Ad Hangartfest la prima nazionale di Accalia e un insolito Schiaccianoci

Ad Hangartfest la prima nazionale di Accalia e un insolito Schiaccianoci

 

La danza contemporanea ancora protagonista nel prossimo week end con diversi artisti pesaresi in scena

 

Pesaro, 2018-09-19 – Molti gli appuntamenti da venerdì a domenica tra cui la replica di Malina, la prima nazionale di Accalia e una nuova versione dello Schiaccianoci di Tchaikovsky allo Sperimentale

Hangartfest nel segno della contemporaneità. La cornice internazionale che ha caratterizzato lo scorso week end del festival sostenuto dal MIBAC, dalla Regione Marche e dal Comune di Pesaro e inserito nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018, lascia spazio ad artisti e protagonisti italiani impegnati da venerdì a domenica prossima nei diversi scenari e luoghi di cultura della nostra città. Ma andiamo con ordine.

Dopo il successo riscosso nella prima assoluta, MALINA replica con due appuntamenti venerdì 21 alle ore 18.00 e alle ore 21.00 allo Scalone Vanvitelliano. L’azione mette al centro le donne vittime di violenze e discriminazioni e desidera sensibilizzare il pubblico a una tematica oggi di grande attualità. Una rappresentazione che prevede l’intrecciarsi dei linguaggi musicali, poetici e teatrali, in cui si inseriscono le performance delle danzatrici. Le imponenti scalinate dello storico palazzo simboleggiano un tragitto che i protagonisti della scena percorrono insieme al pubblico. Tratto da Paesaggio con Ossa di Lella De Marchi, lo spettacolo nasce dall’incontro di quattro artisti pesaresi che nella loro diversità hanno trovato una sintesi perfetta: la voce recitante di Lella De Marchi, la vocalità della cantatrice Dona Ruy, le musiche del polistrumentista GGG Tartaglia e i movimenti coreografici curati da Maurizio Dolcini. Ingresso: € 5 unico in piedi.

Sabato 22 un altro doppio appuntamento. Alle 21.00 e alle 22.30 alla Chiesa della Maddalena va in scena la prima italiana di ACCALIA, un progetto che nasce in Svizzera sulle coreografie di Sebastian Zuber. Ad esibirsi in un assolo l’artista pesarese Elda Gallo, perfezionatasi in Austria e attiva in diversi contesti europei. Il lavoro è un progetto multimediale che unisce danza, musica e videoproiezione ad opera degli artisti visivi svizzeri Martin Fuchs e Philip Whitfield. Ingresso € 10 intero, 7 ridotto.

Domenica 23 alle ore 21.00 Hangartfest si sposta al Teatro Sperimentale per la messa in scena dello SCHIACCIANOCI, opera fantastica sulle musiche di Tchaikovsky. Lo spettacolo, rivolto ad adulti e bambini, è firmato da Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza della Compagnia Natiscalzi DT e vede tra gli altri interpreti della Compagnia anche Elda Gallo, affiancata da 6 giovani danzatrici pesaresi selezionate tramite audizione e il Coro di Voci Bianche Incanto diretto dal Maestro Francesco Santini. I due coreografi reinterpretano un grande classico in una versione insolita, quanto avvincente che presenta un mix di elementi in chiave pop: movimenti, tappeti elastici, colori, costumi e voci bianche immergono lo spettatore in un mondo magico tutto da scoprire.

Ingresso € 12 intero, 10 ridotto, 5 bambini fino ai 12 anni, 7 speciale gruppi.

Sempre domenica 23, ore 18.00 alla Chiesa della Maddalena la nuova selezione di video danza dal titolo Choreographic Captures con i corti più significativi provenienti da tutto il mondo. L’ingresso è libero. I posti sono limitati.
Maggiori informazioni sul sito del festival www.hangartfest.it

 


Scheda spettacolo ACCALIA del 22 settembre

Coreografia e regia: Sebastian Zuber (Svizzera)

Concept/idea: Martin Fuchs, Philip Whitfield e Sebastian Zuber

Musica: Manuel Oberholzer

Interprete: Elda Gallo

Durata: 40 minuti

Assistente alla produzione: Yannik Ru?timann

Assistente alla regia: Anna Friedrich

Produzione: Verein Tanz und Interaktion, Basel

Con il sostegno di: Fachausschuss Tanz und Theater Basel-Stadt und Basel-Land,

Christoph-Merian-Stiftung and Ernst-Goehner-Stiftung

Accalia è un progetto multimediale che unisce danza, musica e video-proiezione.

Una donna e un’esistenza astratta si incontrano e si ritrovano in una simbiosi di movimenti e di luci. Tuttavia, in contrasto con l’interesse di creare insieme, prende forma l’urgenza della libertà. Presto si alternano fiducia e scetticismo. La coesistenza rischia di perdere l’equilibrio poiché entrambi provano a sfidare il proprio destino.

SEBASTIAN ZUBER

Coreografo svizzero si diploma al SEAD a Salisburgo nel 2015. Danza nelle creazioni del coreografo israeliano Eyal Bromberg. È membro di More than naked e partecipa a diversi spettacoli in Europa tra cui al festival Impulstanz. Danza in performance site-specific di Judith Sanchez Ruiz a Berlino. È membro del Yugsamas Movement. Danza all’Opera di Zurigo nelle produzioni di C. Marthaler, S. Baumgarten e H. Fritsch. Il suo videoclip Inside a cube vince il 1° premio allo Zoom-Festival a Basilea. Danza nella compagnia di Johannes

Wieland al Teatro di Kassel. Come coreografo crea A professional failure, Lowball e Accalia.

ELDA GALLO

Nasce nel 1989 in provincia di Pesaro, si avvicina al mondo del movimento da bambina, studiando ginnastica artistica e danza moderna. Nel 2011 si diploma come danzatrice e performer presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Prosegue la sua formazione all’estero, nel 2015 si diploma presso SEAD Salzburg Experimental Academy of Dance, dove inizia la sua collaborazione con il coreografo israeliano Eyal Bromberg. Vince la borsa di studio 2015-2016 al Tanzquartier di Vienna. Nel 2016 presenta il solo Accalia coreografato da Sebastian Zuber. Lo stesso anno inizia a lavorare per la compagnia Tanzcoop. Attualmente danza per la compagnia Vrum Performing Art Collective, per il teatro Dschungel Theaterhaus fu?r junges Publikum e per la compagnia Natiscalzi DT. Dal 2017 è membro costituente dell’associazione culturale Movement Lazuz di Vienna.

 

 

 

Scheda rassegna video CHOREOGRAPHIC CAPTURES del 23 settembre

La danza in 60 secondi

Rassegna cinematografica internazionale di corti di danza

Durata: 30 minuti

In collaborazione con: Joint Adventures (Germania)

Choreographic Captures è un progetto iniziato nel 2008 con il motto coniato da Joint Adventures “Art for those who didn’t ask for it” (Arte per coloro che non l’hanno chiesta). L’obiettivo è semplice quanto ambizioso: usare mezzi non convenzionali per accrescere la conoscenza sulle forme d’arte del cinema, della danza e della coreografia, per indagare forme contemporanee di fruizione dell’arte e per esplorare nuove estetiche.

Ogni anno Joint Adventures invita coreografi, danzatori, registi e video-maker di tutto il mondo a partecipare a Choreographic Captures, sviluppando approcci e linguaggi visivi innovativi per la coreografia e il cinema, in un formato di 60 secondi. I vincitori sono selezionati da una giuria indipendente di esperti internazionali attivi nel mondo del cinema e della danza.

LAVORI SELEZIONATI

  1. SinkUp / Christos Xyrafakis & Andi Xhuma (Grecia)
  2. The Livin’ is easy / Malou Meyenhofer (Svizzera)
  3. She is / Marcos Marco & Clara Cafiero (Spagna/Italia)
  4. Don’t Stop / Stephan Dorn (Germania)
  5. Der Lauf der Dinge / Friederike Höppner (Germania)
  6. Breaking the Shoreline / Kim-Sanh Chau & Ray Lavers (Francia/Canada)
  7. Please / Angela Calia (Italia)
  8. The Last Glass / Fabian Cohn & Wessel Oostrum (Svizzera/Olanda)
  9. Bread and Slat / Christoph Buehler (Germania)
  10. Xiuxiuejar / Manon Siv Duquesnay & Pere Joseph Vilaplana (Danimarca/Spagna)
  11. Carriage Return / Fenia Kotsopoulou & Daz Disley (Grecia/Regno Unito)
  12. An Exploratory Experience / Doris M. Würgert (Germania)
  13. Arrobada (Entranced) / Blas Payri (Spagna)
  14. AS60 / Shumpei Nemoto (Svezia)
  15. Leda in Wating / Marissa Rae Niederhauser (Stati Uniti)
  16. Three on Four / Marty Buhler (Stati Uniti) 
  17. Razor Cut Duet / Klaus Möller (Germania)
  18. Lost / Michal Lubinski (Polonia) 
  19. Body of Knowledge / YunTin Tsai (Taiwan)
  20. Rosa / Yotam Calò Livne (Israele)
  21. Home / Fabio Sim?es (Portogallo)
  22. Coated / Vassia Zorbali (Grecia)
  23. 60 Pulses / Aliki Chiotaki & Christina Mertzani (Grecia)
  24. Escape / Jamie Lee & Stanislav Dobak (Austria/Slovacchia) 

 

Scheda spettacolo LO SCHIACCIANOCI del 23 settembre

Opera fantastica in atto unico, per ensemble di danzatori e tappeto elastico

Compagnia Natiscalzi DT (Italia)

Coreografia: Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza

Interpreti: Claudia Rossi Valli, Tommaso Monza, Francesco Collavino, Marco Bissoli, Michela Cotterchio,

Elda Gallo, Seydi Rodriguez Gutierrez e la partecipazione di Sarah Sofia Ballester Rodriguez

I danzatori della Compagnia Natiscalzi DT saranno affiancati da 6 giovani danzatrici di Pesaro, tra i 12 e i 19 anni, selezionate tramite audizione.

Con la partecipazione di: Coro di voci bianche INCANTO di Fano, diretto dal Maestro Francesco Santini

Musica: P.I. Tchaikovsky

Musica dal vivo: Angel Bellester Veliz

Testi: Arianna Perrone

Disegno luci: Andrea Gentili, Nicolò Pozzerle

Video: Francesco Collavino

Coproduzione: Compagnia Abbondanza/Bertoni, CID Cantieri Oriente Occidente, Natiscalzi DT

Con il sostegno di: Fondazione Piemonte dal Vivo, Compagnia C&C

Durata: 80 minuti

Spettacolo per tutti

Ciò che la nostra versione di Lo Schiaccianoci propone è un tuffo tra desideri e memorie, partendo da quel punto nel tempo in cui la magia del Natale era ancora così vera e speciale in noi.

Lo Schiaccianoci vuole essere uno spettacolo per un ensemble di danzatori, tutti sorpresi sulla soglia o nel pieno dell’età adulta.

Nella versione di Schiaccianoci di Rudolf Nureyev del 1969, la protagonista Clara diventa simbolo del passaggio non sempre semplice dall’infanzia all’età adulta, costellata da dubbi, ambiguità e timori, specchio di un’identità non chiara e tormentata. Nel sogno, è la sua stessa proiezione, trasformata da bambina a donna, a danzare con il Principe Schiaccianoci e a girovagare per un “mondo altro”, un mondo migliore.

Così anche nella nostra pièce, i danzatori si ritrovano davanti ad un proprio sé riflesso: un invito a ricordare chi siamo stati e chi immaginavamo di diventare.

Abbiamo soddisfatto le nostre aspettative? Abbiamo realizzato l’idea di noi auspicata dal nostro “io” fiducioso e fanciullesco? Siamo veramente chi volevamo essere? Cosa succede se veniamo spinti a riguardare verso quella nostra parte intima che credeva in noi, nelle nostre speranze ed aspirazioni più profonde? E se le scoprissimo frustrate dalla realtà che ci circonda?

Personaggi stravaganti, che sono-che siamo, in fondo, noi stessi.

Sulla scena non incontriamo più la danza spagnola della Cioccolata, la danza araba del Caffè, o quella cinese del Tè, ma altrettanti divertissement ugualmente incisivi e caratterizzati, plasmati su ognuno degli interpreti.

Finestre che si aprono su mondi mirabolanti ed incredibili, catturati in bilico tra ciò che immaginavamo, e ciò che è accaduto realmente: come nei classici ballet blanc, l’azione vive in due atti, due mondi paralleli, che qui arrivano ad intrecciarsi sempre di più. L’ambientazione è dunque quella del “ho immaginato che…”, “avrei desiderato così…”; se potessimo oggi, sulla soglia o nel pieno della nostra età adulta, esprimere un desiderio con la stessa forza con cui lo facevamo nei Natali della nostra infanzia, cosa chiederemmo in dono? Chi vorremmo essere? Dove? E con chi? Un mondo vero ed onirico al tempo stesso, tragicamente comico, paradossalmente sincero, dove i sogni tornano a bussare alla porta del presente fino a farci credere che siano divenuti reali.

CLAUDIA ROSSI VALLI

Si forma come danzatrice al corso di teatro-danza della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Dopo il diploma continua la propria formazione in Italia e all’estero studiando tra gli altri con Compagnia Abbondanza/Bertoni (IT), Willian Forsythe Company (D), Retina Dance Company (UK), Ampersandance Youth Company (UK). Vince una borsa di studio per l’American Dance Festival 2012 (NC, USA) dove viene selezionata per danzare con la compagnia Shen Wei Dance Arts. Dal 2014 è danzatrice della Compagnia Teatro-Danza Tiziana Arnaboldi (CH). Dal 2015 è danzatrice della Compagnia Zappal. Danza (IT). Dal 2016 è danzatrice della Compagnia Abbondanza/Bertoni (IT). Claudia porta avanti il proprio interesse per la coreografia dal 2011. Collabora a ROD – Three Units on Kazakhstan, progetto finalista Premio Equilibrio 2014. È giovane coreografa ospite ad Agora Coaching Project 2013 di Michele Merola. Nel 2014 firma insieme a Tommaso Monza Mary’s Bath, spettacolo coprodotto da Compagnia Abbondanza/Bertoni vincitore del Palio Poetico Ermo Colle 2015.

Nel 2015 firma insieme a Silvia Dezulian Arborea, spettacolo prodotto da MUSE – Museo delle Scienze di Trento. Partecipa come giovane coreografa a GD’A/Nuove Traiettorie 2015/Rete Anticorpi XL.

TOMMASO MONZA

Si forma come scultore all’Accademia di Belle Arti di Brera, e si avvicina successivamente al teatro-danza e alla danza contemporanea studiando con Compagnia Abbondanza/Bertoni, Julien Hamilton, Roberto Castello, Ivan Wolf, Liat Waysbort, Loren Potter. Lavora come danzatore e collaboratore per la Compagnia Abbondanza/Bertoni dal 2005 e con la Compagnia Ambra Senatore dal 2010. Nel 2010 inizia un proprio percorso coreografico. Nel 2012 fa parte del progetto Choreoroam Europe. Dal 2012 lavora al suo progetto ROD – Three Units on Kazakhstan, finalista al Premio Equilibrio Roma 2014. I suoi progetti vengono presentati in Italia ed Europa. Nel 2014 firma insieme a Claudia Rossi Valli Mary’s Bath, spettacolo coprodotto da Compagnia Abbondanza/Bertoni e vincitore del Palio Poetico Ermo Colle 2015. Sempre nel 2015 è coreografo selezionato per il progetto Anghiari Dance Hub con il progetto Sketches of Freedom. Nel 2016 fonda insieme a Claudia Rossi Valli la Compagnia NATISCALZI DT, attualmente impegnata nel progetto Lo Schiaccianoci. Nel 2016 è finalista al premio prospettiva danza con il progetto Sketches of Freedom. Nel 2016 vince il bando CURA per le residenze col progetto Black Lights. Nel 2017 fa parte del percorso formativo Choreographic Dance organizzato da Aterballetto, collabora con il coreografo egiziano Mohamed Yousry Shika al progetto Dimmi in Movimento e crea per il Vignale Monferrato Festival il progetto site-specific Valzer dei fiori e altre danze. Tommaso Monza è sostenuto da molteplici strutture di residenze in Italia.

CORO DI VOCI BIANCHE INCANTO

Il coro di voci bianche Incanto nasce nel 2003 da un progetto dell’Associazione Incanto di Fano, avente come scopo primario quello di educare al canto ed alla coralità bambini in una fascia di età dai 6 ai 14 anni, secondo precisi intenti didattici che hanno condotto il coro stesso a potersi esibire in concerti ed eventi specifici. Accanto alla formazione didattica, il coro svolge anche attività concertistica. Ha partecipato a prestigiose produzioni teatrali in collaborazione con il Teatro della Fortuna di Fano, il Teatro Rossini di Pesaro, il Teatro Sanzio di Urbino. Recentemente ha partecipato alla manifestazione promossa dalla Fondazione Carifano Le domeniche a San Domenico. Il coro dal 2003 è diretto dal Maestro Francesco Santini.

FRANCESCO SANTINI

Francesco Santini ha studiato presso il Conservatorio di Musica G. Rossini di Pesaro conseguendo i diplomi di Flauto, Didattica della Musica e di Musica corale e Direzione di coro. Insegnante di Educazione Musicale, si è avvicinato alla vocalità infantile, conseguendo successivamente il diploma presso la Scuola Superiore per Direttori di Coro della Fondazione G. d’Arezzo di Arezzo, perfezionandosi con direttori di coro di fama internazionale. Dal 2004 dirige il coro Gaudium Vocis delle Terre Roveresche, dal 2005 il coro di Voci Bianche Incanto e dal 2006 ha assunto la direzione del Coro Polifonico Malatestiano. Guida il Coro Giovanile Malatestiano sin dalla sua formazione.

 

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