2018-10-17
A Roma riunito il direttivo di Itaca, Casini: “Ruolo centrale dell’Istituto nella vita del Paese”
Si è riunito, a Roma, il Consiglio direttivo di Itaca, presieduto da Anna Casini, vice presidente della Regione Marche. L’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale è un organo tecnico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Aderiscono anche le amministrazioni dello Stato, gli ordini professionali, le associazioni di tutela degli operatori economici e dei lavoratori che operano nel campo dei contratti pubblici.
L’ordine del giorno della seduta è stato caratterizzato da un lungo elenco di provvedimenti da approvare. Tra gli altri, il protocollo con Accredia (Ente nazionale di accreditamento) e Uni (Ente nazionale di unificazione), quello tra la Provincia autonoma di Trento e Itaca per l’uso del sistema informativo di supporto giuridico, l’aggiornamento del protocollo Itaca per la valutazione della sostenibilità energetica e ambientale ai Criteri minimi ambientali (DM 11/10/2017), la proposta di modifica al Codice dei contratti pubblici. “Un ricco calendario di lavoro che conferma come l’Istituto ricopra un ruolo centrale nell’attività delle amministrazioni regionali e nella vita del Paese. Si occupa, fra l’altro, di appalti, contratti e sostenibilità ambientale degli edifici. Sul tema della sostenibilità ambientale nel settore delle costruzioni, le Regioni hanno dato vita a uno straordinario lavoro di coordinamento ed elaborazione di strumenti tecnici e normativi – afferma Casini, presidente Itaca dal giugno scorso – L’intenso programma di attività, attuato in questi anni grazie al gruppo di lavoro interregionale coordinato dalle Marche, ha visto la realizzazione di protocolli che coprono diverse tipologie edilizie, dal residenziale al commerciale, allo scolastico. La grande partecipazione dei professionisti alle iniziative sul territorio, promosse dall’istituto, testimonia l’attenzione e l’interesse per gli argomenti che Itaca riesce a focalizzare”.
Ai Comuni i fondi per il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati: operativa la delibera con il riparto di 11,3 milioni di euro.
Casini: “Soddisfatte tutte le domande, con invalidità totale, pervenute entro marzo 2016. La Regione sana 16 anni di richieste dei cittadini”
È esecutiva la delibera della Regione Marche che ripartisce, tra i Comuni richiedenti, 11,3 milioni di euro destinati al superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati. Dopo l’obbligatorio passaggio tecnico al Consiglio delle autonomie locali, per la condivisione dei criteri di assegnazione, la Regione procederà a inviare i contributi alle amministrazioni interessate che verranno girati ai cittadini e alle famiglie richiedenti. I fondi sono quelli nazionali, ripristinati dopo 16 anni dalla loro interruzione. Dal 2005 al 2014 la Regione Marche ha provveduto ad aiutare i diversamente abili con risorse proprie, per circa 9 milioni di euro, insufficienti a soddisfare le richieste dei privati che hanno adeguato i propri edifici. “Ora finanzieranno la gran parte dei fabbisogni inevasi: in particolare tutte le domande con invalidità totale e una parte di quelle con invalidità parziale presentate entro l’inizio del 2016 – afferma la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Edilizia – È un provvedimento molto atteso sul territorio che la Regione ha cercato di gestire, negli anni, anche con il proprio bilancio, quando lo Stato ha interrotto il riparto. I privati hanno continuato a presentare le domande, tramite i Comuni, determinando un fabbisogno regionale di 15,8 milioni di euro che ora soddisferemo in larga parte”. Alle Marche è stato assegnato il 6 per cento dei 180 milioni distribuiti a livello nazionale. Sono interessati al riparto i Comuni che hanno comunicato il fabbisogno dei contributi aggiornato al 1 marzo 2018 (solo per il 2018, vengono prese in considerazione le comunicazioni pervenute successivamente al 1 aprile, in quanto, in assenza di finanziamenti, molti enti locali avevano interrotto le comunicazioni alla Regione). Verranno soddisfatte tutte le richieste dei cittadini, con invalidità totale, presentate entro l’1/03/2016 con la dotazione di 10,17 milioni di euro. L’importo residuo di 1,17 milioni sarà ripartito proporzionalmente tra i Comuni per soddisfare le richieste (sempre al 01/03/2016) inoltrate da quelli con validità parziale. Eventuali economie saranno utilizzate per finanziare domande successive al 1 marzo 2016, sulla base delle risorse non utilizzare dai Comuni che dovranno restituirle alla Regione entro il 30/06/2020. Una simulazione del riparto a livello provinciale – sulla base delle richieste che risultano presentate dai cittadini ai propri Comuni, entro i termini descritti – prevede 3,5 milioni ad Ancona; 1,8 milioni ad Ascoli Piceno; 906 mila euro a Fermo; 1,9 milioni a Macerata; 3 milioni a Pesaro e Urbino.
Ceriscioli: “Ospedale Unico di 1° livello nel sito scelto dai sindaci del Piceno”
http://www.ilmascalzone.it/2018/10/marche-in-movimento-con-lo-sport-di-classe/