dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

2018-03-07

IMPIANTI SPORTIVI, IL CIPE FINANZIA 44 INTERVENTI NELLE MARCHE 

Il Cipe ha finanziato 44 interventi per la riqualificazione degli impianti sportivi di 38 Comuni delle Marche per un importo complessivo di 6.210.517,92 euro. Il provvedimento, approvato nei giorni scorsi relativamente al bando ‘Sport e periferie’ promosso dal ministero dello Sport, finanzia complessivamente in Italia 489 interventi per un importo pari a 170 milioni di euro.

Il criterio adottato, condiviso anche dal Coni, è stato quello di finanziare (a fondo perduto) tutti gli interventi al di sotto dei 300.000 euro a progetto.

Una cifra notevole per le Marche a favore della riqualificazione degli impianti sportivi del territorio, patrimonio di cui la regione è tra le più dotate, per offrire a tutti i cittadini la possibilità di praticare sport in strutture adeguate e conformi agli standard di sicurezza.

SALUTE, GLI OSPEDALI DELLE MARCHE PER LA GIORNATA DELLA DONNA

 

In occasione della Giornata della Donna, domani 8 marzo, gli ospedali delle Marche si sono attivati per realizzare una serie di iniziative e incontri con l’obiettivo di informare il pubblico femminile sulla prevenzione e la cura delle patologie a cui sono esposte.

Promossi negli ospedali che da anni lavorano nella promozione della medicina di genere e che hanno ottenuto il riconoscimento dei bollini rosa, sono stati attivati gli eventi pubblicati sul sito:http://www.bollinirosa.it/onda_iniziative/ricerca/index/d04

 

L’Azienda Ospedali riuniti Marche Nord organizza un incontro aperto al pubblico sui fibromi uterini. L’idea parte da Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere), e Marche Nord, struttura premiata per il biennio 2018/2019 con tre bollini rosa per la qualità dei servizi offerti al gentile sesso, ha aderito promuovendo, in occasione della Festa della Donna, una intera giornata dedicata al pubblico femminile interessato a conoscere una delle patologie ginecologiche benigne più diffuse, i fibromi uterini. Gli incontri si svolgeranno nella sala riunioni della sede aziendale di Piazzale Cinelli a Pesaro dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.

L’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti Presidio Ospedaliero Umberto I ad Ancona ha organizzato un incontro aperto alla popolazione, consulenze ginecologiche, esami, ecografie e visite  presso gli ambulatori di Ostetricia e Ginecologia. (Telefono per prenotazioni: 0715962844).

In occasione della giornata nazionale della salute della donna anche l’INRCA aderirà tra gli ospedali del network bollini rosa all’open week dal 16 al 22 aprile 2018. Informazioni su varie patologie o servizi, saranno offerti gratuitamente a tutte le donne. L’organizzazione del programma sarà consultabile su www.inrca.it o www.bollini rosa.it.

Ospedali ASUR:

L’Ospedale di Civitanova si è attivato per svolgere visite ginecologiche con supporto ecografico per lo screening dei fibromi uterini. Le visite si effettueranno il mattino dalle ore 08:00 alle ore 11:00 e nel pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 18:00. La fascia di età a cui è rivolta l’iniziativa va dai 30 anni ai 45 anni. (Telefono per prenotazioni: 0733/823052).

Nel pomeriggio dalle 15,30 alle 17,30 si svolgerà un incontro informativo presso la Sala Consiliare del Comune con specialisti in ginecologia che risponderanno alle domande delle presenti.

L’Ospedale di Macerata ha attivato uno sportello informativo ed organizzato un incontro aperto alla popolazione per approfondire la tematica sulle recenti acquisizioni nella gestione medico-chirurgica dei fibromi uterini. L’incontro pubblico divulgativo si svolgerà dalle ore 14.30 alle ore 15.30. Successivamente saranno attivati 4 box di consulenza ginecologica: Fibromi e sterilità, Fibromi e terapia medica, Fibromi e terapia chirurgica, Fibromi e gravidanza. (Telefono per prenotazioni: 07332572385)

All’Ospedale S. Maria della Misericordia di Urbino si terrà un incontro aperto alla popolazione dal titolo ‘Fibromi uterini: dolori pelvici, fertilità – Quando è indicata la terapia medica, e quando e quale la terapia chirurgia’ con distribuzione di materiale informativo. Dalle 9,30 alle 17,30 sarà possibile inoltre effettuare visite e esami.

All’Ospedale di Senigallia l’ambulatorio di Ginecologia e Ostetricia resterà aperto per visite ginecologiche gratuite ed  ecografie ginecologiche presso l’ambulatorio ecografico. Orari per visite e esami: dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00.

Nel Presidio Ospedaliero di Fermo presso gli ambulatori di Ginecologia e Ostetricia verrà distribuito materiale informativo rivolto alla popolazione femminile di qualsiasi età. Visite ginecologhe nel pomeriggio.

Le strutture delle Marche stanno lavorando da tempo nell’ambito della medicina di genere, 11 realtà hanno conquistato il Bollino rosa conferito dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) valido dall’1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2019. Sono state riconosciute come strutture migliori per specialità cliniche dedicate alle principali patologie femminili, percorsi diagnostico-terapeutici e servizi dedicati alla prevenzione.

Tre bollini per l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord – Ospedale San Salvatore (Pesaro). Doppio riconoscimento per l’area Vasta 5 che ha totalizzato 3 Bollini Rosa per il Mazzoni di Ascoli Piceno e 2 per la Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto. Doppio riconoscimento anche per l’area Vasta 3, 2 bollini per la sede Civitanova Marche e uno la sede di Macerata. Per l’area Vasta 2, Senigallia si fregia di due bollini. Due i bollini nell’Area Vasta 4 per l’Ospedale di Fermo. Nell’area Vasta 1 due bollini alla sede di Urbino (in graduatoria per la prima volta). Due bollini all’Ospedale INRCA di Ancona e per l’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti Torrette di Ancona. Tra le case di cura accreditate un bollino è andato alla “San Giuseppe” di Ascoli Piceno. Tra i criteri di valutazione: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta dei servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale e l’assistenza sociale.

L’ASUR Marche, inoltre  è fortemente impegnata nella prevenzione e nella presa in carico delle persone che hanno subito violenza, in particolare delle donne e bambini, attraverso un tavolo tecnico permanente ospedale – territorio finalizzato alla migliore applicazione possibile della Determina ASUR 560/17, “linee di indirizzo per la presa in carico della persona che ha subito violenza” che ha di fatto anticipato le direttive nazionali (DPCM 14/11/17). Inoltre (con la recente Determina Asur n. 69/2018) è stato istituito un  percorso di presa in carico dei migranti forzati che hanno subito violenze fisiche, torture e violenze sessuali  con l’avvio di una equipe multidisciplinare  tra dipartimento di salute mentale, medicina legale e dermatologia dell’AV 2.

Dialogo sulla politica di coesione

Manuela Bora

Seminario in Regione sulle opportunità dei fondi europei

Bora: “Uniche risorse oramai disponibili, partecipare alle scelte della programmazione post 2020”

Ancona, 2018-03-07 – Equivale a un terzo del bilancio dell’Unione europea; contribuisce a ridurre le disparità regionali; affronta le grandi sfide globali, come i cambiamenti climatici e le migrazioni. Si chiama “Politica di coesione”, ma significa, soprattutto, lavoro e nuove attività economiche imprenditoriali. Per le Marche si concretizza con oltre 1,2 miliardi di euro, stanziati attraverso i Fondi “sociale europeo” (lavoro), sviluppo regionale (investimenti), sviluppo rurale (agricoltura), politica marittima (pesca). Grazie alla politica di coesione, le Marche hanno anche avuto altri 400 milioni per la ricostruzione, economica e sociale, delle aree terremotate. L’Europa guarda già alla programmazione successiva al 2020, con lo scenario della Brexit e le nuove strategie globali da adottare. Il dibattito è aperto e le Marche intendono partecipare al dialogo sull’impatto e sul valore aggiunto della politica di coesione sull’Europa dei prossimi anni. A Palazzo Raffaello, Regione e Aiccre (l’associazione dei Comuni e delle Regioni d’Europa) hanno organizzato un seminario di approfondimento sulle priorità della nuova programmazione.
“La politica di coesione è il cemento che tiene uniti valori e obiettivi condivisi, le fondamenta di quanto abbiamo costruito – ha evidenziato l’assessora alle Politiche comunitarie, Manuela Bora – Sono le uniche risorse ormai disponibili e spendibili. Grazie ai fondi di coesione, nelle Marche sono stati ottenuti risultati concreti e miglioramenti di cui hanno potuto beneficiare, quotidianamente, i cittadini marchigiani”. L’assessora ha anticipato un primo bilancio, al 2017, dei risultati conseguiti con la programmazione corrente dei Por Fesr e Fse. Il primo fondo (sviluppo regionale) ha visto approvati 856 progetti, con un impegno di risorse superiore a 138 milioni (23 già erogati). Il secondo (lavoro) ha avuto 1.662 progetti approvati, per oltre 45 milioni di euro (16 finora assegnati). “La politica di coesione sta contribuendo, in modo rilevante, allo sviluppo economico e alla competitività delle Marche – ha detto Bora – Siamo impegnati a comunicare, in maniera efficace, le opportunità esistenti alle imprese, utilizzando anche, prima Regione in Italia, la posta certificata per i potenziali beneficiari”. L’assessora ha quindi ribadito la necessità di partecipare al dialogo sull’impatto e sul valore aggiunto della politica di coesione: “È un’importante occasione per discutere dell’Europa che vogliamo. La Regione Marche, con il presidente Luca Ceriscioli, ha aderito al manifesto della #CohesionAlleance, coalizione che riunisce quanti ritengono che la politica di coesione europea debba continuare a rappresentare uno dei pilastri della futura Unione”. Gli scenari che si prospettano, ufficializzati dalla Commissione europea, prevedono tre opzioni: spaziano da una sostanziale conferma, per l’Italia, degli orientamenti attuali (con una diversa rimodulazione dei 370 miliardi complessivamente a disposizione per tutti gli Stati), a un sostegno limitato alle sole regioni meno sviluppate (Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia per le italiane), a un supporto garantito solo ai Paesi entrati nell’Unione dal 2004 (con una riduzione del budget a 124 miliardi). Le Marche, ha concluso l’assessora Bora, “sostengono, con forza, insieme a tutte le Regioni italiane, il primo scenario”.

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