A CURA DEL DIPARTIMENTO SICUREZZA SUL LAVORO DI CGIL CISL UIL ASCOLI PICENO (G. COLLINA, S. IONNI, G. BIANCHINI)
INFORTUNI IN COMPLESSO
Tra gennaio e luglio del 2018 gli infortuni rilevati dall’Inail sono stati 379.206 (-0,3% rispetto all’analogo periodo del 2017).
I dati nazionali mostrano una diminuzione sia dei casi in occasione di lavoro, passati da 325.390 a 325.054 (-0,1%), sia di quelli in itinere, scesi da 54.846 a 54.152 (-1,3%).
L’analisi territoriale evidenzia una stabilità nel Nord-Ovest e decrementi al Centro (-1,8%) e nelle Isole (-3,0%). Aumenti, invece, nel Nord-Est (+0,7%) e al Sud (+0,5%).
In diminuzione quelli della componente femminile dell’1,2% (da 136.411 a 134.789), mentre quella maschile presenta un aumento dello 0,2% (da 243.825 a 244.417).
In calo gli infortuni dei lavoratori italiani (-1,4%) e quelli comunitari (-0,2%); per i lavoratori extracomunitari c’è, invece, un aumento dell’8,6%.
Dall’analisi per classi d’età emergono diminuzioni per i lavoratori tra i 30-44 anni (-4,1%) e tra i 45-59 anni (-1,2%); per contro, i lavoratori fino a 29 anni e quelli tra i60-69 registrano un aumento (rispettivamente del +3,7% e del +5,9%).
INFORTUNI MORTALI
Le denunce d’infortunio sul lavoro con esito mortale nel periodo in esame sono state 587, quattro in meno.
L’analisi territoriale evidenzia un incremento di 9 casi mortali nel Nord-Ovest (da 146 a 155) e una stabilità nel Nord-Est (157). Diminuzioni si riscontrano, invece, alCentro (da 112 a 110), al Sud (da 120 a 119) e nelle Isole (da 56 a 46).
In calo i mortali della componente maschile, passati da 531 a 527), mentre quella femminile ha registrato 60 decessi in entrambi i periodi.
La diminuzione ha interessato le denunce dei lavoratori italiani (da 498 a 494) e quelle degli extracomunitari (da 67 a 64), mentre quelle dei lavoratori comunitari sono aumentate di 3 unità (da 26 a 29).
Dall’analisi per classi di età emerge come una morte su due abbia coinvolto lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni, per i quali si è registrato un incremento tra i due periodi di 44 casi (da 247 a 291).
In diminuzione, invece, le denunce degli under 34 (da 99 a 91), i lavoratori tra i 35 e i 49 anni (da 202 a 164) e gli over 65 (da 43 a 41).
DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE
Aumentano le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail.
Al 31 luglio 2018, l’incremento si attesta al +3,5% (pari a 1.277 casi in più rispetto allo stesso periodo del 2017, da 36.224 a 37.501).
L’analisi territoriale ha evidenziato incrementi delle tecnopatie denunciate al Centro (+717), dove si concentra oltre un terzo del totale dei casi protocollati dall’Istituto, al Sud (+568 casi), dove i casi denunciati sono quasi un quarto del totale, nel Nord-Ovest (+115) e nel Nord-Est (+10).
In calo, invece, il dato delle Isole (-133).
In ottica di genere si rilevano 1.159 denunce in più per i lavoratori (da 26.253 a 27.412: +4,4%) e 118 in più per le lavoratrici (da 9.971 a 10.089: +1,2%).
L’incremento ha interessato prevalentemente le denunce dei lavoratori italiani (da 33.908 a 35.101; +3,5%), rispetto a quelle dei lavoratori comunitari (da 652 a 796; +22,1%).
In calo del 3,7% le denunce degli extracomunitari (da 1.664 a 1.603).
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (21.676 casi), con quelle del sistema nervoso (4.211) e dell’orecchio (2.774), continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate nel periodo gennaio-luglio 2018 (pari a oltre il 76% del complesso).
Seguono le denunce di patologie del sistema respiratorio (1.618) e dei tumori (1.401).
DATI REGIONE MARCHE AL 31 LUGLIO 2018 – SINTESI
INFORTUNI
Gli infortuni sul lavoro nelle Marche, nel periodo in esame, sono stati 11039 in calo di 65 unità rispetto allo stesso intervallo dell’anno precedente.
L’incremento maggiore è stato per quelli in itinere passati da 1526 a 1602 casi.
Circa i settori nell’industria e servizi si è passati da 8467 a 8540 casi (+73); in agricoltura c’è un riduzione di 71 casi (da 816 a 745), quelli dello Stato sono aumentati di 63 casi passando da 1691 a 1754.
Analizzando le principali attività economiche relative ad industria e servizi abbiamo:
fabbricazione gomma e materie plastiche da 99 a 117 casi; fabbricazione prodotti di metallo da 375 a 385 casi; manifatturiero nel complesso da 1577 a 1687 casi; costruzioni da 592 a 582 (in calo); commercio all’ingrosso da 529 a 515 (in calo); sanità e assistenza sociale da 12 a 336.
Circa la situazione nelle province marchigiane si registra
A luglio 2017 | A luglio 2018 | delta | % | |
Ancona | 3958 | 3847 | -111 | -3 |
Ascoli Piceno | 1390 | 1424 | +34 | 2 |
Fermo | 861 | 877 | +16 | 2 |
Macerata | 2193 | 2205 | +12 | 1 |
Pesaro Urbino | 2572 | 2686 | +114 | 4 |
Marche | 10974 | 11039 | +65 | 1 |
In diminuzione gli infortuni dei lavoratori italiani che passano da 9307 a 9235 casi (+ 72); quelli dei lavoratori UE passano da 435 a 439 casi (+4) e quelli extra UE da 1231 a 1365 (+134).
Circa le differenze di genere gli infortuni delle donne sono diminuiti di 48 casi (da 3761 a 3713) mentre quelli degli uomini sono aumentati di 113 casi (da 7213 a 7326).
Dall’analisi del classi di età emerge: un aumento di 47 casi per i lavoratori fino a 14 anni; 64 casi nella fascia 20/24 anni; 38 casi nella fascia 30/34 anni; in calo di 33 e di 42 per le fasce di età 45/49 e 55/59; mentre tornano ad aumentare di 49 casi per la fascia 60/64 anni.
Gli infortuni mortali
A luglio 2017 | A luglio 2018 | delta | % | |
Ancona | 3 | 1 | -2 | -67 |
Ascoli Piceno | 2 | 1 | -1 | -50 |
Fermo | 1 | 1 | 0 | 0 |
Macerata | 3 | 4 | +1 | +33 |
Pesaro Urbino | 11 | 3 | -7 | -73 |
Marche | 20 | 10 | – 10 | -50 |
Un caso di infortunio femminile e 9 di uomini
MALATTIE PROFESSIONALI
Le malattie professionali sono passate da 3373 a 3875 con un incremento di 502 casi.
Nel settore industriale si è passati da 2621 casi a 3208 (+587); in agricoltura da 719 casi si è scesi a 640 (-79); infine anche nello Stato c’è un decremento di 6 casi poiché si è passati da 33 a 27 denunce.
Aumentano le malattie professionali tra le differenze di genere: i casi negli uomini aumentano di 320 unità (da 2299 a 2619), le donne passano da 1074 a 1256 casi con un incremento di 182 casi.
In aumento anche le denunce tra i lavoratori italiani che passano da 3199 a 3620 con 421 nuove denunce; tra i lavoratori dell’UE si passa da 32 a 86 casi (+54); cosi tra i lavoratori extra UE che passano da 142 a 169 casi (+27).
Circa la situazione nelle province marchigiane si registra.
A luglio 2017 | A luglio 2018 | delta | % | |
Ancona | 588 | 773 | +145 | 31 |
Ascoli Piceno | 456 | 589 | +133 | 29 |
Fermo | 496 | 499 | +3 | 1 |
Macerata | 919 | 963 | +84 | 5 |
Pesaro Urbino | 914 | 1031 | +117 | 13 |
Nel campo delle principali patologie, in regione, si registra un incremento di 18 casi (da 36 a 54) nei tumori; +123 casi (da 611 a 734) nel sistema nervoso; +15 casi (da 221 a 236) in otorino; 9 nel circolatorio (da 63 a 72casi); 293 nel sistema osteo muscolare (da 2176 a 2469).
Commento:
Resta alto il numero degli infortuni e delle malattie professionali nella regione; la tutela dei lavoratori è un aspetto sociale da affrontare centrale per il sindacato.
Sono passati 10 anni dall’emanazione del D.lgs. n.81/2008 la norma deve essere aggiornata alle nuove realtà produttive ma anche completata nei pezzi mancanti; sviluppo del sistema paritetico sia con i rappresentanti dei lavoratori territoriali nelle realtà produttive a oggi escluse, sia con gli organismi territoriali; registro tumori professionali – art.244-.
Sarà opportuno anche rivedere il sistema tariffario favorendo norme premiali per le imprese virtuose abbattendo così il costo del lavoro favorendo altresì il contrasto ai fenomeni di elusione ed evasione contributiva.
Implementare la rete degli RLS, con attività di In-formazione e aggiornamento anche alla luce del nuovo Piano Sanitario Regionale 2014/21 che prevede azioni di sostegno per queste figure;
Favorire il rinserimento lavorativo dei lavoratori infortunati; analizzare le cause degli incrementi di denunce di malattie professionali nella regione;
Implementare le azioni di coordinamento sul territorio tra SPSAL e INAIL e di tutti i soggetti deputati alla prevenzione.
Gli SPSAL hanno bisogno d’investimenti adeguati in uomini e mezzi oggi carenti: la spesa regionale per la prevenzione è del 3,5% mentre la norma prevede il 5%;gli organici degli SPSAL sono diminuiti di circa il 20% in 7 anni mentre sono aumentati imprese, tipologie e nuovi rischi.
A oggi risultano controllate solo il 5% delle imprese marchigiane; inoltre c’è tutta la questione dei controlli delle aree del terremoto, dove operano aziende in appalto, subappalto e foranee, con cantieri stimati in circa 50.000 unità.
Ricordiamo infine che è stata aggiornata, il 31 luglio, la legge regionale n.30/2014 sulle cadute dall’alto. Ora attendiamo l’emanazione del regolamento attuativo che è uno strumento importante per i lavoratori anche alla luce delle ristrutturazioni edilizie sul terremoto che presentano inventivi per il rifacimento di tetti e coperture.