dalla Regione Marche

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2017-12-21

A BARCAGLIONE UN POLO PROFESSIONALE PER IL REINSERIMENTO LAVORATIVO DEI DETENUTI

 

Un Polo professionale nell’istituto penitenziario di  Ancona ‘Barcaglione’, dotato di aule e laboratori, per programmare, organizzare e attuare azioni educativo-formative, professionali e di reinserimento socio-lavorativo a favore dei detenuti. In via sperimentale, i settori che saranno prioritariamente oggetto delle azioni di formazione professionale sono quelli della meccanica e della ristorazione per cui la Regione ha stanziato 108mila euro dal POR Marche FSE 2014/2020.

 

E’ l’obiettivo del  Protocollo di intesa e di collaborazione sottoscritto questo pomeriggio a Palazzo Raffaello tra la Regione Marche rappresentata dall’assessore al Lavoro e alla formazione Loretta Bravi, il Provveditorato Regionale dell’amministrazione penitenziaria di Emilia Romagna e Marche nella persona del Provveditore reggente Dott. Enrico Sbriglia e il Garante dei diritti di adulti e bambini e Ombudsman delle Marche Andrea Nobili.

 

Con il Protocollo d’intesa, gli enti firmatari si impegnano a costituire una sede per la formazione professionale, con l’obiettivo prioritario di assicurare un’offerta formativa, qualificata e innovativa ai detenuti presenti negli istituti penitenziari marchigiani e in possesso dei requisiti giuridici per l’assegnazione presso la sede di Ancona ‘Barcaglione’, al fine di contribuire alla rieducazione, all’acquisizione di competenze professionali spendibili nel mondo del lavoro al termine della pena, di favorire il reinserimento socio-lavorativo e, conseguentemente, abbassare il rischio di recidiva. La scelta della sede è ricaduta sull’istituto di ‘Barcaglione’ in quanto ritenuto il più idoneo ad ospitare il Polo Professionale. Si tratta infatti di una struttura a custodia attenuata destinata ad ospitare detenuti prossimi alle dimissioni e, comunque, con un fine pena non superiore ad anni 8.

 

“La formazione – ha detto l’assessore Bravi – si configura come elemento fondamentale di risocializzazione ed è inserita assieme al lavoro, alle attività culturali, ricreative e sportive, fra gli interventi attraverso i quali principalmente si attua il trattamento rieducativo di queste persone che hanno sbagliato e stanno pagando. Il  Polo Professionale rappresenta la risposta organica, funzionale ed articolata delle politiche regionali ai complessi fabbisogni formativi, professionali e di occupazione dei detenuti utile a favorire il trattamento rieducativo ed a agevolare il loro reinserimento socio-lavorativo”.

“Oggi sottoscrivo il progetto più qualificante da quando svolgo questa attività – ha sottolineato il Garante Nobili – Un progetto che riguarda il presente, ma anche il futuro. Senza formazione non può esserci il recupero della persona e la sua risocializzazione. Grazie alla fattiva collaborazione istituzionale e alla sensibilità dell’assessore stiamo lanciando un segnale positivo e questo è il migliore dei modi per chiudere l’anno”.

“Questo non è solo un atto convenzionale – ha evidenziato il Provveditore Sbriglia– ma rappresenta una strategia per il governo delle carceri. Parliamo di una azione di sicurezza  sofisticata ed efficace: è infatti statisticamente provato che di fronte ad una opportunità concreta di lavoro la recidiva crolla. Per esperienza posso dire che ogni volta che diamo ad un detenuto l’opportunità di rigiocarsi la propria vita questa opportunità, nella maggior parte dei casi, viene colta e l’esperimento funziona”.

Per la realizzazione delle attività potranno essere utilizzate sia risorse istituzionali proprie di ciascun soggetto che risorse derivanti dal POR Marche FSE 2014/2020, dalla partecipazione a bandi pubblici europei, nazionali o da altri contributi pubblici e privati. Le parti attraverso il protocollo concordano le attività di formazione da realizzare nella struttura penitenziaria, sperimentando anche modelli didattici innovativi, finalizzati a favorire e facilitare l’apprendimento dei detenuti corsisti.

INTERPORTO: AGGIUDICATA GARA PER POLO LOGISTICO DEL SERVIZIO SANITARIO NELLE MARCHE

E’ stata aggiudicata la gara che ha dichiarato “unica, ammissibile ed idonea” la proposta di Interporto Marche spa per la realizzazione della Centrale Regionale del 118 , la Centrale Unica di Risposta per le prenotazioni (CUR Umbria – Marche) e il magazzino regionale del farmaco.

Un polo logistico per tutto il servizio sanitario delle Marche.

“Questa è una operazione che determina il potenziamento dell’investimento e la rinascita della struttura stessa” ha commentato Federica Massei, presidente del Cda Interporto.

E’ stato il Direttore Generale ASUR Marini che ha individuato Interporto Marche spa dopo aver preso atto dei giudizi formulati dalla Commissione nominata per esaminare le manifestazioni di interesse.

“Questo spazio potrà essere valorizzato e destinato ad un servizio di utilità sociale fondamentale per il territorio – ha continuato Massei -. Le risorse finanziarie che vengono da questa  operazione consentiranno alla società il ripianamento del debito maturato negli ultimi 10 anni.

La natura intermodale del servizio reso dalla struttura interportuale non verrà sminuita, al contrario verrà potenziata e sviluppata tramite la messa in funzione e, quindi, il coinvolgimento di aree sino ad oggi inutilizzate.

Questo anche a beneficio indiretto dei soggetti che da tempo occupano la struttura e che su di essa hanno investito”.

DIFFUSIONE CULTURA E COMPETENZE DIGITALI: INTERVENTO DELLA REGIONE PER OLTRE 2,5 MILIONI DI EURO

La Regione sta predisponendo un intervento formativo su larga scala del valore di 2.577.500 euro  (POR FSE 2014/2020) per la diffusione della cultura e delle competenze digitali rivolto ad imprenditori, lavoratori e disoccupati. Le linee guida per l’emanazione dell’avviso pubblico per la presentazione dei progetti sono state approvate dalla giunta su proposta dell’assessore al Lavoro, alla formazione e all’istruzione Loretta Bravi.

“Il processo di sviluppo di una nuova economia, basata sulla conoscenza e sull’innovazione – spiega l’assessore Bravi –  non può prescindere dalla valorizzazione del capitale umano e dallo sviluppo di nuove abilità (skills) su cui formare le risorse umane da inserire nei nuovi contesti lavorativi. L’intervento che l’assessorato sta preparando è necessario proprio per far fronte a questo cambiamento epocale: dobbiamo costruire comprensione, sensibilità e senso critico nei confronti del fenomeno digitale nel suo complesso e favorire l’acquisizione di competenze digitali fondamentali per assicurare l’accesso dei giovani alle nuove istanze del mercato del lavoro e per riqualificare, dal punto di vista professionale, chi è uscito dallo stesso per carenza di competenze”.

Due le linee di intervento previste per favorire lo sviluppo e della cultura e delle competenze digitali:

1-       azioni formative, di informazione e sensibilizzazione rivolte ad imprenditori e personale delle imprese finalizzate allo sviluppo delle competenze tecniche, manageriali e organizzative;

2-       azioni formative rivolte a disoccupati sulle competenze digitali di base e sui profili professionali ICT relativi alle professionalità operanti nel web di terza generazione.

Destinatari delle azioni formative:

Linea di intervento 1

 

Sono destinatari gli imprenditori e i lavoratori delle imprese:

Ø  che non risultino in difficoltà ai sensi della legge;

Ø  che abbiano un’unità operativa nel territorio marchigiano al momento della liquidazione del contributo (acconto o saldo).

Tra i destinatari degli interventi sono compresi: i lavoratori subordinati con contratto a termine o a tempo indeterminato, apprendisti, lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, con contratto di lavoro intermittente o ripartito; lavoratori in CIG/CIGS o in solidarietà, titolari/soci delle imprese destinatarie iscritti a libro paga.

Nel caso di lavoratori assunti con contratto di apprendistato, la formazione svolta ai sensi del presente avviso può integrare e non sostituire quella obbligatoriamente prevista per tali lavoratori dai rispettivi contratti e dalle rispettive norme.

Linea di intervento 2

 

Sono destinatari delle azioni formative i soggetti disoccupati ai sensi delle disposizioni di legge vigenti e residenti nelle Marche.

Possono presentare domanda di finanziamento per entrambe le linee di intervento  gli enti di formazione, pubblici (esclusi i Servizi territoriali per la formazione) oppure privati, che alla data di presentazione della domanda di finanziamento, risultino accreditati presso la Regione Marche per la macrotipologia “formazione continua” o che abbiano presentato istanza di accreditamento per la macrotipologia richiesta e ottengano l’accreditamento prima della stipula dell’atto di adesione.

TRASPARENZA E SNELLIMENTO DELLE PROCEDURE DI ACQUISTO, NASCE L’ELENCO SPECIFICO DEGLI OPERATORI ECONOMICI

 

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Fabrizio Cesetti, ha dato avvio alla costituzione di elenchi specifici di operatori economici per l’affidamento di servizi, forniture, lavori ed opere.

Una misura nel segno della trasparenza  che favorisce e agevola lo snellimento delle procedure di acquisto: “Aumentare l’efficienza delle procedure di appalto nella massima trasparenza è obiettivo di questa amministrazione – dichiara Cesetti – La misura si adotta nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, non discriminazione, proporzionalità e rotazione. Attraverso la sua effettiva applicazione è concretamente possibile ottenere rapidamente l’avvicendamento dei partecipanti alle gare di appalto facendo in modo che gli operatori economici si alternino negli affidamenti”.

Come previsto dal decreto legislativo n.50 del 18 aprile 2016, l’elenco verrà formalmente costituito con provvedimento del dirigente del Servizio stazione unica appaltante, l’avviso per l’iscrizione sarà pubblicato già dal mese di gennaio 2018 e liberamente consultabile sull’apposita piattaforma telematica nella sezione amministrazione trasparente.

AERDORICA: NESSUNA OFFERTA PERVENUTA DAL BANDO DI GARA

Nessuna offerta è pervenuta entro il termine previsto dal bando di gara indetto da Aerdorica per la sottoscrizione di azioni di nuova emissione.

“La gara deserta è un risultato prevedibile – spiega Federica Massei amministratore unico della società – vista  la concomitanza con il periodo dell’istruttoria prefallimentare. Certamente le manifestazioni di interesse pervenute nelle scorse settimane  avrebbero potuto avere un seguito più concreto in un altro contesto. Due gruppi stranieri in particolare avevano intrapreso la strada della due-diligence ma per ora, comprensibilmente, non hanno concretizzato l’interesse. È evidente che un investimento di oltre 13 milioni di euro in un percorso prefallimentare difficilmente avrebbe potuto trovare investitori. Siamo già pronti a proporre nuovamente il bando una volta perfezionato il percorso di risanamento”.

 

Terremoto, altri milioni di aiuti agli allevatori marchigiani

Casini: “Ringraziamo il ministro Martina, risorse importanti per ripartire”

“Ringraziamo il ministro Martina per l’attenzione e la disponibilità mostrata, ancora, una volta, a favore della zootecnia dell’area terremotata”. È quanto esprime la vice presidente Anna Casini, a seguito dell’annuncio del ministro dell’Agricoltura della prossima emanazione del provvedimento governativo che assegna altri 6 milioni di euro agli allevatori dell’Italia Centrale, incrementando gli aiuti già erogati a capo (per i bovini, altri 75 euro ad animale posseduto prima del sisma). Nelle Marche il provvedimento interessa 1.732 allevamenti, ai quali sono già stati assegnati 12,3 milioni di euro per complessivi 17.180 bovini, 78.702 ovini e 40.012 suini. I fondi sono quelli della strategia nazionale per la crisi del settore lattiero caseario zootecnico assegnati alle aziende terremotate. L’aiuto originario era di 400 euro per bovino, 60 per ovino e 20 per suino. “Gli aiuti sono importanti per sostenere la struttura economica dell’area appenninica danneggiata dal sisma – afferma Casini – Un territorio che vive di agricoltura e zootecnia e che ora riceve un ulteriore sostegno. Servirà a scongiurare il rischio che gli allevatori vendano gli animali per recuperare quanto perduto, innescando un circolo vizioso che non guarda più al futuro. I danni causati dal terremoto al patrimonio zootecnico sono stati elevati, ma ora gli allevatori possono contare un sostegno concreto e consistente da parte del Ministero e della Regione Marche”.

 

248 milioni per i territori colpiti dal terremoto: sicurezza sismica e sviluppo

Manuela Bora

Por Fesr Marche, dall’ Europa via libera ad altri 248 milioni per i territori colpiti dal terremoto: sicurezza sismica e sviluppo.

Bora: “Segno concreto di speranza per le comunità e le imprese”

Ancona – Bruxelles concede il via libera allo stanziamento di ulteriori 248 milioni destinati a finanziare la ripresa dei territori marchigiani colpiti dal terremoto. La decisione è arrivata il 19 dicembre con l’approvazione definitiva, da parte della Commissione europea, della modifica al Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo Regionale (Por Fesr) 2014 – 2020 della Regione Marche. La somma verrà messa a disposizione dell’asse “terremoto multi obiettivo” e servirà, in particolare, a sostenere interventi di messa in sicurezza sismica e di promozione dei processi di sviluppo delle aree colpite. “Lo stanziamento – afferma l’assessora alle Politiche Comunitarie della Regione Marche Manuela Bora – rappresenta un segno concreto di speranza per il nostro territorio duramente provato dagli eventi sismici ed un forte segnale di ripartenza per le comunità e le sue imprese. Le Marche e l’Umbria sono le prime due regioni colpite dall’ultimo terremoto ad avere avuto accesso alle risorse aggiuntive dell’Unione europea: la decisione della Commissione è stata presa in tempi record e giunge al termine di un intenso lavoro di concertazione tra le amministrazioni regionali, statali e comunitarie, i territori coinvolti e il forum del partenariato economico e sociale regionale. Sono molto soddisfatta del risultato ottenuto e dell’attenzione ricevuta dai rappresentanti europei, dall’Agenzia nazionale per la coesione e dal Dipartimento per le Politiche di coesione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che in questi mesi ci hanno sostenuto con grande efficacia. I tempi amministrativi si sono conclusi nel 2017 e da subito, nel 2018, potremmo avviare gli interventi”. Il Por Fesr della Regione Marche, approvato la prima volta dalla Commissione europea il 12 febbraio 2015, potrà pertanto contare, per il periodo 2014 – 2020, su 585 milioni di euro. La dotazione aggiuntiva è di 248 milioni di euro, di cui 124 milioni provenienti dalle maggiori risorse messe a disposizione dall’Unione europea e 124 milioni di cofinanziamento statale. L’asse “terremoto multi obiettivo” sarà l’ottavo del Programma operativo e si articola in due macro linee di intervento. La prima riguarda interventi di messa in sicurezza degli edifici pubblici, tra cui quelli scolastici, integrati con interventi di efficientamento energetico, a cui si aggiungono interventi per la riduzione del rischio idrogeologico. La seconda linea è volta a sostenere il percorso di ricostruzione economico-sociale delle aree colpite, anche tramite le opportune sinergie con le azioni di cui alla “strategia Aree interne”, intervenendo sul recupero dei beni culturali e tramite azioni di promozione turistica, nonché prevedendo sostegni al tessuto economico-produttivo, con particolare riguardo al turismo e alle attività produttive. Inoltre, anche accogliendo le sollecitazioni in tal senso espresse dalla Commissione europea, verranno incentivate attività innovative legate a specificità del territorio.

 

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