Gli attivisti hanno disegnato decine di sagome per ricordare gli oltre 600 milioni di animali allevati ogni anno in Italia per l’industria alimentare.
“Sono quelli numericamente più sfruttati, meno protetti dalle leggi e vittime di un sistema che per produrre cibo a basso costo, ha sacrificato il minimo senso di pietà che una società civile dovrebbe avere per qualunque essere vivente.”
L’associazione ha più volte diffuso filmati di denuncia sulle condizioni degli animali negli allevamenti intensivi e nei macelli, svelando di frequente la presenza di animali in grave stato di sofferenza e avviando cause legali contro i colpevoli di presunti maltrattamenti.
“Può sembrare paradossale chiedere diritti per gli animali, un concetto costruito sull’essere umano e che presuppone, oltre che la garanzia di diritti fondamentali, anche il rispetto di doveri che gli animali non potranno mai rispettare. Ma al di là del significato reale della parola, è un senso di giustizia che ci muove.”
“Considerando che un’alimentazione vegetale è sana e gustosa viene da chiedersi se vi sia un giusto motivo oggi per uccidere gli animali per cibarsene. Il diritto a non essere ucciso potrebbe essere esteso oltre i confini umani, sta a noi scegliere se farlo. Per questo celebriamo la Giornata Mondiali dei Diritti Animali lo stesso giorno di quella dei Diritti Umani.” |