dalla Regione Marche

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2018-11-27

Semplificazione delle norme urbanistiche ed edilizie, la Giunta inserirà i provvedimenti nella nuova Legge regionale sulla semplificazione. Casini: “Procedure più snelle per i Comuni, vantaggi per i cittadini”

La Giunta regionale ha condiviso la comunicazione della vicepresidente Anna Casini che ha proposto di introdurre, nella nuova legge regionale sulla semplificazione, procedure più snelle per facilitare l’adozione degli strumenti urbanistici, realizzare interventi edilizi, sostenere l’attività zootecnica nelle aree montane e svantaggiate. L’obiettivo è agevolare l’attività degli uffici tecnici comunali, con evidenti benefici per i cittadini. Tra le novità più rilevanti previste, la possibilità di approvare in variante anche i piani particolareggiati e quelli di lottizzazione privati, oltre all’opportunità, nelle zone interne, di costruire stalle e annessi agricoli pure nel caso di frammentazione degli appezzamenti aziendali. “Si tratta di correttivi migliorativi che semplificheranno l’attività urbanistica ed edilizia, ridurranno i tempi di approvazione, favoriranno gli agricoltori delle zone svantaggiate – commenta Casini – Interveniamo su un impianto legislativo che necessita di aggiustamenti per venire incontro alle esigenze dei Comuni e degli allevatori nell’ambito della pianificazione territoriale che incide sull’attività edilizia e zootecnica”. Le norme interessate sono le leggi regionali 34/1992 (Legge urbanistica), 8/2018 (adozione regolamento edilizio tipo nazionale) e 13/1990 (edilizia territorio agricolo). La 34/1992 viene modificata per semplificare l’approvazione dei Piani particolareggiati, d’iniziativa pubblica, e di lottizzazione, d’iniziativa privata, che potrà avvenire in variante al Prg, prima non possibile, con un’evidente riduzione dei tempi amministrativi necessari. Un’altra semplificazione riguarda la procedura regionale per ottenere il parere di conformità dei Piani territoriali provinciali di coordinamento. Oggi l’iter richiede 240 giorni che si prevede di dimezzare a 120 riconducendo la sua approvazione nell’ambito delle competenze delle Giunta regionale. Inoltre le opportunità previste dal recepimento del “regolamento edilizio tipo nazionale”, per non modificare le dimensioni già stabilite dai Prg vigenti, si applicano anche alle ristrutturazioni e non solo alle nuove costruzioni, senza penalizzazioni sulle potenzialità edificatorie dei lotti interessati dagli interventi di riqualificazione.

L PRESIDENTE CERISCIOLI HA FIRMATO QUESTA MATTINA IL RICORSO PER ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DEL DECRETO GENOVA

Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha firmato questa mattina il ricorso per illegittimità costituzionale del cosiddetto Decreto Genova, convertito in legge, nella parte che toglie l’intesa tra le Regioni colpite dal sisma e lo Stato, per tutti gli atti del Commissario straordinario.

“Noi vogliamo affermare un diritto che riteniamo spetti ai nostri cittadini. Il governo ha fatto questa scelta, a nostro giudizio sbagliata, e confidiamo che la Corte Costituzionale riconosca l’illegittimità di questo atto  – spiega il presidente Ceriscioli  – . La legge non rispetta la Costituzione perché non prevede l’intesa con le Regioni su materie concorrenti, come previsto dagli articoli 117 e 118 che sanciscono il principio di leale collaborazione tra istituzioni. E’ impossibile ricostruire senza la partecipazione dei territori, noi crediamo che questo percorso vada fatto insieme”.

 

 

 

ALIMENTI PER CELIACI, APPROVATO L’ACCORDO PER LA DISTRIBUZIONE PIU’ ECONOMICA E INFORMATIZZATA

Da oggi sarà più facile ed economico acquistare i prodotti specificatamente formulati per celiaci grazie allo sconto dovuto al Servizio Sanitario Regionale che è stato trasferito direttamente agli assistiti e al procedimento che verrà informatizzato.

Lo prevede lo schema di accordo, approvato oggi dalla Giunta riunita nella consueta seduta settimanale, tra la Regione Marche, Federfarma Marche e Confservizi Assofarm Marche per l’assistenza integrativa regionale sugli alimenti a fini medici speciali per i nefropatici cronici, senza glutine per i celiaci e formule per lattanti. Il nuovo accordo prevede di trasferire all’assistito lo sconto del 7%, pertanto le farmacie si impegnano a promuovere l’applicazione di tale riduzione a favore dei clienti.

Le parti riconoscono un ruolo centrale alle farmacie convenzionate nella dispensazione dei farmaci e nell’erogazione agli assistiti di servizi per migliorare l’efficacia e la qualità del servizio sanitario regionale, esse infatti sono in grado di garantire la capillarità del servizio farmaceutico ai cittadini e l’omogeneità dell’assistenza su tutto il territorio regionale.

La fornitura degli alimenti a fini medici speciali, senza glutine e per lattanti, viene consentita anche agli esercizi commerciali che effettuano attività di vendita al pubblico di tali prodotti.

Lo stesso provvedimento prevede di informatizzare, da parte dell’Asur, l’intero ciclo di gestione (prescrizione, erogazione, consuntivazione, rendicontazione e controllo).

“Per la prima volta risolta una questione fondamentale per noi – dichiara la  Presidente dell’AIC  Romina Giommarini – abbiamo lavorato insieme alla Regione per un obiettivo fondamentale che va incontro alle esigenze di tante famiglie”. “AIC Marche si ritiene soddisfatta della disposizione a favore dei pazienti celiaci inserita nella delibera della Regione –  aggiunge Giommarini che precisa – A seguito dell’inattesa circolare ministeriale che anticipava l’entrata in vigore della riduzione dell’assistenza, i pazienti marchigiani hanno subito pesanti disagi, senza alcuna informazione, subendo un trattamento difforme rispetto a tutte le altre regioni. Poter contare sul supplemento di assistenza del 7% che la Regione mette loro a disposizione è un gesto di disponibilità e di apertura che non possiamo non apprezzare, insieme al lavoro congiunto che stiamo proseguendo per giungere a brevissimo alla digitalizzazione del buono e all’approvazione del PDTA che recepisce il Protocollo di Diagnosi e Follow up del Ministero della Salute. Da entrambi i provvedimenti deriva una maggiore efficienza dell’assistenza con significativi risparmi senza togliere nulla al diritto alla salute dei pazienti” .

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