Buon Compleanno Macerata! La città riscopre la sua storia

Buon Compleanno Macerata! La città riscopre la sua storia
Listen to this article

Macerata, giovedì 30 agosto 2018 – Una storia riscoperta e raccontata per nutrire la comunità. Un’identità che nasce dal basso invocata da un popolo che allora reclamava inclusione, integrazione, diritti. E’ tutto questo “Buon Compleanno Macerata” la festa per la nascita del Comune di Macerata che mercoledì 29 agosto ha riempito il centro storico. Bambini ed adulti hanno gremito piazza della Libertà desiderosi di conoscere le radici della città, la storia del Vescovo di Fermo Liberto che il 29 agosto 1138 concede le libertà comunali al castrum Maceratae unendo a questo il territorio del podium Sancti Iuliani.

Spettacolare la rappresentazione organizzata dalla Pro Loco di Macerata che ha visto protagonisti i cittadini. Molti hanno vestito i panni del XII secolo per la rievocazione che si è conclusa con la firma del patto tra Liberto e il nobile Rustico detto “Lo Tignoso” sul sagrato della chiesa di San Paolo. “Chiunque osi violare codesto patto svanisca come svanisce lo fumo” recita minaccioso l’anatema finale dell’atto custodito nell’Archivio di Stato di Fermo.

Un gran finale con danze medievali a cura del gruppo di Macerata “Quam Pulchra es”, combattimenti rituali con la “Compagnia Grifoni della Scala” di San Severino e lo sfavillante spettacolo di trampoli e fuoco della “Compagnia dei Folli” di Ascoli Piceno ha tenuto a bocca aperta la platea che ha applaudito entusiasta fino alla fine.

Un racconto basato anche e soprattutto sul lavoro di ricerca condotto negli anni dal Centro Studi Storici Maceratesi. Nel pomeriggio nel cortile del palazzo Comunale la storia della nascita di Macerata è stata portata con dovizia di particolari e documenti ad un fitto uditorio dal professor Giammario Borri, dal giornalista Ugo Bellesi, (tra il pubblico anche la studiosa Mariella Troché) e dall’assessore alla Cultura Stefania Monteverde. “Tutto nasce da un’intuizione avuta un giorno osservando la lapide affissa nel cortile della palazzo comunale che recita: In ricordo del 1 settembre 1138 che vide sorgere per atto di franchigia a per volere di popolo il libero Comune di Macerata – ha spiegato l’assessore, – Una targa affissa dal sindaco Otello Perugini nel 1954 che per un errore della fonte scrisse 1 settembre e non come corretto 29 agosto. Ma ci ha dato l’ispirazione per la celebrazione degli 880 anni dalla fondazione del nostro libero Comune. Ci piace che la Comunità si unisca intorno al racconto della sua storia ricercando le proprie radici e festeggiando insieme in serenità. E’ un’edizione zero ma con la collaborazione di tutti crescerà”.

Particolare poi il senso dei festeggiamenti grazie alla presenza delle delegazioni delle città gemellate di Weiden (Germania), Issy Les Molineaux (Francia )e Floriana (Malta) giunte a Macerata per la festa di San Giuliano e dell’Ospitalità con gli amici delle città gemellate. “Mancando a Macerata un evento che ci raccontasse dove siamo nati abbiamo pensato di portare un’occasione proprio nei giorni della festa del patrono – ha detto il sindaco Romano Carancini dopo la rievocazione storica in piazza della Libertà – Mi fa piacere che stasera in questa piazza vicino ai nonni ci siano tanti bambini per tuffarsi nella storia di queste pietre e questi palazzi. L’aver ricostruito la nostra storia vuole comunicare un messaggio di unione, di alleanza, di sostenibilità e vicinanza della comunità. Non è un tempo bellissimo ma crediamo che la storia passata ci insegni a guardare avanti. Un altro aspetto che voglio condividere con gli altri sindaci è il tempo dell’Europa

Non possiamo prescindere dal senso di Comunità europea. I pezzi fondamentali sono i Comuni. Gli scambi, i gemellaggi, i nostri ragazzi che vanno in altre città e i giovani che qui arrivano sono i segni di una speranza e di una fiducia reciproca. Grazie alle delegazioni, al prefetto Iolanda Rolli e al questore Antonio Pignataro segno della vicinanza delle Istituzioni alla nostra città.”

 

L’Europa è dei Giovani

Confronto con le città gemellate nell’ambito della festa dell’Ospitalità. Un affresco di esperienze molto variegate, legate da un’identità collettiva: l’Europa.
30 agosto 2018

Europa e i giovani al centro di una giornata di studio svoltasi giovedì 30 agosto a Macerata nell’ambito della Festa dell’Ospitalità, presenti le delegazioni istituzionali delle città gemellate, guidate dai sindaci Seggewiss Kurt (Weiden-Germania),  Davina Sammut Hili (Floriana-Malta) e dal vice sindaco Alain Levy (Les Moulineaux-Francia).

I lavori del convegno “L’Europa è dei giovani. La partecipazione civica per il futuro dell’Unione” sono stati aperti dall’assessore alle Politiche europee del Comune di Macerata Federica Curzi, cui sono seguite le testimonianze dei giovani e i contributi dei Comuni gemellati con Markus Kindsgrab per Weiden, Lena Bury per Issy e Godwin Azzopardi per Floriana, che hanno delineato un affresco di esperienze molto variegate, legate da un’identità collettiva: l’Europa.

l'EUROPA è DEI GIOVANI

Dall’esperienza di una studentessa maceratese  nel suo anno di studi in Germania alla guida turistica di Macerata scritta dai giovani di Weiden per i propri coetanei, dalle attività di partecipazione dei giovani a Issy Les Moulineaux per dare loro voce in Europa fino al racconto del grande cambiamento di mentalità e multiculturalismo operati a Floriana dall’ingresso in Europa di questo piccolo territorio nel cuore del Mediterraneo, secondo Paese, dopo l’Austria, ad aver esteso il diritto di voto ai sedicenni, per una partecipazione più ampia dei giovani alle scelte e all’Europa.Interessanti le azioni a Macerata per costruire la cittadinanza europea dal basso nei racconti di Rebecca Marconi, Youth Delegate del Consiglio d’Europa; Martina Fermani, responsabile dei volontari SVE presso Villa Ficana; Laura Nori dell’Associazione Strade d’Europa che si occupa di promozione culturale e sportello di Mobilità Giovanile Europea; Ilir Hetaj, presidente Macerasmus e Luigi Alici, professore ordinario presso Unimc e direttore della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi.

Il ruolo degli enti locali nel promuovere la partecipazione democratica nel contesto dell’Unione, la percezione dei cittadini nei confronti dell’UE e le azioni della politica per sostenere il senso di appartenenza all’Europa sono state focalizzate dagli amministratori delle delegazioni ospiti, Seggewiss Kurt, Davina Sammut Hili  e Alain Levy , cui sono seguiti i contributi di Massimo Seri, sindaco di Fano e presidente AICCRE Marche (Associazione Italiana Comuni e Regioni d’Europa) e Luciano Pantanetti, presidente del Consiglio comunale di Macerata. Conclusioni del sindaco Romano Carancini che ha sottolineato: “Questa è un’opportunità di confronto preziosa in tempi in cui i nazionalismi mettono a dura prova la tenuta dell’Unione identificando i governanti con l’idea stessa di Europa – ha detto il sindaco Romano Carancini – Siamo chiamati allora a riflettere su che tipo di Europa vogliamo costruire, sapendo che ormai i processi che legano le comunità dei diversi Paesi Membri sono innescati e la reciprocità tra i singoli è inarrestabile. Occorre una strategia comune per collegare tra loro i Comuni, le Università, gli stake holder, le associazioni dei diversi Paesi e permettere a questi attori, che fino ad oggi hanno intessuto legami tra loro ma in indipendente l’uno dall’altro, di adottare azioni condivise ed interdipendenti per diventare una vera Comunità, concreta alternativa a quanti ancora oggi avversano l’idea di Europa”.

 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com