5 motivi per non andare a New York

5 motivi per non andare a New York

 

Dopo aver accuratamente evitato di visitare New York, al mio decimo viaggio negli States non ho potuto. Per me gli Stati Uniti sono strade che si perdono all’infinito alla guida di un fuoristrada, riserve indiane, parchi nazionali, animali selvaggi, fiumi e foreste. Ma non sempre viaggio da sola: le uniche eccezioni di viaggi che faccio in compagnia sono le vacanze con mio marito, al quale concedo volentieri la scelta della meta. E così, dopo qualche debole obiezione, eccomi qua. Ho cercato di entusiasmarmi alla idea di visitare la “Grande Mela” ma, dopo qualche giorno, sono tornata alla mia idea originaria. Ecco i motivi per cui mi sento di consigliare di non andare a New York in vacanza.

New York

Primo: troppo, troppo cemento. E poca bellezza. Lo sguardo vaga da un grattacielo ad un altro, da un marciapiede ad un altro, e non basta il famoso “polmone verde” di Central Park per gratificare i miei occhi. Los Angeles, pur essendo una metropoli, ha spazi vasti e pochi grattacieli, a confronto. Certo, gli amanti di film americani si potranno beare di tutti gli angoli di città che hanno fatto da set a famosi attori e a scene epiche della storia del cinema.

Secondo: troppi negozi, ognuno simile all’altro. Ormai sono le stesse marche, gli stessi brand, che occhieggiano in tutto il mondo dalle insegne delle attività commerciali. Le stesse poche persone nel mondo che fanno soldi a palate. Gli stessi negozi a Dubai, a Londra, a Pechino. Le grandi città sembrano obbligarti a comprare le stesse cose, ovunque tu sia. Times Square, a parte la insegna del New York Police Department, è l’apoteosi dello spot pubblicitario.

Terzo: troppo costosa. Fa venire quasi un attacco d’asma comprare una bottiglietta d’acqua a 4 dollari, o bersi un bicchiere di vino a 15 dollari. E anche una porzione di pollo fritto al takeaway sotto l’albergo costa il doppio che altrove in America. Certo, a New York gli stipendi saranno proporzionati, penso.

Ma qui arriviamo al quarto punto: troppa povertà. Ad ogni angolo, un senzatetto che dorme in scatoloni di cartone, avvolto in coperte ingrigite dallo smog. Ognuno col suo cartello che spiega il suo stato di necessità, mimando le insegne dei negozi e cercando comprensione e umanità. E verrebbe voglia di portarli tutti a mangiare, a fare un bagno, a rivestirsi con abiti puliti e a ridare loro una dignità. Ma sono davvero troppi. E ci si chiede cosa abbia di civile la nostra società consumistica.

Quinto motivo per non andare a New York: una città senza identità. Senza quel fascino caratteristico, quelle immagini peculiari, tranne forse per le famose auto della polizia e i taxi gialli. E la Statua della Libertà, che si erge là, da sola, bella e impossibile. Little Italy, Chinatown, Little Corea, ma avete mai sentito parlare nel mondo di una Little New York o una Little America?

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