dalla Regione Marche

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2018-10-18

ASSESSORE BRAVI: “INCONTRO AZIENDE E UNIVERSITA’ SUL TERRITORIO: E’ QUESTA LA GIUSTA MENTALITA’”

“Un’ azienda investe sul territorio e cerca un rapporto con l’Università di quel territorio: è questa la mentalità che deve passare e ringrazio quindi l’azienda Beretta per questo incontro”. Lo ha detto l’assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro Loretta Bravi oggi nel corso di una giornata di studio “Il sapere incontra il saper fare” dedicata ai  giovani di Uniurb! organizzata dall’Ateneo di Urbino e dal Gruppo Fratelli Beretta, azienda leader dell’industria alimentare italiana. Docenti universitari, studenti e top manager si sono confrontati in aula su cinque temi strategici della gestione di impresa: team, metodo, indicatori, intensità, comunicazione per immaginare insieme un modello organizzativo vincente, fondato sul dialogo e sul reciproco scambio di conoscenze, abilità e competenze.

“La giornata di oggi – ha proseguito l’assessore dopo aver portato il saluto del presidente Ceriscioli e  la vicepresidente e assessore all’Agricoltura Casini – è importante perchè sul territorio si incontrano le due realtà fondamentali per il mercato del lavoro e la formazione: l’università e l’azienda. Questa iniziativa è in piena sintonia con quanto è programmato dalla giunta: territorialità, formazione mirata, incontro con le imprese, collaborazione tra pubblico e privato e un ruolo fondamentale dei centri per l’impiego per intercettare i giovani. Anche a Beretta, come a tutte le aziende marchigiane che incontro ogni giorno, abbiamo messo in evidenza tutte le opportunità per i giovani sulla formazione e sull’accompagnamento al lavoro (dottorati, i voucher, i bandi per i manager dello sviluppo locale e quelli a sostegno delle filiere a partire da quella agroalimentare e le borse per i laureati). Per le aziende invece ci sono risorse per il sostegno alle stabilizzazioni e per gli incentivi alle nuove assunzioni”.

TERREMOTO, CERISCIOLI: “EMENDAMENTO DELLA MAGGIORANZA È UN COLPO DI MANO”

 

Togliere il ruolo ai presidenti di Regione con un emendamento della maggioranza è un colpo di mano. Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli definisce l’emendamento notturno della maggioranza di Governo che, nella conversione del decreto relativo alla ricostruzione, toglie ai presidenti delle Regioni Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, subcommissari al terremoto del 2016, il potere di condivisione delle ordinanze commissariali.

“Una manona – ha detto Ceriscioli ai microfoni di Rainews 24 – condivisa con il governo per dare un segnale di neocentralismo. Ci aspettavamo un ruolo crescente dei territori, si è verificato l’opposto. Anche i sindaci vengono di fatto messi fuori, non ha più senso neanche  partecipare alla commissione paritetica. E’ qualcosa che va contro le aspettative di tutti e che renderà più difficile il percorso di qualunque scelta.  E’ un’azione contraria ai principi costituzionali, con il rischio di invalidare l’importante strumento dell’emergenza proprio per una mancata intesa con le Regioni”.

“Finora nel rapporto tra Governo e Regioni per gestire le ordinanze della ricostruzione era prevista l’intesa, le Regioni collaboravano con il governo per fare in modo che le ordinanze fossero il più possibile aderenti alle esigenze del territorio nel rapporto con le richieste dei sindaci, quindi l’intesa suggellava quel rapporto  tra governo e territorio nel gestire le diverse situazioni che riguardano la ricostruzione. Incontravamo assemblea dei sindaci e comitato istituzionale per poi portare la voce del territorio su tutte le scelte, dalle opere da realizzare a dove mettere risorse. Con questa eliminazione diventiamo soggetti esautorati rispetto al terremoto. Una scelta assurda che mette in difficoltà lo stesso commissario, lasciato solo a portare avanti le iniziative, costretto a caricare tutto su di sé. Difficile da immaginare”.

 

 

 

 

Valorizzazione delle piccole produzioni agroalimentari locali: il disegno di legge all’esame della Conferenza delle Regioni.

Casini: “Vigili e costruttivi per cogliere appieno tutte le opportunità”

Un atteggiamento “vigile ma costruttivo” per superare le criticità riscontrate e rafforzare le opportunità che si aprono agli agricoltori. È la sintesi della posizione assunta dalla Conferenza delle Regioni, riunita a Roma, per esprimere un parere sul disegno di legge 728 che intende valorizzare le piccole produzioni agroalimentari locali. “La Conferenza ha approvato un documento tecnico con osservazioni e proposte”, spiega la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura, che ha partecipato alla seduta. Il disegno di legge mira a introdurre procedure semplificate per consentire ai piccoli produttori, agricoli e ittici, di commercializzare, direttamente, modesti quantitativi della propria produzione in ambito locale. “Un’opportunità per lo sviluppo delle aree interne, per far conoscerei i prodotti locali, il territorio, l’attività rurale e chi opera a salvaguardia dell’ambiente – commenta Casini – Il documento delle Regioni, alla cui stesura le Marche hanno partecipato attivamente, mette in evidenza alcune criticità del testo di legge. Propone diverse modifiche, anche di carattere sostanziale, finalizzate a tutelare, in maniera più efficace, gli interessi degli agricoltori e a garantire la sicurezza alimentare di tutte le produzioni agroalimentari che saranno contraddistinte con il marchio PPL (piccole produzioni locali). Il nostro atteggiamento è e rimane vigile ma, al contempo, costruttivo, in quanto si colgono nel disegno di legge le potenzialità per fornire agli agricoltori, soprattutto a quelli delle aree interne e svantaggiate, un ulteriore strumento per il sostegno e la valorizzazione dei loro prodotti. Insieme all’indicazione facoltativa di qualità Prodotto di montagna, al marchio regionale QM e ai presidi Slow Food, oltre che naturalmente alle indicazioni geografiche, riteniamo che le piccole produzioni locali possano contribuire ad ampliare la possibilità di scelta del consumatore, sempre più in cerca di prodotti veramente locali. Ora il disegno di legge proseguirà il suo iter, con le audizioni in Commissione parlamentare. Ne seguiremo costantemente i lavori, in tutte le sedi, per verificare che le istanze regionali vengano totalmente recepite”.

 

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