dalla Regione Marche

2017-11-29

Danni causati dai lupi, Casini: “Regime semplificato per l’indennizzo già in vigore”.

Domani gli assessori regionali in commissione Politiche agricole a Roma per il nuovo Piano di gestione del predatore

Nella Regione Marche è già in vigore un regime semplificato per beneficiare degli indennizzi ai danni causati dai lupi o cani randagi: il contributo verrà liquidato a breve per un importo stimato attorno a 200 mila euro. Gli allevatori che hanno domande di rimborso inevase, riferite al vecchio regime di indennizzo, devono presentare una richiesta per aderire alle nuove modalità di aiuti. Le domande inevase sono già tutte in istruttoria e saranno pagate non appena ricevuta la richiesta. Lo ricorda la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura. “Delle nuove modalità è stata data tempestiva informazione alle organizzazioni agricole, per la comunicazione a tutti gli allevatori, ai Comuni e ai veterinari Asur”. I provvedimenti di semplificazione sono stati pubblicati sul sito istituzionale della Regione Marche (settore agricoltura) e su www.norme.marche.it. Casini lo ricorda in considerazione dei continui danni che i predatori stanno causando agli allevatori marchigiani. “L’attenzione per la problematica dei lupi è elevata su tutto il territorio italiano. A livello nazionale si procederà con la definizione di uno specifico aiuto, anche promosso dalla nostra Regione che ha partecipato attivamente alla sua stesura – rileva la vicepresidente – Domani, in sede di commissione Politiche Agricole, gli assessori all’Agricoltura regionali discuteranno in merito al Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia che prevede, tra l’altro, un monitoraggio e la conseguente valutazione sulla presenza del lupo e delle predazioni, oltre ad azioni per la prevenzione e il contenimento dei conflitti con le attività zootecniche”. Il nuovo regime marchigiano semplificato determina anche il valore medio degli animali da indennizzare per il 2017 e per gli anni successivi. Il rimborso verrà effettuato sempre in “de minimis” (cioè con il limite triennale di 15 mila euro), ma con la sola causalità “predazione/danno” e ridotte misure di prevenzione, verificata dai veterinari Asur. Per quanto riguarda, invece, i danni futuri, la Regione ha già predisposto la notifica dell’aiuto alla Commissione Ue. 

Manifattura Tabacco Chiaravalle a rischio fallimento, Bora: “Danno grave per le Marche”

Manuela Bora

 

Chiaravalle, 2017-11-29 – “Sarebbe un danno grave per la comunità chiaravallese e per tutte le Marche. Secoli di storia, non solo economica ma di conquiste sociali, verrebbero cancellati in maniera definitiva. Non possiamo correre questo rischio, è necessario fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per scongiurare un evento che ci lascia particolarmente perplessi e addolorati”. Lo afferma l’assessora alle Attività produttive Manuela Bora, dopo che la Manifattura Tabacco rischia il fallimento a seguito della revoca della procedura di concordato preventivo da parte del Tribunale fallimentare di Ancona. “Non compete alla Regione valutare il merito delle questioni che hanno spinto i giudici a prendere questa decisione. Siamo però convinti che l’azienda abbia tutte le potenzialità per continuare l’ottimo lavoro avviato dall’ottobre dello scorso anno, grazie alla professionalità della dirigenza e dei lavoratori, vero patrimonio e valore aggiunto aziendale. Un percorso di risanamento e di rilancio che ha consentito di superare le criticità della precedente gestione e scongiurare, già allora, il rischio di un fallimento immediato. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle maestranze e alla comunità locale, confidando che una soluzione positiva per il mantenimento dell’attività possa essere ancora individuata e percorsa”.clicca il link

 

 

 

Inaugurazione nuova sede Uoc Geriatria e Lungodegenza Post Acuzie al “Madonna del Soccorso”

il taglio del nastro

 

Inaugurazione nuova sede Uoc Geriatria e Lungodegenza Post Acuzie Ospedale “Madonna del Soccorso” e presentazione del progetto di Reingegnerizzazione dell’Uoc Cardiologia e del 5° Piano – Corpo C da adibire ad Hospice.

 

 

Capocasa, Ceriscioli, Marini Ph © Davida Zdrazilkova Ruggieri

 

OSPEDALE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO: IL PRESIDENTE CERISCIOLI ALL’INAUGURAZIONE DEL NUOVO REPARTO DI GERIATRIA – PREVISTA LA RISTRUTTURAZIONE ANCHE DELLA CARDIOLOGIA A INDIRIZZO RIABILITATIVO – PRESENTATO IL PROGETTO HOSPICE

San Benedetto del Tronto, 29 Novembre 2017 – Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha preso parte questa mattina all’inaugurazione del nuovo reparto di geriatria e lungodegenza post acuzie dell’Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto. L’investimento è stato di 273 mila euro ed ha reso possibile una nuova progettazione degli spazi che ha consentito di tornare ai 38 posti letto fra quelli riservati agli acuti (20) e ai post-acuti (18).  Sono stati presentati anche il progetto Hospice (88mila 600 euro) e il rinnovo della Cardiologia a indirizzo riabilitativo.  “Oggi è una giornata importante per San Benedetto – ha detto Ceriscioli – qui vengono recuperati posti letto reali e non solo sulla carta. Occorre poi gestirli correttamente, in ciò è rilevante la rete territoriale. Tutto è collegato nel sistema. Questo vale per la geriatria e vale per la cardiologia. Ancona ad esempio è competente per tutta la regione, ma ha bisogno che la rete territoriale funzioni. Siamo passati da 700 interventi cardiochirurgici a 1200, numeri che pongono le Marche tra le prime in Italia. Le 500 operazioni in più sono persone che non sono andate fuori, recuperate con un servizio di altissima qualità.  Allora abbiamo dovuto innovare, correndo qualche rischio, abbiamo assegnato alle zone tutti i fondi disponibili all’inizio dell’anno, Grazie al nostro impegno nei confronti del Governo abbiamo potuto poi usare 202 milioni non spesi negli anni precedenti e, secondo le regole di bilancio persi per sempre. Così abbiamo potuto finanziare nuovi investimenti. La crescita qualitativa ci fa funzionare meglio, avere macchinari tecnologicamente avanzati aumenta la produttività complessiva e la qualità per il cittadino. Anche le cure palliative sono importanti per rispondere ai bisogni delle persone, dove c’è il servizio le famiglie apprezzano. Quindi innovazione, più posti letto, meno barriere tra noi, cooperazione. Questo racconta lo spirito della nostra missione per una nuova sanità. Missione che cammina sulle gambe delle donne e degli uomini che la fanno funzionare. La prospettiva è il miglioramento costante, offrire servizi sempre migliori per rispondere ai bisogni dei cittadini”.  Erano presenti, tra gli altri, all’evento il sindaco Pasqualino Piunti, il consigliere regionale Fabio Urbinati, il direttore dell’Asur Marche, Alessandro Marini, la direttrice dell’Area Vasta 5 Giulietta Capocasa.  “In due anni e mezzo – ha detto Capocasa – abbiamo riattivato posti letto mancanti, grazie al sostegno dell’Asur e della Regione, che ha fortemente creduto nel potenziamento del servizio sanitario locale in Area Vasta 5, dove sono state fatte oltre 200 assunzioni tra tempo indeterminato e determinato”.“E’ un momento importante – ha detto Marini – le inaugurazioni sono l’occasione per una nuova partenza, questa è la sanità che cambia, anche grazie alle risorse e la determinazione messa in campo dall’esecutivo regionale. La sanità migliora, ci si confronta, superiamo la dimensione singola, attraverso la permeabilità dei contributi di tutti. In due anni e mezzo abbiamo recuperato un gap occupazionale accumulato nei cinque anni precedenti, facendo 20 milioni di investimenti complessivi”.La nuova geriatria è stata presentata da Mario Sfrappini, cardiologia riabilitativa da Mauro Persico e l’hospice da Maria Teresa Nespica. 

Geriatria e Lungodegenza

I posti letto della Geriatria vengono portati a 38 (20 per acuti e 18 di post acuzie), superando i livelli precedenti la spending review (32 erano i posti letto esistenti nel 2010). Gli spazi che accolgono le rinnovate unità di Geriatria e Lungodegenza post acuzie sono collocate al primo piano del corpo D dell’Ospedale. La progettazione è stata realizzata tenendo conto delle particolari esigenze dei degenti, ampliando le infermerie e realizzando nuovi depositi e magazzini. E’ stato realizzato il completo rifacimento della pavimentazione dei corridoi e delle degenze, finalizzato ad agevolare la deambulazione dei pazienti. Sono stati realizzati nuovi impianti strutture e attrezzature, per un investimento di oltre 273mila euro.

Hospice

La necessità di disporre di una struttura di hospice con otto posti letto a gestione diretta  nel Distretto di San Benedetto del Tronto ha portato alla scelta di una collocazione all’interno della struttura ospedaliera (quinto piano del corpo C dell’Ospedale Madonna del Soccorso). Si tratta di una scelta provvisoria che consente di dare una risposta nel breve periodo senza precludere l’avvio di una analisi di ulteriori soluzioni logistiche. Appena verrà individuata una collocazione territoriale definitiva dell’Hospice, gli spazi ristrutturati saranno comunque utilizzabili per  altre aree di degenza. Il cronoprogramma dei lavori, per circa 90mila euro, prevede l’affidamento entro 60 giorni e l’esecuzione/collaudo entro 90 giorni.

 

Cardiologia

La necessità di dar seguito al percorso clinico-assistenziale del paziente affetto da cardiopatia acuta in area vasta 5, che prevede una cardiologia per acuti ad Ascoli Piceno ed una ad indirizzo riabilitativo a San Benedetto del Tronto, ha di fatto reso necessaria la ridefinizione degli obiettivi di quest’ultima. Tali obiettivi prevedono: la gestione dei percorsi del paziente cardiologico acuto in integrazione con il Mazzoni di Ascoli Piceno, l’attivazione dei posti letto per l’attività di riabilitazione degenziale, il potenziamento dell’attività riabilitativa ambulatoriale.

 

Ph © Davida Zdrazilkova Ruggieri
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