Gli studenti osimani incontrano De Chirico e la musica della sua vita

Gli studenti osimani incontrano De Chirico e la musica della sua vita

Osimo, 18.10.18. Quattro appuntamenti musicali con gli studenti delle scuole del territorio, all’interno delle visite guidate alla mostra “Giorgio De Chirico e la neometafisica” sono la continuazione del progetto “La musica dei Poeti” che l’Accademia d’Arte lirica, in collaborazione con l’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente, realizza con il sostegno della Fondazione Cariverona. Le mattine del 25 e 26, del 29 e 30 ottobre, nelle stesse sale dove incontreranno i dipinti di De Chirico, i giovanissimi studenti potranno ascoltare musiche di autori italiani e francesi, vissuti tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento: Respighi, Casella e Castelnuovo Tedesco, Debussy e Satie. Le scelte del programma – affidato alla voce di Yuliya Poleshchuk e al pianoforte di Valeria Picardi – non sono casuali, ma riguardano autori con i quali il pittore ebbe una certa familiarità. Per gli studenti sarà l’occasione di integrare le emozioni della mostra con una colonna sonora che percorre la vita di De Chirico. Tra il 1911 e il 1915 Giorgio De Chirico vive a Parigi col fratello Andrea, che il mondo conosce come Alberto Savinio, straordinaria figura di pittore, musicista, scrittore. Frequentano Picasso, Picabia, Cocteau, Jacob, Apollinaire, in una città dove non è difficile incontrare Debussy, Ravel, Satie. I fratelli De Chirico hanno un rapporto privilegiato con la musica, tanto che Alberto, oltre che pittore, diventerà saggista musicale e compositore. Giorgio farà la sua scelta radicale verso la pittura, sicuro che ”La musica non può esprimere il non plus-ultra delle sensazioni.” In Italia, negli stessi anni, i compositori della cosiddetta “generazione dell’Ottanta” cercano le vie di un rinnovamento attraverso la ricognizione del passato – nei modi del gregoriano e nei versi dei poeti tra medioevo e rinascimento – o attraverso un rapporto coi protagonisti della letteratura contemporanea. Respighi, Pizzetti, Alfano, Casella seguono strade personali e diverse, che attraversano i centri pulsanti della cultura europea: Berlino, Monaco, Vienna e soprattutto Parigi.

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