dalla Regione Marche

dalla Regione Marche
2019-02-02

CERISCIOLI: “IL RAPPORTO FECONDO TRA EUROPA E MARCHE CI HA PERMESSO DI FARE TANTE COSE”

 

A  Caldarola il presidente della Regione Marche e il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani hanno tagliato il nastro della nuova scuola Simone De Magistris

“E’ sempre un punto di svolta quando si restituisce una scuola alla comunità e dopo le difficoltà del sisma si guarda in avanti. La generosità di tanti soggetti che hanno donato fondi si trasforma in un momento di vicinanza e di calore. Un grazie al presidente Tajani perché è molto presente nel territorio della nostra regione e si è disegnato un rapporto fecondo tra Europa e le Marche che ha permesso di fare tante cose. Si sono sostenute le famiglie interessate dal sisma affrontato l’emergenza, erogato il contributo di autonoma sistemazione, dato  alloggi e affrontate tutte le messe in sicurezza grazie al finanziamento di un milione e mezzo di fondi europei. Qui a Caldarola notiamo la complessità della ricostruzione in quanto decine di case si affacciano sulla via principale molto stretta e proprio pe queste cause c’è la necessità di affrontarla con interventi complessi”. Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli alla presenza del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e del sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti ha partecipato alla manifestazione di inaugurazione del plesso scolastico che ospita la scuola dell’infanzia e la primaria

“Come italiani siamo stati in grado – ha detto Tajani – tutti insieme  con la nostra unità a dimostrare che la forza di un popolo vince la violenza della natura e la scuola che risorge oggi è la dimostrazione chiara che siamo  in Europa e  cittadini italiani”.

Una nuova struttura al posto della precedente, antica di quasi cento anni (era stata realizzata nel 1925) lungo il Viale Umberto, a pochi passi dalla piazza rinascimentale in cui sorgono i principali monumenti di Caldarola affrescati dal pittore manierista Simone De Magistris a cui è intitolata la scuola. Il plesso finanziato da Legacoop e Assofond ha una struttura in acciaio, materiali di tamponamento e copertura utili a garantire il massimo confort termico, oltre all’impiego di pannelli fotovoltaici da integrare sulla copertura della palestra esistente, nel rispetto dell’efficientemente energetico. Ha una superficie di 1700 mq e ospiterà tre sezioni della scuola dell’infanzia e cinque classi della primaria.

Nell’edificio anche auditorium, palestra, mensa, biblioteca, laboratorio di grafica e aula informatica. La prima ideazione della struttura è firmata dall’Università Iuav di Venezia; l’Università, che ha lavorato a titolo gratuito, non è nuova a collaborazioni di questo tipo e ha già contribuito in passato alle opere di ricostruzione del Vajont, del Friuli e più recentemente a l’Aquila.

Punto nascita Fabriano: Ceriscioli, “Se il punto nascita chiude si dimetta il ministro, la Regione ha fatto tutti gli atti”
“Se il sindaco di Fabriano deve chiedere le dimissioni di chi non ha fatto nulla per il punto nascita della sua città, le deve chiedere al ministro. Noi abbiamo fatto tutto.  Abbiamo chiesto la deroga che è stata rigettata formalmente dal direttore del ministero della Sanità il 20 luglio 2018, io ho scritto di mio pugno al ministro perchè rivalutasse la scelta e non ho mai ricevuto risposta. La regione avrebbe potuto già dal 2015 applicare la norma ma invece ha perseguito la scelta politica di mettere in atto tutto quanto possibile per evitarla. Adesso purtroppo il percorso va avanti come era prevedibile. Visto che il governo non ha voluto dare la deroga al punto nascita, il Ministero della salute, non un altro soggetto, ci chiede l’atto formale di chiusura. Se siamo inadempienti perdiamo 50 milioni di fondi statali per la salute dei marchigiani. Questa è la verità.
 E ragionando correttamente su quello che è avvenuto, perché abbiamo lanciato subito l’allarme? Per dare la possibilità di muoversi fino in fondo nella direzione giusta.
Il sindaco Santarelli non fa un servizio ai suoi cittadini se nel suo video legge solo gli atti che gli fanno comodo e in particolare cita un questionario che si riferisce al 2017 quando l’iter per la deroga non era ancora concluso. Non è che con le versioni parziali o con le mie dimissioni si riabilita il punto nascita. Forse con una azione del governo che fino a ora non c’è stata questo invece sarebbe possibile. Capisco che è una dura verità, ma bisogna farci i conti”

 

 

 

14 SINDACI FIRMANO UN DOCUMENTO PER LA MOBILITA’ DOLCE

 

 

Un’opportunità che il territorio non può perdere!
La Regione Marche, nell’ambito della Programmazione Europea 2014/2020 e nello specifico
nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), ha attivato diverse azioni e interventi volti a
raggiungere gli obiettivi di crescita e di sviluppo che l’Unione Europea, in sinergia con gli Stati membri e le
Regioni, si è prefissata.
A seguito degli eventi sismici che hanno colpito la Regione nel 2016 e 2017 sono stati assegnati, con
le stesse finalità di cui sopra, ulteriori risorse FESR per un totale di circa 248 Milioni di euro da destinare con
priorità alle aree del cratere.
Va chiarito che tali risorse sono ovviamente diverse rispetto a quelle destinate alla ricostruzione e
che proprio per la loro natura non possono essere destinate alla “ricostruzione” propriamente detta, che
trova invece disponibilità su altre fonti di finanziamento.
Le risorse aggiuntive, attivate a seguito del sisma, debbono quindi essere necessariamente viste
come un’opportunità, per ri-lanciare la crescita e lo sviluppo nei territori dell’area del cratere.
Premesso che la destinazione dei 10 Milioni di euro sulla misura in questione sono solo una piccola
parte rispetto ai 248 Milioni aggiuntivi destinati alle aree del sisma 2016, l’obiettivo dell’intervento attivato
con la DGR n. 36/2019 è proprio quello di creare le condizioni per lo sviluppo dei territori interessati
attraverso la promozione di una mobilità dolce volta a supportare le iniziative che vivono di turismo. Grazie
ai fondi aggiuntivi che l’Europa ha messo nella Programmazione 2014/2020 si darà un forte contributo alla
ripresa socio-economica.
Nello specifico verranno attivati investimenti non sono volti allo sviluppo di sistemi destinati alla
sostenibilità turistica e mobilità dolce, con ricadute su tutto il tessuto ricettivo del territorio, ma anche
progetti che prevedono l’installazione di stazioni di ricarica elettrica per i vari mezzi di trasporto. Questi
investimenti saranno ad integrazione su quanto i singoli territori hanno già implementato con i vari bandi di
altra natura quali i PIL (Progetti Integrati Locali) nell’ambito dei GAL.
Una progettualità integrata, condivisa sul territorio e volta a dare un’opportunità specifica alle aree
colpite dagli eventi sismici. Dare nuove possibilità di crescita e di sviluppo sfruttando anche la leva del
turismo sostenibile come tante zone d’Italia stanno facendo e hanno fatto per “sfruttare”, nel senso buono
della parola, le nostre splendide aree interne.
Non va dimenticato che oltre a premere l’acceleratore sulla ricostruzione si devono comunque
portare avanti tutte le possibili misure di crescita e di sviluppo anche per chi sul territorio quotidianamente
vive, investe con le proprie attività, in un concetto di sviluppo economico che valorizzi e preservi le
ricchezze del territorio. E’ importante che questi territori rivedano un rilancio economico che porti reddito
al territorio e la speranza di non vedere tra qualche anno solo “cattedrali nel deserto”.
Si ricorda, inoltre, che i Comuni finanziabili in nel caso specifico sono quelli che ricadono in area
cratere e contestualmente rientrano anche nelle aree urbane del trasporto pubblico locale, così come
approvate dalla Commissione Europea.
Gli stessi, di seguito elencati, al fine di accedere al finanziamento, dovranno presentare una proposta
progettuale unitaria che dovrà essere approvata da un apposito nucleo di valutazione.
Ciò implica che in sinergia con i Comuni vicini si dovrà fare rete al fine di ottimizzare tutte le risorse
messe in campo, tra cui anche quelle delle aree interne e dei GAL, per dare opportunità alle imprese e a
tutti gli attori che investono e vorranno investire sul territorio.
Solo uniti, con sinergia e grande lungimiranza si deve ri-progettare il nostro futuro consapevoli che in
questo caso, oltre che parlare con le istituzioni coinvolte, si sarebbe dovuta fare maggiore comunicazione
sul progetto in questione tra i cittadini. Ora spetta ai vari enti locali l’utilizzo efficace di tali risorse e la
capacità di metterle a sistema a supporto di quanto i singoli Comuni stanno progettando per rilanciare i
propri Comuni.
SOTTOSCRITTORI:
• Sindaco di Castelraimondo – Marinelli Renzo
• Sindaco di Cerreto d’Esi – Giovanni Porcarelli
• Sindaco di Corridonia – Cartechini Paolo
• Sindaco di Esanatoglia – Bartocci Luigi Nazareno
• Sindaco di Fabriano – Santarelli Gabriele
• Sindaco di Macerata – Carancini Romano
• Sindaco di Matelica – Delpriori Alessandro
• Sindaco di Mogliano – Zura Flavio
• Sindaco di Petriolo – Luciani Domenico
• Sindaco di Pollenza – Monti Luigi
• Sindaco di San Severino Marche – Piermattei Rosa
• Sindaco di Sarnano – Ceregioli Franco
• Sindaco di Tolentino – Pezzanesi Giuseppe
• Sindaco di Urbisaglia – Giubileo Paolo Francesco

 

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