Approvate le mozioni di Fabio Urbinati

Approvate le mozioni di Fabio Urbinati

SVILUPPO DELL’ITTITURISMO E DELLA PESCA TURISMO, APPROVATA LA MOZIONE DI URBINATI PER IMPEDIRE LO SPOSTAMENTO DELLE RISORSE EUROPEE DEL FONDO POR-FEAMP AD ALTRE FINALITÀ

«Il fondo prevede misure per sostenere la diversificazione dell’attività degli imprenditori della pesca anche verso i settori della somministrazione e della ristorazione. Una grande opportunità»

ANCONA, 29 GENNAIO 2019 – Sviluppo dell’ittiturismo e della pesca turismo, attraverso la diversificazione dell’attività degli imprenditori della pesca, approvata la mozione presentata dal capogruppo, Fabio Urbinati, e sostenuta anche dal vice capogruppo, Francesco Micucci, per impedire lo spostamento dei fondi europei Por-Feamp (relativi alla pesca) destinati alla multifunzionalità del settore della pesca verso altri obiettivi. «È all’esame della commissione Sviluppo economico la proposta di legge sull’ittiturismo e la pesca turismo, che porta la mia firma con la quale l’imprenditore della pesca viene equiparato all’imprenditore agricolo, prevedendo cioè che il pescatore, come l’agricoltore, possa svolgere attività di somministrazione. Una proposta di legge innovativa, guardata con interesse anche da altre Regionile parole del capogruppo, Fabio Urbinati –. Sono certo che lo sviluppo di multifunzionalità legate alla pesca possa dare grandi soddisfazioni a questo territorio. È ormai cosa nota come oggi il turista sia sempre più alla ricerca di un’offerta diversificata e specializzata. In questo quadro, è fondamentale che le risorse del fondo europeo Por-Feamp destinate a sostenere gli investimenti che contribuiscono alla diversificazione del reddito dei pescatori tramite lo sviluppo di attività complementari, compresi investimenti a bordo, turismo legato alla pesca sportiva, ristorazione, servizi ambientali ed attività pedagogiche relative alle pesca, non vengano trasferiti per sostenere finalità diverse come ipotizzato dal Governo nazionale recentemente. Questo – prosegue Urbinati – comporterebbe gravi pregiudizi nei confronti dei proprietari di pescherecci, rendendo meno efficace la proposta di legge regionale in materia che alloca circa 700mila euro per gli obiettivi di diversificazione dell’attività degli imprenditori della pesca. Per questoaggiunge ancora Urbinati attraverso la mozione impegniamo la Giunta regionale ad avviare ogni utile iniziativa nel confronto del Governo centrale ed in particolare del ministro delle Politiche agricole e turismo affinché le risorse attualmente previste dal piano finanziario Feamp a sostegno degli interventi di diversificazione non siano rimodulate e destinate ad altra finalità e conseguentemente, a rinegoziare con il Ministero competente la procedura di modifica del piano finanziario Feamp attualmente in corso».

APPROVATA LA MOZIONE PER LA COSTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO

SULL’HOTEL HOUSE, URBINATI: «NONOSTANTE I PROCLAMI DEL MINISTRO SALVINI, IN VISITA A PORTO RECANATI LO SCORSO SETTEMBRE, NULLA È STATO FATTO.

LA REGIONE, DUNQUE, SI ATTIVERÀ AUTONOMAMENTE A TUTELA DI TUTTI LE PERSONE PER BENE CHE ABITANO NEL MAXI GRATTACIELO»

ANCONA, 29 GENNAIO 2019 – L’Hotel House, il maxi grattacielo di Porto Recanati tristemente noto alle cronache per fatti di droga e di sangue, torna protagonista del Consiglio regionale delle Marche. A sei mesi di distanza dalla risoluzione approvata dall’Assemblea legislativa che, a fronte della disponibilità della Regione Marche a costituire un presidio permanente di polizia nei pressi del maxi residence, chiedeva alla presidenza del Consiglio dei ministri ed al ministero dell’Interno di farsi carico della gestione operativa del presidio, destinando personale di polizia al servizio, nulla è successo. «Il documento è stato votato a lugliosottolinea il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Fabio Urbinati –, fra l’altro con il voto contrario della Lega, che continua a parlare in qualsiasi sede di sicurezza e poi quando ha la possibilità di fare qualcosa in questa direzione preferisce tirarsi indietro. Non solo, lo scorso settembre, il ministro dell’Interno, in visita all’Hotel House, ha promesso pubblicamente un impegno rapido per istituire un tavolo tecnico per coinvolgere tutti i soggetti interessati al superamento della grave criticità creata dall’Hotel House, in particolare dagli irregolari, dagli spacciatori e dalle prostitute, non solo alla città di Porto Recanati ma a tutta la Regione. Eppure, nonostante tuttoevidenzia Urbinati –, siamo alla fine di gennaio e nulla è stato fatto in questo senso, benché ci sia stata la piena disponibilità della Regione Marche a fare quanto in suo potere, mettendo ad esempio a disposizione i prefabbricati utilizzati durante il terremoto per le stazioni dei carabinieri per realizzare il presidio permanente. Ecco cosa succede – incalza Urbinati – quando dalla propaganda si passa a governare. Emerge tutta l’inadeguatezza dei rappresentanti del Governo centrale. Per fortuna gli italiani hanno memoria ed ancora di più i marchigiani. Vista l’immobilità del ministero, oggi con una nuova mozione la maggioranza in Consiglio regionale delle Marche impegna il presidente della Giunta a costituire il tavolo tecnico (promesso e mai realizzato dal ministro dell’Interno) per proprio conto nell’ambito della Regione Marche con i soggetti che ritenga più adeguati e qualificati per poter intraprendere in tempi rapidi tutte le iniziative necessarie per risolvere il problema dell’Hotel House. Anche oggi i consiglieri regionali di Lega e Fratelli d’Italia non hanno votato il documento sostenendo, fra le altre cose, che si tratta di una mozione “antiSalvini”. Rispetto a questoprecisa Urbinaticonfermo che è anche una mozione “antiSalvini” perché siamo contro questa politica del ministro dell’interno rispetto all’Hotel House e, più in generale, ai temi della sicurezza e dell’immigrazione. A chi sbandiera dunque le questioni di sicurezza, chiedo è sicurezza quello che sta avvenendo con la “Sea Watch”? Con questo documento, dunqueconclude Urbinatiintendiamo anche chiedere un atteggiamento diverso al Governo italiano. Fuori dalla propaganda è emerso con chiarezza che per l’Hotel House è impossibile una politica delle ruspe, urlata dal ministro Salvini. Noi abbiamo tracciato un percorso per affermare l’idea di sicurezza che abbiamo rispetto alla situazione del maxi grattacielo di Porto Recanati. La realizzazione di un presidio di polizia permanente per l’Hotel House che abbiamo ribadito con la mozione di oggi lo vogliamo per tutelare le persone per bene che vivono lì e che sono la maggioranza».

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