“Flessibilità è una parola che fa paura”.
Sandro Benigni e Paola Marcelli, responsabili dell’Informagiovani di San Benedetto del Tronto, sintetizzano con questa frase il mondo del lavoro e i continui cambiamenti che sta subendo.
Per conoscere questa struttura di servizio, attualmente ubicata presso il piano terra del Municipio della città, lo scorso febbraio abbiamo effettuato una visita guidata programmata per la nostra classe nell’ambito nel progetto di ASL “Dalla realtà alla scrittura”. I responsabili dell’Informagiovani, attivo da quasi 25 anni, ci hanno accolto prima nell’aula consiliare del Comune e poi nell’ufficio, e brevemente ne hanno raccontato la storia dal giugno 1992, quando fu bandita dall’Amministrazione comunale una selezione per accedere ad un corso per Operatore di Sportello InformaGiovani; al termine fu formata una cooperativa per la gestione del servizio. Tra cambi di sede e forti modifiche della realtà sociale ed economica del territorio l’Informagiovani si è occupato in questi anni di prevenzione delle devianze, politiche giovanili (attivo ad esempio da anni il Centro Giovani presso la ex casa colonica) e, oggi più che mai, mondo del lavoro.
Così, durante la nostra visita, il discorso si è centrato soprattutto su questo aspetto anche se per alcuni giovani, ad esempio chi come noi è ancora estraneo all’ambito lavorativo, la parola flessibilità non è particolarmente rilevante mentre gli adulti, che magari per anni hanno fatto la stessa attività, sono quelli più scettici nei confronti delle variazioni. Per questo motivo la fascia d’età degli utenti dell’Informagiovani negli ultimi anni si è alzata notevolmente, anche a causa della crisi economica che ha colpito la nostra nazione.
Adesso quindi lo scopo di questa cooperativa è soprattutto quello di dare indicazioni, principalmente ai giovani, sulle possibilità che possono interessarli, in ambito lavorativo e universitario. Infatti la disoccupazione è un fenomeno in crescita: un giovane su tre – hanno spiegato Benigni e Marcelli- si trova in grave difficoltà nella ricerca del lavoro.
Per tentare di prevenire non solo questa problematica, ma anche la tendenza sempre più frequente da parte dei neodiplomati e dei neolaureati ad accontentarsi di un incarico qualsiasi senza tener conto delle proprie aspirazioni, ci sono state illustrato alcune conoscenze di base necessarie per poter avere più sbocchi possibili.
Innanzitutto, la conoscenza di una lingua straniera, in primo luogo l’inglese ma anche quelle orientali, è un buon requisito per aspirare a trovare occupazioni in Italia ma anche in un altro paese dell’Unione Europea, grazie all’EURES (Servizio Europeo d’Informazione sulle Opportunità d’Impiego). Altri elementi che dovrebbero essere basilari e presenti nel curriculum di tutti come competenza reale, sono le attività sportive o di volontariato, utili per farsi conoscere sul territorio, e la capacità di usare il computer non solo superficialmente, ma in modo più tecnico ed approfondito. Infine, la capacità di saper scrivere in modo semplice e chiaro, in un italiano corretto, elemento a volte molto richiesto per alcuni profili professionali.
Giorgia Amatucci – Arianna Bruno
Foto e Video a cura di Lorenzo Barberis
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2018-02-18 – Gli studenti della classe 3B del Liceo Scientifico Benedetto Rosetti stanno collaborando con la testata giornalistica Il Mascalzone.it per il progetto di alternanza scuola-lavoro “Dalla realtà alla scrittura“. Gli alunni sono impegnati nella stesura di articoli sulla base delle esperienze affrontate previste dal progetto nell’arco dell’anno scolastico. Obiettivo è quello di potenziare le competenze comunicative, attraverso attività di scrittura e documentazione foto/video, per vivere la realtà con maggior consapevolezza.