Anche San Benedetto a Livorno per ricordare la tragedia del Moby Prince
Anche quest’anno, nella ricorrenza dei 27 anni dalla tragedia della Moby Prince in cui persero la vita 140 persone, tra cui il sambenedettese Sergio Rosetti, l’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto ha partecipato alla cerimonia che si svolge il 10 aprile di ogni anno nella città di Livorno.
L’Amministrazione sambenedettese era rappresentata dal Consigliere Comunale Gianni Balloni, accompagnato dall’agente della Polizia Municipale Gianluca Massicci in alta uniforme con il gonfalone ufficiale della Città.
Dopo la commemorazione nell’aula del Consiglio Comunale livornese, alla presenza degli Amministratori delle cittadine di provenienza delle vittime, dei familiari delle stesse, fra cui Nicola Rosetti, figlio del concittadino Sergio, del Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta che nella scorsa legislatura ha certificato i colpevoli ritardi e le omissioni nei soccorsi, ci si è recati in corteo nella banchina del porto: lì è stata data lettura dei nomi delle 140 vittime e deposte corone di fiori sulla lapide ivi posta in perenne ricordo.
Alla cerimonia hanno presenziato anche il neo senatore Giorgio Fede ed il consigliere Tonino Capriotti in rappresentanza della Provincia di Ascoli Piceno.
E’ stato presentato, nel corso di una conferenza stampa in Municipio convocata dal sindaco Pasqualino Piunti, il Piano di comparto del porto redatto dagli uffici comunali (Dirigente del Settore Urbanistica Germano Polidori, Direttore del Servizio Pianificazione Gionni Tiburtini) che ha ricevuto ieri l’approvazione definitiva da parte della Giunta comunale.
Con questo strumento, l’Amministrazione comunale pianifica il recupero di quell’area a nord del bacino portuale delimitata a sud da via Dandolo (la via su cui si affaccia il lato nord del mercato ittico all’ingrosso) e a nord da via Pigafetta e comprendente le vie parallele Vespucci, Polo e De Gama (circa 10mila metri quadrati).
Si tratta di un importante strumento di attuazione del Piano regolatore del Porto, approvato dopo un lungo e complesso iter nel 2014, che ha tra gli obiettivi quello di aprire la zona portuale alla città pur mantendendo prioritaria la destinazione a servizio delle attività di pesca. Il Piano permette infatti di insediare tipologie di attività diverse, dando precise indicazioni sulle caratteristiche architettoniche dei tipi edilizi da ricostruire, lasciando libertà compositiva senza però compromettere il disegno finale dell’insediamento. Previste diverse tipologie di attività: servizi turistici (locali per spettacoli, locali per intrattenimento, locali per mostre ed esposizioni) e, con un limite di 250 metri quadrati di superficie, pubblici esercizi (bar, tabaccherie, ristoranti, pizzerie, pub), servizi al cittadino (uffici bancari, servizi alla nautica, uffici pubblici e privati, uffici di rappresentanza), attività commerciali alimentari e non alimentari. Ovviamente sarà possibile anche insediare o mantenere attività produttive di tipo artigianale, industriale e commerciale legate alla pesca.
Il Piano fornisce poi precise indicazioni su come vanno realizzati gli edifici, ad esempio sui materiali, sui colori e sui rapporti tra vuoti e pieni, le tipologie e i materiali da usare per le coperture e i rivestimenti delle pareti.
Ora tocca ai privati concessionari (l’area è infatti demaniale) darsi da fare decidendo di investire risorse ed energie in questa zona.
La targa verrà scoperta dal sindaco Pasqualino Piunti alla presenza del consigliere con delega ai gemellaggi Mario Ballatore e di una delegazione di cittadini di Viareggio, facenti parte del gruppo di pronipoti sambenedettesi che tanto si sono dati da fare negli anni per la concretizzazione del gemellaggio ufficiale tra le due città, legate da uno stretto vincolo di sangue. Tra loro Tore Dj, al secolo Salvatore Romani, insieme a Pietro Romani e Margherita Romani e all’ex sindaco versiliese Andrea Palestini.
L’intitolazione è stata decisa dall’Amministrazione comunale di San Benedetto con delibera di Giunta n. 160 del 12/09/2017: l’atto contiene diverse nuove denominazioni di aree di circolazione, tutte accomunate dalla volontà di ricordare tradizioni, fatti, personaggi della storia e della cultura sambenedettese.
Sabato 14 aprile verrà dunque scoperta la targa in ricordo di quei pescatori sambenedettesi che emigrarono a Viareggio all’inizio del secolo scorso e che, con il loro lavoro, hanno onorato le proprie origini divenendo, giorno,dopo giorno, parte integrante della città di Viareggio.
Si svolto nel pomeriggio di lunedì 9 aprile un nuovo confronto tra i consiglieri di maggioranza e un componente della Giunta guidata da Pasqualino Piunti.
Lunedì è stata la volta dell’assessore Antonella Baiocchi che ha le deleghe in materia di Pari Opportunità, Politiche dell’integrazione e dell’Inclusione sociale, Politiche per la Pace. Nella sua relazione, Baiocchi ha evidenziato per ogni delega le azioni intraprese e i progetti che intende sviluppare.
Per quanto concerne le politiche di inclusione ed integrazione, Baiocchi ha messo in rilievo i progetti in materia di accoglienza dei richiedenti asilo, di sostegno linguistico, estendendo il concetto di integrazione alle altre fasce deboli attraverso l’ideazione di iniziative formative ed educative potenzialmente in grado di contrastare ogni forma di intolleranza ed estremismo.
In materia di pari opportunità, sono state illustrate le attività svolte con la cabina di regia antiviolenza e il relativo tavolo di lavoro provinciale con la partecipazione di attori istituzionali in grado di offrire importanti contributi ad una strategia coordinata capace di contrastare ogni forma di intolleranza ed estremismo e promuovere una cultura inclusiva e in grado di favorire il reciproco rispetto.
Sulle politiche per la pace, Baiocchi ha evidenziato tutte le iniziative pubbliche, attuate anche insieme alle associazioni combattentistiche e d’arma, volte a rinforzare la memoria di persone e fatti relativi alla lotta per la pace e tutte le attività formative ed educative potenzialmente in grado di promuovere una cultura di contrasto ad ogni forma di intolleranza ed estremismo.
Evidenziato anche il ciclo di conferenze mensili di educazione psicologica ed affettiva, coronate da buona partecipazione, dal titolo “Psiche in Comune” e il tavolo di coordinamento per le iniziative attuate per alleviare il disagio di coloro che sono stati ospitati in città durante la prima fase post terremoto del 2016.
Apprezzamento per il lavoro svolto da Baiocchi è stato espresso dai consiglieri presenti e l’assessore si è detta naturalmente disponibile ad illustrare il suo lavoro nelle competenti commissioni consiliari.
Le ripartizione dei fondi CIPE: briciole per San Benedetto
Le ripartizione dei fondi CIPE per lo sviluppo e la coesione per le infrastrutture portuali marchigiane evidenza quanto scarsa sia nei fatti l’attenzione per il porto sambenedettese di cui si fa vanto il consigliere regionale Urbinati.
A fronte di 1 milione di euro per Fano, di 850mila euro per Senigallia, addirittura 929 mila per Numana, a San Benedetto è stata destinata la miseria di 115mila euro. Invece di lanciare accuse senza fondamento all’Amministrazione comunale della sua città, il consigliere Urbinati farebbe bene a dedicare il suo tempo pagato dai cittadini per sostenere le istanze di una città che chiede almeno pari dignità rispetto a quel nord delle Marche così chiaramente privilegato dalle scelte del governo regionale di cui Urbinati è tra i più convinti sostenitori.
Il Consigliere comunale Mario Ballatore