dall’UniUrb

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Fino al 30 giugno iscrizioni aperte alla Summer School in studi culturali angloamericani e britannici

Sono aperte le iscrizioni alla seconda edizione della summer school in Studi Culturali Britannici e Angloamericani (British and American Cultural Studies), che si terrà presso lAula Cinema di Palazzo Volponi, Università degli Studi di Urbino, via Saffi 15, da lunedi 16 a venerdi 20 luglio 2018. Ledizione di quest’anno è dedicata a Migrazioni, diaspore e condizione postcoloniale”.

<Spesso si sente dire che l’Università è un mondo a parte, che è staccata dal mondo del lavoro, lontana dal mondo reale> dichiara la prof Alessandra Calanchi che dirige il corso <e così è nata la cosiddetta terza missione, che consiste nell’incrociarsi con il territorio, con le aziende, con le altre istituzioni pubbliche e private. Si organizzano anche eventi per far capire alla popolazione il lato divulgativo della ricerca, come il recente “Urbino Spritz”. Ma è sempre più difficile portare la montagna a Maometto. E accade così che la nostra summer school in Studi Culturali a Urbino, che l’anno scorso alla sua prima edizione contava oltre venti iscritti, quest’anno a pochi giorni dalla scadenza ne conti solo un paio. Possibile? Si tratta di cinque giornate di riflessione intensiva, parte in italiano e parte in inglese, su un tema che aa noi onestamente pare di straordinaria attualità e importanza – diciamo che è l’argomento maggiormente al centro del dibattito corrente. Il corso, infatti, quest’anno riguarda la cosiddetta condizione postcoloniale, i fenomeni migratori, le diaspore. Frequentare questo corso, i cui docenti provengono da diverse università italiane (Ferrara, Milano, Napoli, Pisa, oltre che Urbino) e sono tra i massimi studiosi del settore, è un’opportunità preziosa e mi piacerebbe vedere non dico le file che ci sono ai concerti delle rockstar, ma almeno una maggiore dimostrazione di interesse ed entusiasmo.

Il corso è aperto a chiunque mastichi un po’ di inglese> prosegue Calanchi <e magari voglia migliorarlo: a studenti, dottorandi, docenti, mediatori culturali e cittadini “normali”. Il costo è volutamente basso – 350 euro – e la frequenza dà diritto a 4 crediti formativi. La data: 16-20 luglio. I contenuti: le origini e gli sviluppi dei cultural studies come chiave di lettura del nostro presente, Shakespeare e il cinema, gli African Americans e molto altro ancora. Si lavorerà in gruppo, si faranno progetti, si alleneranno il senso critico e le capacità argomentative. Vi aspettiamo!>.

Contatti: <alessandra.calanchi@uniurb.it> didattica, <iuna.rossi@uniurb.it> amministrazione

Scadenza per iscriversi: 30 giugno https://www.uniurb.it/corsi/1755289

L’improvvisa scomparsa del Dott. Giovanni Tumbiolo, insignito all’Universita di Urbino del Premio Epheso per una cultura Euromediterranea.

L’Università di Urbino esprime profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa, Venerdì 15 giugno, per un fulminante malore, del Presidente del Distretto della Pesca di Mazara del Vallo, Dott. Giuseppe Tumbiolo che lo scorso anno era stato insignito a Urbino, presso il Teatro Sanzio, del Premio Epheso per le relazioni Euromediterranee, istituito in collegamento con il progetto EPHESO e con la omonima rivista, edita dalla casa editrice Cisalpino, sulle relazioni euro-mediterranee in tema di imprenditoria e cultura. L’assegnazione del Premio era avvenuta lo scorso 3 marzo 2017 in occasione del Convegno su “Impresa e cultura. Il Mediterraneo che ci unisce” organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Urbino, nell’ambito del più ampio progetto “Impresa e cultura. La cultura come motore di sviluppo economico e sociale”.

<Giovanni Tumbiolo era una persona di profonda umanità e sensibilità> ricorda la professoressa Elisabetta Righini, organizzatrice del convegno. <Dopo un ricco passato nella ricerca e nell’industria del settore ittico, e sulla base di numerose esperienze internazionali, ha diretto per vari anni il Distretto di Pesca di Mazara del Vallo, anche tramite l’expo alimentare “Blue Sea Land”, da lui ideata, facendone non solo uno strumento di coordinamento imprenditoriale ma un’autentica punta della presenza economica, culturale e politica del nostro Paese, nel Mediterraneo, nel Medio Oriente, in Africa. Come riconosciuto dalle motivazioni di assegnazione del Premio, la sua azione di direzione del Distretto è stata improntata non solo al coordinamento dei differenti distretti peschieri dell’area mediterranea, ma è stata anche elemento di impulso di valori e di principi comuni, operando per prevenire eccessi di sfruttamento della risorsa ittica, promuovendo i principi della “blue economy” e l’armonia fra culture differenti fra le due sponde del Mediterraneo>.

 

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