dalla Regione Marche

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2017-11-24

Convenzione quadro per attivare tirocini nelle cancellerie degli Uffici giudiziari marchigiani, oggi la firma in Regione

 

Sancisce una collaborazione istituzionale virtuosa la firma della convenzione quadro per attivare duecentotrenta tirocini a favore di giovani laureati e disoccupati nelle cancellerie degli Uffici giudiziari marchigiani compreso il Tar. Questa mattina a Palazzo Raffaello, Regione Marche, Corte di Appello di Ancona, TAR Marche, Procura generale della Repubblica e i quattro Atenei marchigiani hanno siglato l’accordo che dà il via ai tirocini nelle annualità 2017–2018–2019 per giovani laureati in diverse discipline nelle cancellerie degli Uffici giudiziari marchigiani. Un percorso modello che permette di migliorare il funzionamento del servizio pubblico della giustizia nel suo complesso e offre una formazione pratica ai giovani laureati.

Esperienza di grande interesse per la Regione Marche, che ha destinato all’intervento 784.650 euro. “Formula – ha detto il presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli – che ha avuto già successo nella prima applicazione, oggi modificata rispetto alle esigenze dei tribunali stessi, si mette insieme un percorso formativo di grande qualità, opportunità che possono diventare per il futuro opportunità di lavoro. Un sostegno alla macchina della giustizia che ottiene risorse umane per lavorare meglio e poter fare di più. Una collaborazione a 360 gradi a favore del sistema marchigiano che attraverso una giustizia che funziona e che ha strumenti per poter operare, imprese e cittadini, tutti quanti otteniamo risposte importanti”.

“Giornata positiva per la giustizia delle Marche e tutta la sua comunità territoriale e per la giustizia in Italia”, è l’unanime giudizio dei presenti al momento della firma dichiarato da Eugenio Cetro, presidente Corte d’Appello f.f. Al tavolo anche l’assessore alla Formazione e Lavoro, Loretta Bravi; Sergio Sottani, procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Ancona; Maddalena Filippi, Presidente del Tribunale Amministrativo regionale delle Marche. E i rettori degli atenei marchigiani: Sauro Longhi, Università Politecnica delle Marche; Francesco Adornato, Università degli studi di Macerata; Claudio Pettinari, Università degli studi di Camerino e Vilberto Stocchi, Rettore dell’Università degli studi di Urbino.

La Convenzione disciplina i rapporti tra i diversi partner coinvolti e stabilisce le modalità d’intervento e le risorse finanziarie. La Regione Marche e gli Uffici Giudiziari, insieme con le Università marchigiane, hanno già avviato il progetto sperimentale “L’Ufficio per il processo”, realizzato con la stipula di una Convenzione (20 luglio 2015) seguita da un Avviso pubblico che ha permesso di finanziare circa ottanta tirocini assegnati dai Magistrati degli Uffici Giudiziari marchigiani. Modello replicato, nello stesso spirito e finalità, nel settore del personale amministrativo delle Cancellerie che svolge un ruolo fondamentale.

Il numero di tirocini stabilito rappresenta, come previsto dalla legge, il 10% della pianta organica del personale in forza presso le Cancellerie e segreterie degli Uffici Giudiziari marchigiani, oltre al Tar, per un numero complessivo di circa 75 tirocini a semestre, per 3 semestri. Ad ogni tirocinio sarà riconosciuta un’indennità di partecipazione di 500 euro lordi, per un periodo di sei mesi. Potrà presentare domanda di tirocinio chi ha conseguito, in una delle quattro Università marchigiane, il titolo di studio in una delle Classi di laurea previste, secondo le modalità che saranno indicate nell’Avviso pubblico di prossima pubblicazione. Le domande saranno presentate direttamente dai giovani laureati tramite il sistema informativo regionale SIFORM.

Con successivo Avviso pubblico di attuazione della Convenzione saranno assegnati nel triennio seguente, nelle Cancellerie marchigiane, tirocini formativi e di orientamento extracurriculari.

Ospedale Marche Nord, la chirurgia mininvasiva e robotica anche per le attività chirurgica toracica

Ieri Marche Nord ha aperto le sue porte al confronto con centri di riferimento nazionale. Grazie alla collaborazione della dottoressa Giulia Veronesi, Responsabile della Sezione di Chirurgia Toracica dell’istituto clinico Humanitas di Milano, è stato eseguito nelle sale operatorie del San Salvatore la prima resezione polmonare robotica per l’asportazione di un tumore maligno. La preparazione e l’esperienza consolidata del team chirurgico ha permesso di entrare a far parte di quei pochi centri italiani in cui la chirurgia mininvasiva e robotica viene applicata per tutte le discipline chirurgiche compresa quella toracica, una branca considerata di alta specializzazione.

“Voglio ringraziare la dottoressa Veronesi – spiega Felice Lo Faso, nuovo chirurgo toracico di Marche Nord – tutor e faro per la chirurgia toracica robotica nazionale e internazionale. Un ringraziamento al primario Alberto Patriti per avere messo a disposizione le sue competenze con il robot Da Vinci che ha permesso di eseguire la prima lobectomia polmonare robotica all’ospedale Marche Nord. Un lavoro di squadra e di equipe che permetterà all’ospedale di offrire prestazioni sempre più specialistiche, che poi è quello che dovrà fare sempre più l’azienda ospedaliera”.

Numeri in crescita infatti per gli interventi di alta complessità per la chirurgia toracica a Marche Nord: quest’anno le prestazioni sono salite a 129 rispetto ai 112 del 2016 .

“Il lavoro del robot Da Vinci continua ad aumentare – spiega Alberto Patriti direttore della chirurgia generale – di fondamentale importanza il clima che si è creato in azienda, alla collaborazione con i colleghi e all’impegno del personale infermieristico. È un lavoro organizzativo importante per tutti i reparti. Abbiamo creato infatti equipe specializzate dedicate a patologie e malati molto più complessi, che richiedono, dopo l’intervento, un monitoraggio infermieristico e medico pressante. In questo modo riusciamo a dare risposte più veloci a pazienti con gravi patologie. Un investimento importante quello su robot che sta dando i suoi frutti”.

A Force gli amministratori locali incontrano la commissaria De Micheli e il presidente Ceriscioli: risorse, norme e opportunità per la ricostruzione post sisma

(FORCE) – “Abbiamo soldi, norne e opportunità per avviare una ricostruzione che faccia la differenza e rilanci l’area appenninica dell’Italia centrale”. È quanto emerso dalla riunione dei sindaci locali con la commissaria alla ricostruzione Paola De Micheli, il presidente Luca Ceriscioli e l’onorevole Luciano Agostini. L’incontro è stato promosso dal sindaco di Force (AP), Augusto Curti e organizzato a Palazzo Canestrari. Agli amministratori locali sono state illustrate le semplificazioni normative per favorire lo snellimento delle procedure, previste dagli emendamenti al decreto fiscale e da nuove disposizioni di prossima emanazione.

 

“Stiamo vedendo il frutto del lavoro del nuovo commissario: semplificazione della ricostruzione pubblica, superando la committenza unica di Invitalia; procedure semplificate per lavori fino a un importo di 5,2 milioni, con la possibilità di ricorrere alla procedura negoziata; semplificazione delle norme che regolano le progettazioni”. Sono i tre aspetti sottolineati dal presidente Ceriscioli, che ha anticipato la prossima approvazione di un nuovo piano per le opere pubbliche: “Completeremo la ricostruzione delle scuole e di 120 municipi. Con 300 milioni chiuderemo il percorso avviato”. Verrà inoltre accelerata la ricostruzione delle chiese, per la quale è prevista ora la possibilità di ricorrere alla più snella procedura negoziata. Il presidente ha anche ricordato che si è costituita una cabina di regia con Anci (Comuni) e Upi (Province), auspicando che le amministrazioni locali possano organizzare la propria partecipazione al Tavolo strategico per facilitare “il collegamento della filiera delle idee alla qualità della ricostruzione”. Il commissario De Micheli ha sottolineato che “ci sono le premesse per fare un bel lavoro. Il piano complessivo sta delineandosi e prenderà forma entro l’anno. Si tratta di un intervento per stabilizzare le norme e togliere alibi sulla responsabilità della ricostruzione”. Ha parlato della definizione di un nuovo piano delle opere pubbliche, con una dotazione di un miliardo (le Marche si aspettano 600 milioni) che porta a 2,2 i miliardi complessivi per questi interventi. Tra le novità previste, la commissaria ha evidenziato  la possibilità delle Regioni di delegare ai Comuni l’incarico di soggetti attuatori delle opere da realizzare, norme sulla sicurezza dei cantieri edili (“La qualità della ricostruzione dipende dalla qualità del lavoro”), l’eliminazione del vincolo dei confini regionali per la nomina dei segretari comunali. Verrà anche avviata, dal prossimo mese di gennaio, una “struttura d’emergenza volante” che si recherà, a richiesta, nei Comuni che hanno necessità  di sbloccare procedure ostative alla ricostruzione. Ha poi anticipato l’avvio di un Tavolo nazionale per mettere a sistema i progetti di sviluppo economico locale proposti nelle regioni terremotate. “Abbiamo una dotazione finanziaria di 13 miliardi complessivi, abbiamo avviato una semplificazione normativa di ampio respiro, possiamo contare sulla volontà del Governo di rilanciare l’area appenninica: disponiamo di tutti gli elementi per concretizzare una ricostruzione veloce e di qualità”, ha concluso De Micheli. L’onorevole Agostini ha invitato gli amministratori a sconfiggere la sindrome di rivestire i panni di “uomini terzi: siamo tutti parte di questo grande progetto di ricostruzione del territorio che va governato con la collaborazione di ciascuno”. Il sindaco Curti ha detto che lo Stato sta dando “un’ottima risposta e possiamo contare sulla professionalità delle persone che lavorano alla ricostruzione. È ora necessario far camminare le leggi per cogliere le opportunità offerte dalle norme”.

ASSISTENZA IN GARANZIA DELLE SAE: CNS ATTIVA NUMERO VERDE 

Come richiesto formalmente dalla Regione Marche e previsto nell’accordo quadro, la ditta CNS ha attivato il numero verde 800590799, a disposizione dei cittadini per l’assistenza in garanzia delle SAE. La ditta CNS è fornitrice delle casette di legno per i Comuni di Valfornace, Pioraco, Muccia, Camporotondo, Cessapalombo, Gagliole, Gualdo, Monte Cavallo. Anche il Consorzio Arcale, fornitore degli altri Comuni, si sta attivando nello stesso senso

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