La filosofia di Lucio Battisti esplode a Civitanova Marche

La filosofia di Lucio Battisti esplode a Civitanova Marche

Numerosissime le persone che sabato 28 luglio hanno affollato il Lido Cluana fin dalle prime ore del pomeriggio per assistere a “Vorrei non vorrei”, l’evento organizzato dall’associazione culturale Popsophia e dedicato interamente alla poetica di Lucio Battisti, a vent’anni dalla scomparsa.

Civitanova Marche – La giornata si è aperta con la lectio “Il cammino del Pop” tenuta dal Maestro Mogol, l’autore di alcuni dei testi più belli della storia della canzone italiana. Un viaggio nella musica, da Bob Dylan a Lucio Battisti, da Caruso a Vasco Rossi, fino ad Arisa, Ed Sheeran e Alan Walker. Un excursus temporale e stilistico, dai virtuosismi di cantanti che esasperano la drammaticità, all’intimismo di interpretazioni concentrate sulle parole e sulle emozioni. “La musica popolare è un tassello fondamentale della nostra cultura – ha spiegato Mogol – Quando musica e parole si fondono in un’armonia perfetta, l’interpretazione del cantante riesce ad arrivare in maniera diretta e sincera a chi ascolta.”

Alle 21.30 il Philoshow “Vorrei non vorrei. La filosofia di Lucio Battisti. “L’amore è muto e solo la poesia lo fa cantare” ha scritto Novalis. Da “Un’avventura” a “Dieci ragazze per me”, da “Io vivrò (senza te)” a “Mi ritorni in mente”: le canzoni di Lucio Battisti e Mogol sono state il sismografo delle emozioni e delle esperienze di intere generazioni. Un percorso nei frammenti di un discorso amoroso tra la musica di Battisti e la filosofia di Roland Barthes, dalle gioie paniche del soggetto innamorato alle sofferenze laceranti per la perdita dell’oggetto d’amore; dal desiderio ossessivo de “Il tempo di morire” all’assenza di emozioni di “Nessun dolore”.

Uno spettacolo filosofico musicale ideato e condotto dalla direttrice artistica Lucrezia Ercoli con performance live della band Factory, le letture dell’attrice Pamela Olivieri e con la regia e i video di Riccardo Minnucci e Marco Bragaglia. Con gli interventi del giornalista Leo Turrini, grande estimatore di Lucio Battisti a cui ha dedicato una bellissima biografia: “la filosofia di Lucio si fonda su due aspetti quasi completamente assenti nella nostra società: l’umiltà di non smettere mai di formarsi e di studiare e la generosità, intesa come sinergia, nel riconoscersi parte di un sistema come dimostrato dal forte sodalizio personale e professionale con Mogol”.

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