dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

2019-02-13

Prima riunione della Task Force sul Piano Banda Ultra Larga.

Ceriscioli: “Imprimere un nuovo passo alla realizzazione della infrastruttura per favorire la diffusione delle connessioni veloci” 

“Nel 2019 i primi 40 comuni arriveranno alla operatività. Sarà una Task Force presieduta dalla Regione Marche, formata da enti pubblici e operatori privati, ad accelerare la realizzazione del Piano Banda Ultra Larga. Questo coordinamento servirà per ridurre le tempistiche”, spiega il presidente Ceriscioli, a margine della prima riunione del tavolo permanente che si è riunito stamattina a Palazzo Li Madou. “La task force fornisce le informazioni necessarie per sensibilizzare tutti i soggetti che partecipano – ha sottolineato Ceriscioli – La banda ultra larga deve diventare una opportunità compatibile con le esigenze delle imprese. Avremo un servizio pubblico essenziale per l’intero sistema. La banda ultra larga è un investimento molto importante e che riguarda il 99% del territorio regionale. Attraverso i fondi europei Fesr, nazionali e regionali è stato possibile realizzare questa rete, che arriva anche dove il mercato non ha interesse ad investire. La BUL è precondizione per costruire una società inclusiva, che si basa sullo scambio di informazioni, dati e immagini di qualità. Abbiamo già inaugurato diversi cantieri e saranno 236 i comuni marchigiani interessati da questa infrastruttura, per un investimento complessivo di 108 milioni di euro. Saranno coinvolte 700 mila persone. Sul tema della connettività c’è molta attenzione: imprese, servizi, scuole e strutture sanitarie. Tutti hanno una dimensione della propria attività legata alla rete”, ha commentato Ceriscioli.

Pesca nelle acque interne, il nuovo Calendario Regionale approvato oggi dalla Giunta: importanti novità

 

Importanti novità per il nuovo calendario regionale della Pesca che per la trota si aprirà domenica 17 Marzo e si protrarrà fino al 27 Ottobre in tutte le acque classificate “A” e “B”.

“L’intero calendario è stato completamente riorganizzato rispetto agli anni scorsi – spiega l’assessore regionale alla pesca nelle acque interne, Moreno Pieroni – per una più razionale consultazione e funzionalità delle attività, soprattutto nell’ottica di una semplificazione burocratica. Abbiamo accolto le esigenze dei pescatori – ha aggiunto – e prioritariamente abbiamo cercato soluzioni per agevolare l’attività di pesca alle persone con disabilità riconosciuta dalla Legge n.104/1992 esentandole quindi dall’obbligo di licenza e del relativo versamento.”

 

La riorganizzazione del calendario ha riguardato anche una diversa articolazione delle sezioni: ora tutte le informazioni sono raggruppate per argomento e non più per Provincia; l’intera classificazione delle acque, tutti i tratti caratterizzati da limitazioni o divieti, sono stati raccolti in una unica tabella generale dove viene rappresentata visivamente lo stato di classificazione dell’intero reticolo idrico regionale ed è stata, inoltre,  inserita la classificazione puntuale dei bacini idrici regionali. Per favorire una migliore fruizione nell’intero territorio di competenza, le regolamentazioni locali sono state integrate delle parti che fanno riferimento al testo generale.

 

 

Per quanto riguarda la Pesca alla trota, sono stati definite due differenti modalità di pesca e quindi due differenti regolamentazioni e “tesserino segna cattura”: la modalità “no-kill” che permette, con il solo versamento di 5,00 euro l’accesso a tutte le acque “A” e “B” rilasciando tutto il pescato. In questo caso la ricevuta stessa di versamento funge da “tesserino segna cattura”. Questa modalità evita la necessità di effettuare il ritiro presso gli organi competenti o le Associazioni e toglie l’obbligo di riconsegna rendendo tutto più semplice. La seconda modalità è la “Pesca a trattenere”, nella quale il pescatore deve essere munito di “tesserino segna cattura”, rilasciato dagli organi competenti o dalle Associazioni piscatorie, tramite ricevuta di 5 euro e licenza valida, sul quale annotare il pescato, la data ed il bacino di pesca.

Il numero di esemplari catturabili giornalmente per le acque di categoria “B” rimane 5 mentre scende a 2 per le acque di categoria “A” per esemplari di taglia non inferiore a 32 cm. In ogni caso il totale degli esemplari catturabili giornalmente nelle acque di categoria “A” e “B” rimane 5.  I “tesserini segna cattura” che saranno disponibili da lunedì 18 febbraio presso tutte le sedi decentrate provinciali vanno riconsegnati dove sono stati ritirati entro il 30 Novembre 2019.

 

Al fine di migliorare la comunicazione tra le istituzioni ed il pescatore e per situazioni di criticità, il calendario riporta anche i numeri telefonici dei decentramenti Provinciali e della Polizia Provinciale.

Non appena pubblicato sul Bollettino della Regione il calendario sarà visibile anche sul sito www.regionemarche.it .

 

 

Rilancio delle attività imprenditoriali nell’Area di crisi industriale non complessa delle Marche: a disposizione oltre 5 milioni per 90 comuni nella provincia di Pesaro e Urbino, Fermo, Ancona e per Porto Recanati.

Seminario Regione, Invitalia e Ministero sviluppo economico presso la sede della Giunta regionale

Oltre 5 milioni di euro sono a disposizione per il rilancio delle attività industriali in 90 comuni marchigiani: quelli che appartengono ai Sistemi locali del lavoro (comuni con mercati di lavoro omogenei) della provincia di Pesaro Urbino, di Fermo, in parte di Ancona e Porto Recanati. I fondi provengono da legge 181/89 e sono gestiti da Invitalia: l’Agenzia del ministero dello Sviluppo economico (Mise) per gli investimenti. La Regione Marche ha sottoscritto un accordo di programma con iI Mise per affrontare le crisi industriali definite “non complesse” che impattano comunque pesantemente sullo sviluppo e l’occupazione nei territori interessati. Presso la sede della Regione Marche si è svolto un evento di presentazione delle opportunità esistenti, seguito da incontri “one to one”: un “faccia a faccia” tra funzionari ministeriali e imprenditori per personalizzare le misure in cantiere. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi imprenditori. Paolo Praticò e Stefano Spera (Invitalia) hanno presentato le agevolazioni nazionali e le modalità per coglierle. Stefano Fricano (Mise) ha invece illustrato le novità del Piano impresa 4.0. La 181/89, per le aree di crisi non complesse, finanzia investimenti produttivi e di tutela ambientale superiori a 1,5 milioni di euro. Prevede due modalità d’intervento: a sportello nazionale (senza scadenza, a esaurimento delle risorse) e mediante accordi con le Regioni. A “sportello” è pervenuta una sola domanda a Invitalia, seguita da rinuncia. Il seminario svolto ha quindi rappresentato l’avvio della seconda modalità (accordo di programma, valido 36 mesi) che dispone di 4,2 milioni nazionali e di 848 mila euro di cofinanziamento regionale. L’intesa prevede una maggiore flessibilità di interventi ed erogazione. La Regione ha esteso i codici Ateco ammissibili (l’identificativo economico delle imprese che entrano in contatto con la pubblica amministrazione), allargandoli all’edilizia e al commercio. Sono previste agevolazioni sia per i progetti che prevedono un incremento occupazionale, a seguito degli investimenti, sia quelli che mantengono gli stessi livelli, in caso di imprese attive da almeno un biennio. Le domande di agevolazioni vanno presentate a Invitalia entro le ore 12.00 dell’1 aprile 2019. Modalità e modelli sono indicati nell’apposita sezione, dedicata alla legge 181/1989, del sito istituzionale www.invitalia.it

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