Domani “Il noce di Benevento” al Teatro Pergolesi di Jesi: prima esecuzione italiana in tempi moderni

Domani “Il noce di Benevento” al Teatro Pergolesi di Jesi: prima esecuzione italiana in tempi moderni

Jesi (AN), 1 settembre 2018 – XVIII FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI. Domenica 2 settembre ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi va in scena “Il noce di Benevento” (1837) del compositore jesino Giuseppe Balducci in prima esecuzione italiana in tempi moderni con la direzione di Alessandro Benigni e la regia di Davide Garattini Raimondi.

Per la prima volta in Italia in tempi moderni, andrà in scena domenica 2 settembre alle ore 21 Teatro Pergolesi di Jesi “Il noce di Benevento”, opera buffa in due atti che Giuseppe Balducci (1796 Jesi -1845 Malaga) scrisse nel 1837 come opera da camera per sei cantanti, tutte donne, di cui una interpreta un ruolo en travesti, con l’accompagnamento di tre pianisti su due pianoforti, organico che rende quest’opera più unica che rara. Sul modello dell’opera comica francese, si compone di parti musicali e dialoghi parlati.

È la proposta del XVIII Festival Pergolesi Spontini, il festival internazionale curato dalla Fondazione Pergolesi Spontini e che proseguirà fino al 29 settembre a Jesi ed in luoghi d’arte delle Marche tra inedite proposte e scoperte musicali, quest’anno sul tema del “Viaggio in Italia”.

Con la direzione di Alessandro Benigni, la regia le scene ed i costumi di Davide Garattini Raimondi, l’opera si avvale di una compagnia di canto tutta al femminile – Anastasia Pirogova (Geltrude), Yuliya Poleshchuk (Clodina), Mariangela Marini (Alberto), Chiara Carbone (Margherita), Martina Rinaldi (Giulia), Magda Krysztoforska-Beucher (Lauretta) – e di tre esecutori su due pianoforti: Claudia ForesiEnrico Cicconofri e Marta Tacconi. L’allestimento, realizzato per l’occasione dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, è una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con Accademia d’arte lirica di Osimo; la revisione critica della partitura è a cura di Jeremy Commons.

Nato a Jesi il 2 maggio 1796, Giuseppe Balducci compì gli studi nella città natale rivelandosi musicista di grandissimo talento. Tutto andò bene fino all’anno 1816, quando in duello Balducci uccise un giovane libertino della zona; i duelli a quell’epoca erano proibiti nelle Marche come in tutto lo stato Pontificio, e, per rendere ancora peggiore la situazione, l’avversario ucciso era niente di meno che il nipote del Governatore dello Stato Pontificio di Jesi. L’artista dovette riparare a Napoli, dove fu accolto nella casa da un Maresciallo in pensione, Raimondo Capece Minutolo, e da sua moglie Matilde de Galvez, nata in Messico. Rimase membro della casa Capece Minutolo per tutto il resto della sua vita; per il loro teatrino compose una serie di opere da camera, e per loro conto viaggiò in Italia e Spagna fino a morire a Malaga nel 1846. Giuseppe Balducci scrisse Il noce di Benevento per le voci delle sue aristocratiche allieve, quando era maestro di musica in casa Capece Minutolo a Napoli.

L’opera si svolge nella città Benevento, dove due donne anziane, Geltrude e Margherita, vivono in case adiacenti: Geltrude con la figlia Clodina e Margherita con le sue due nipoti, Giulia e Lauretta. Geltrude, superba e superstiziosa, appartiene alla piccola nobiltà, di umili origini è invece Margherita. Clodina è innamorata – ricambiata- del figlio del barone locale, Alberto, ma l’amore dei due giovani è osteggiato dal padre di lui. Sul bel giovane hanno però posato gli occhi anche Giulia e Lauretta, mentre Geltrude – madre di Clodina – è convinta da un sogno ‘premonitore’ che Alberto porterà disgrazie nella sua famiglia per cui decide di rivolgersi alle streghe di Benevento per risollevare la sua sorte e quella della figlia. Dopo una serie di vicissitudini, in cui si intrecciano amore e superstizioni, travestimenti ed inganni, l’opera si conclude con un lieto fine per Alberto e Clodina, in un tripudio di gioia e perdono.

Il Festival proseguirà la settimana successiva con tre appuntamenti musicali. Venerdì 7 settembre in Piazza Federico II a Jesi in occasione della Settimana dello sport, si terrà il concerto “Giro D’Italia. Canzoniere Italiano” della band folk rock Tête de Bois e con la partecipazione del giornalista sportivo Marco Pastonesi e Sergio Staino. Seguiranno primi due concerti della serie “Racconti di viaggio”, in collaborazione con Nuova Consonanza e con musiche di giovani compositori in prima esecuzione assoluta: “Henry James: Ore italiane” l’8 settembre al Teatro La Vittoria di Ostra, e “Iosif Brodski: Fondamenta degli Incurabili” il 9 settembre nella Chiesa di Santa Maria di Portonovo.

INFO E PRENOTAZIONI: Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi tel. 0731 206888

Fondazione Pergolesi Spontini: tel. 0731 202944, www.fondazionepergolesispontini.com

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