dall’UniUrb

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Al via la Summer School “ Metodologia della ricerca applicata alle Scienze Motorie e Sportive”

– Dal 9 al 13 luglio nell’Aula C2 dell’Area “Paolo Volponi” –

L’inserimento dello sport nelle aree d’interesse accademico e scientifico ha stimolato un’ampia attività di ricerca attorno ai diversi ambiti che rientrano nel termine “sport studies”. La metodologia della ricerca gioca un ruolo importante nel futuro dello sport e dell’attività motoria.

L’evento in programma dal 9 al 13 luglio 2018 nell’Aula C2 dell’Area “Paolo Volponi” in Via Saffi 15 a Urbino è il primo nel territorio nazionale ed è organizzato dal Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, in convenzione con la Società Italiana delle Scienze Motorie e Sportive (SISMES), con il supporto della Scuola Regionale dello Sport Marche, con la partecipazione della Ditta Technogym. A dirigerlo sarà la dott.ssa Anna Rita Calavalle, affiancata dal dott. Marco Gervasi della Scuola di Scienze Motorie di Urbino.

Il Corso, dedicato a professionisti, docenti, ricercatori, tecnici, studenti e a realtà aziendali che operano nel campo dello sport prevede 6 ore al giorno di lezioni ed esercitazioni (in aula di informatica), con le quali intende fornire i fondamenti di statistica e metodologia della ricerca applicati alle diverse tipologie del procedimento scientifico, così come di valutazione dei dati nel settore dell’ esercizio fisico e dello sport.

I docenti del Corso (dell’Ateneo di Urbino) sono il Prof. Marco Rocchi e il Dott. Davide Sisti, le cui lezioni saranno integrate dai seminari di ricercatori provenienti da diverse università italiane che presenteranno i loro risultati nei diversi ambiti delle scienze motorie. Tra questi, anche il Prof. Piero Sestili, del nostro Ateneo, che ha da tempo avviato tra le sue linee di ricerca lo studio dell’ effetto di farmaci e nutraceutici su patologie da sovrautilizzo dell’apparato muscoloscheletrico.

Per questi motivi il Corso non si rivolge solo all’accademia universitaria, ma intende essere la base fondamentale per qualificare la propria attività professionale nelle Scienze Motorie.

Infatti, l’aggettivo “scientifico” viene sempre più spesso utilizzato per rivendicare gli alti livelli di qualità di una qualsiasi metodica o prodotto. Ugualmente, sempre più spesso ciò che si fregia di questo aggettivo, in realtà ne è molto carente. Riteniamo che dei veri professionisti debbano acquisire la capacità di saper riconoscere ciò che è veramente condotto con metodi rigorosi da ciò che si etichetta con questo appellativo solo per aumentare il proprio business. Il vero professionista, così formato, metterà in evidenza la sua etica e affidabilità, dando un servizio sempre più qualificato alla comunità.

Inizio corso: ore 9 del 9 luglio, Aula C2 dell’Area “Volponi”

Anche la Regione Marche adotta Smart Road Sense

– Suscita sempre più interesse l’innovativa app che rileva le condizioni del manto stradale –

La qualità delle strade è un fattore di sviluppo territoriale imprescindibile. La manutenzione tempestiva è indispensabile e si basa sulla conoscenza delle priorità. Da anni l’Università di Urbino è impegnata nello sviluppo di tecnologie che consentano a tutti gli automobilisti di contribuire in modo anonimo al monitoraggio continuo delle condizioni delle strade su cui viaggiano.

SmartRoadSense è un’applicazione gratuita per Smartphone che usa gli accelerometri per rilevare automaticamente lo stato dell’asfalto e creare una banca dati aperta e una mappa condivisa. Con il progetto europeo Crowd4roads all’Università di Urbino si sono uniti la Regione Marche, la Regione Abruzzo, BlaBlaCar, Fundatia Satean (RO), Coventry University (UK) e Buckinghamshire Advantage (UK).

Crowd4roads supporta l’iniziativa RisorgiMarche puntando la sua mappa sui luoghi in cui si svolgeranno i concerti e invitando tutti i partecipanti ad utilizzare SmartRoadSense e BlaBlaCar per raggiungere gli eventi. Questo offrirà informazioni preziose sullo stato delle strade, consentendo a tutti di contribuire doppiamente, con la propria presenza e con il monitoraggio, alla rinascita dei luoghi colpiti dal sisma del 2016.

“Si parla spesso di tecnologie smart, ma a rendere smart un territorio sono le persone e i dati” – dice Alessandro Bogliolo, coordinatore del progetto – “La tecnologia è solo lo strumento che consente di condividerli. RisorgiMarche è una grande opportunità per portare in nome della musica tante persone in luoghi straordinari che meritano di essere conosciuti e vissuti. SmartRoadSense consente ai partecipanti di raccogliere informazioni utili alla manutenzione del territorio per favorirne la ripresa.”

Per monitorare lo stato delle strade è sufficiente installare SmartRoadSense e ricordarsi di attivarla salendo in macchina. L’applicazione non ha bisogno di interagire con l’utente e pertanto non arreca distrazione alla guida ed è compatibile con qualsiasi altro utilizzo simultaneo del dispositivo, come telefono o come navigatore satellitare.

 

Presente e futuro dell’Antropocene nello sviluppo della tecnosfera: la proposta di Jurgen Renn

 

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