avventura western a fumetti. Pasquale Frisenda è uno dei disegnatori che lasciano l’impronta nella serie, realizzando in tutto 14 albi e le copertine dal numero 32 al 75 in sette anni di intensa collaborazione, contribuendo, con il suo stile, a definire il carattere e il mondo del personaggio di Manfredi. Il suo lavoro viene molto apprezzato da Sergio Bonelli e Decio Canzio, tanto che nel 2005 gli viene affidato l’impegnativo incarico di disegnare uno dei prestigiosi speciali di “Tex” (i cosiddetti Texoni). La storia, sceneggiata da Mauro Boselli, verrà pubblicata nel giugno del 2009 con il titolo di “Patagonia”. Il volume viene accolto con calore sia dagli appassionati lettori delle avventure del famoso ranger che dalla critica specializzata, e permette a Frisenda di vincere il Gran Guinigi all’edizione di Lucca Comics&Games del 2009.
Entra cosi a far parte dello staff di disegnatori fissi che realizza la serie di “Tex”, concedendosi comunque una digressione a colori nel mondo di “Dylan Dog” grazie alla realizzazione, nel 2010, dell’episodio “Il grido muto”, contenuto nel “Dylan Dog Color Fest” n.5.
Da segnalare anche il suo contributo al progetto “150 – Storie d’Italia”, con l’episodio intitolato “Il Postino”. Scritta da Francesco Artibani e realizzata da nomi del calibro di Sergio Toppi, Ivo Milazzo (che ne è stato anche il coordinatore), Giorgio Cavazzano, Carlo Ambrosini, Corrado Mastantuono e Marco Nizzoli, l’opera è stata pubblicata in due volumi nei primi mesi del 2011 dalle edizioni San Paolo in collaborazione con il MUF, il Museo del fumetto di Lucca.
Nel 2013 esce la sua prima storia di Tex sulla serie regolare, sempre scritta da Mauro Boselli, intitolata “Il segreto del giudice Bean”.
Nel 2016 esordisce sulla collana “Le Storie”, nel n. 47 intitolato “Sangue e ghiaccio”, su sceneggiatura di Tito Faraci.
Diversi sono i riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera:
– Premio INCA Miglior copertina nel 2000
– Premio “Fumo di china” miglior disegnatore realistico nel 2001
– Premio “Fumo di china” miglior copertinista nel 2001
– Premio Milano Cartoomics miglior disegnatore nel 2001
– Premio INCA miglior copertinista nel 2001
– Premio “Fumo di china” miglior disegnatore realistico nel 2004
– Premio Gran Guinigi a Lucca Comics&Games come miglior disegnatore nel 2009
– Premio Ayaaaak a Milano Cartoomics nella categoria “Miglior storia del 2009” a “Tex speciale n. 23 – Patagonia ” nel 2010