dall’UniUrb

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2018-09-11

Festival del Cinema di Venezia: uno speciale Green Drop Award a Rodolfo Coccioni di Uniurb

Alla 75a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia è continuata la collaborazione tra l’Università degli Studi di Urbino, la Settimana del Pianeta Terra e il Green Drop Award, Premio assegnato da Green Cross Italia al film che meglio interpreta i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile. Il Green Drop Award 2018 è stato attribuito al film “At eternity’s gate” di Julian Schnabel. 

E per l’occasione, uno speciale Green Drop Award 2018 è stato assegnato al professor Rodolfo Coccioni, geologo e paleontologo dell’Università di Urbino, responsabile della Settimana del Pianeta Terra e curatore della selezione delle diverse “terre” che ogni anno sono racchiuse nel trofeo Green Drop, una goccia soffiata da un valente maestro vetraio di Murano. Per questa settima edizione, focalizzata sui cambiamenti climatici e sui rischi che corrono l’uomo e l’ambiente, la “terra” del trofeo è quella di Laki, il vulcano islandese protagonista della catastrofica eruzione del 1783-1784. 

Nelle foto: il momento della consegna a Coccioni, con l’attore Paolo Conticini e il suo ritorno a Urbino con la Green Drop

Giani Stuparich alla Casa della Poesia per le “Letture ad alta voce”

Giovedì 13 settembre un nuovo appuntamento con le “Letture ad alta voce: scrittori e poeti triestini” organizzate dalla Fondazione Carlo e Marise Bo in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Urbino. Alle 17, alla Casa della Poesia in Via Valerio, 1 dalla voce narrante degli attori del Centro Teatrale Universitario Cesare Questa si ascolteranno brani dei racconti La grotta (da L’isola e altri racconti, 1942/1969) e Sposalizio a Umago (da Ricordi istriani, 1961) di Giani Stuparich (Trieste 1891 – Roma 1961).

Scrittore e giornalista, Stuparich ricevette la Medaglia d’Oro al valor Militare nel 1918 al termine della Grande Guerra durante la quale fu ferito più volte. Docente di italiano durante il fascismo, fu internato nella Risiera di San Sabba per poi entrare a far parte del Comitato di Liberazione Nazionale e ricoprire nel primo dopoguerra l’incarico di Soprintendente ai monumenti di Trieste. Amico di grandi scrittori del Novecento come Umberto Saba e Biagio Marin, scrisse numerosi romanzi, tra i quali L’isola (1942) è considerato il suo capolavoro.

 

 

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