Giorno delle Memoria, la testimonianza di Marika Venezia a UniMc

Giorno delle Memoria, la testimonianza di Marika Venezia a UniMc

Martedì 23 gennaio, le iniziative di Unimc per la ricorrenza. Allestita anche una mostra sulla retata degli ebrei romani del 16 ottobre 1943.

Macerata – Sostenuto dal Consiglio Regionale delle Marche e patrocinato dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma e dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, martedì 23 gennaio alle 9 al Cinema Italia, in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata organizza, sotto la responsabilità scientifica e organizzativa della professoressa Clara Ferranti, una giornata celebrativa con la testimonianza di Marika Venezia, moglie di Shlomo, sopravvissuto alla Shoah e uno dei più importanti testimoni italiani. È previsto anche l’intervento di Giovanni Matteo Quer della School of International Studies su “L’antisemitismo ieri, l’antisemitismo oggi”, e la visita alla mostra “16 ottobre 1943. La razzia”, a cura di Marcello Pezzetti. Gli interventi saranno intervallati dalle voci straordinarie di Allì Caracciolo e Maria Novella Gobbi, con la lettura di testi significativi.

 

La mostra, allestita nel Dipartimento di Studi Umanistici in via Garibaldi 20, sarà esposta fino al 28 febbraio. Giovedì 8 febbraio alle 12 si svolgerà l’inaugurazione alla presenza del curatore Marcello Pezzetti e del presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma, Mario Venezia. L’esposizione vuole inquadrare la retata degli ebrei romani del 16 ottobre 1943 ad opera dei nazisti nel suo contesto storico, tracciando il punto della situazione degli eventi relativi alla Shoah attraverso documenti, anche inediti, testimonianze audiovisive, disegni, mappe e fotografie. Le scuole possono organizzare visite contattando l’organizzatrice, la prof. Ferranti, telefonando allo 07332584339 o scrivendo a ferranticlara@gmail.com.

“Non si esce mai, per davvero, dal Crematorio.” Sono parole di Shlomo Venezia, ebreo di Salonicco, di nazionalità italiana; è uno dei pochi sopravvissuti del Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau, una squadra speciale selezionata tra i deportati con l’incarico di far funzionare la spietata macchina di sterminio nazista.

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