dalla Regione Marche

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2018-02-21

Ospedale Carlo Urbani di Jesi, l’inaugurazione della cucina e mensa dipendenti

Inaugurate questa mattina cucina e mensa dipendenti al Carlo Urbani di Jesi, Ospedale che diventa così pienamente operativo e funzionale, in un’unica sede, per tutti i servizi rivolti all’utenza. L’azienda Markas gestirà il servizio di ristorazione di Asur Marche fino al 2028, servirà più di 206mila pasti l’anno a degenti e dipendenti del Polo Ospedaliero Carlo Urbani di Jesi, oltre ai presidi sanitari e residenziali di Area Vasta 2. La nuova struttura è stata realizzata in tempi rapidi, da settembre a gennaio, e in collaborazione con le aziende del territorio, secondo i più alti standard di innovazione, eco sostenibilità e antisismica per un investimento di un milione e 250mila euro.

Attenzione alla sicurezza alimentare nel rispetto degli standard igienici, prodotti di qualità forniti da aziende locali, menù biologici, pasti riservati alle intolleranze e per celiaci, rendono il servizio un ulteriore elemento di attrattività della struttura ospedaliera. Come sottolineato dal presidente della Regione, prendersi cura della persona significa presa in carico clinico assistenziale ma anche ospitalità, attenzione alle famiglie e umanità. Il servizio di distribuzione pasti è un elemento importante nella vita di un ospedale che deve funzionare garantendo qualità. Lo dimostra anche l’utilizzo di prodotti locali, biologici e il rapporto con il territorio.

Questo avviene in un quadro generale importante in termini di investimenti, 14 milioni per l’Area Vasta 2, nuove attrezzature dal punto di vista tecnologico e scientifico, circa 180 le assunzioni all’Ospedale Carlo Urbani tra 2016 e 2017 e un budget adeguato. Si tratta – ha concluso il presidente – di continuare su una strada di investimento e crescita dei servizi sanitari, punto di riferimento per le comunità che devono essere curate sotto tutti i punti di vista.

La realizzazione del nuovo Ospedale Carlo Urbani di Jesi, dal 21 novembre 2014 nella nuova struttura, ha comportato un impegno finanziario complessivo della Regione Marche di 70,6 milioni di euro ed è, di fatto, la più recente struttura ospedaliera della regione. E’ dotato di 284 posti letto e di 5 sale operatorie con tecnologie di avanguardia. Con i suoi 11.000 ricoveri e 35.000 accessi di Pronto Soccorso all’anno rappresenta l’Ospedale di riferimento dell’Area Vasta 2. La gara di appalto per il servizio di ristorazione dell’Ospedale di Jesi, per un importo complessivo di 9 milioni di euro, è stata vinta dalla Ditta Markas di Bolzano e prevede una gestione che durerà 9 anni.

BORSE DI STUDIO PER GLI STUDENTI DELLE SCUOLE DI SECONDO GRADO: 681MILA EURO A DISPOSIZIONE.

In arrivo dal Miur alla Regione Marche 681mila euro destinati a borse di studio a favore degli studenti marchigiani iscritti alla scuola secondaria di secondo grado statale e/o paritaria per l’anno scolastico 2017/2018, appartenenti a famiglie con Isee pari o inferiore a 10.632,94 euro.

La ripartizione delle risorse avverrà grazie ai criteri e le modalità approvate ieri dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore al Lavoro e all’Istruzione.

Il contributo, pari a 200 euro potrà essere impiegato per l’acquisto dei libri di testo, per la mobilità e il trasporto, per l’accesso a beni e servizi di natura culturale. Le borse di studio saranno erogate partendo dal livello di Isee più basso e scorrendo la graduatoria fino ad esaurimento delle risorse favorendo chi è anagraficamente più giovane in caso di esatta corrispondenza del valore Isee certificato. Nel caso in cui la somma attribuita dal Miur sia sufficiente a soddisfare le istanze, fa sapere l’assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro, le risorse  eventualmente eccedenti saranno distribuite tra i beneficiari, con un aumento dell’importo della borsa di studio fino a un massimo di 500 euro.
Le borse saranno erogate attraverso voucher in forma virtuale associati alla Carta dello studente denominata “Io studio”.

Per realizzare l’intervento la Regione ha incaricato i Comuni di accogliere fin da subito le richieste di accesso al beneficio e di valutarne l’ammissibilità anche in collaborazione con le scuole interessate. I Comuni dovranno poi inviare le  loro graduatorie alla Regione che, entro aprile (la data precisa sarà fissata dal Ministero), dovrà  trasmettere al MIUR la graduatoria unica regionale con  gli effettivi beneficiari in base alle risorse disponibili.

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