2019-02-22
DISTACCO MONTECOPIOLO E SASSOFELTRIO: DICHIARAZIONE ASSESSORE BRAVI
In merito all’iter legislativo in corso per il distacco di Montecopiolo e Sassofeltrio dalle Marche e dalla Provincia di Pesaro, verso quella di Rimini e la Romagna l’assessore Loretta Bravi dichiara:
“Sono molti i Comuni in Italia che chiedono di migrare da una Regione all’altra, ma sono convinta che questa logica del “trasloco” sia profondamente povera, miope e soprattutto ancora priva dei privilegi auspicati. Apprendo che i paladini della nuova “bandiera” del passaggio alla Romagna di Montecopiolo e Sassofeltrio sono i 5 Stelle, che ancora una volta mostrano di accodarsi agli alleati e dopo 12 anni portano a casa la vittoria risicata allora (Sassofeltrio 50,6 % favorevoli su un’affluenza del 58% e Montecopiolo 57,9% favorevoli su un’affluenza del 70%: dati di scrutinio in riferimento al corpo elettorale) ma definita oggi “democraticamente e a larghissima maggioranza”. Ho il massimo rispetto per l’espressione della volontà dei cittadini, ma a distanza di oltre 10 anni dal referendum le condizioni sono mutate e come ha spiegato anche il consigliere Francesco Giacinti, presidente della I Commissione Affari Istituzionali, in una lettera inviata al Consiglio regionale e alla Camera, l’attendibilità del voto non costituisce più un elemento certo.
Come cittadina del Montefeltro, abitante nel punto più periferico dell’entroterra, assisto con profondo dolore all’ennesima frammentazione in una logica di dispersione che è in atto da tempo e che ha minato significativamente l’identità e l’appartenenza storica e culturale di un popolo, in una terra di conquista alla quale sembra restare solamente l’evidenza di una geografia incantevole e di un’ambiente chiamato in causa solo per la bellezza che nessuno, grazie a Dio, può dire propria o negare.
Come politico chiamato da tre anni a delle responsabilità, prendo atto di un’eredità difficile da gestire sul fronte dei servizi, dalla scuola, alla viabilità, alla sanità. Una difficile eredità che mostra oggi di avere sostanzialmente fallito nel suo intento non essendo stata capace di avere una visione unitaria e di tenere insieme un popolo. E così in questa Giunta cerchiamo, con pazienza, di salvare le scuole per mantenere le famiglie in loco, di avviare progetti audaci sul turismo aprendo un dialogo con i diversi Comuni, di preservare i servizi sanitari di emergenza e prevenzione arrancando contro un passato che è riuscito a mantenere due presidi ospedalieri a distanza di 3 km. E che dire delle infrastrutture stradali bloccate e incompiute? C’è chi tra noi si gioca la faccia sui tavoli romani per portare a casa qualcosa per lo sviluppo delle aziende (la Guinza). Forse siamo “manovali” della politica contro gli strateghi che infossano per non riconoscere che anche questa, è terra di errori e non solo di bellezza. Chiedo ai Sindaci, alle Unioni Montane, ai GAL di progettare coesi e di partire dai fabbisogni reali e dai servizi. Il Montefeltro è un’identità che va oltre una possibile “fusione”, è un concetto che non prevede solo confini amministrativi ma la coscienza di una terra di frontiera che ha permesso la costruzione di una collettività.
Posso da parte mia assicurare la volontà di un impegno, se condiviso, per una politica di rete e di coesione”.
Difesa della costa, Ceriscioli: “Massima attenzione. Stiamo seguendo attività per 62 milioni di euro. I trasferimenti annuali per questa competenza ammontano a 560mila euro”
“Le coste marchigiane sono lunghe e hanno bisogno di interventi di manutenzione e investimenti. Chi pensa che la Regione Marche sia distratta si sbaglia di grosso – commenta il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – Rispetto al trasferimento che ci viene fatto per questa competenza (560.000 euro all’anno) noi, in questo momento, stiamo seguendo attività per 62 milioni di euro per la difesa della costa attraverso la creazione di barriere, protezioni, interventi puntuali e ripascimenti.
È un impegno importante che vogliamo ribadire anche nella zona di Porto Sant’Elpidio, uno dei tratti colpiti dalle mareggiate che ha anche problemi di erosione. L’attuale piano della costa non contemplava barriere emerse in questo tratto ma abbiamo deciso, proprio un anno fa, di metterci mano, per estendere la protezione delle barriere emerse laddove non erano previste. Tutte le realtà che non le hanno ne hanno fatto richiesta. Quando il piano sarà approvato, in accordo con il Comune, che nello stesso tempo farà il progetto per realizzare le barriere emerse, noi lo finanzieremo. C’è quindi una grande sintonia istituzionale, un percorso di serietà e impegno, una testimonianza molto chiara rispetto a chi vuole rimestare ricordando che il governo nazionale ha tagliato i 9 milioni per “Italia sicura”. La Regione è comunque attenta e consapevole di non poter rispondere subito a tutti, parliamo ancora di necessità importantissime ma noi ci siamo e lavoriamo per proteggere le nostre coste. Vogliamo continuare ad investire nel turismo, nella crescita della capacità di accoglienza e anche nella protezione delle infrastrutture fondamentali come ferrovie e strade che sono vicine al mare” ha concluso Ceriscioli.
Via libera Ue su salvataggio Aerdorica. Ceriscioli: “Grande soddisfazione, ora si guarda alle opportunità che questa infrastruttura offrirà al territorio”
“Una importante notizia che attendevamo da tempo e per la quale abbiamo lavorato a ritmo serrato è arrivata: la commissione UE ha dato il via libera agli aiuti di stato per il salvataggio di Aerdorica. Un passaggio fondamentale per questa infrastruttura – commenta il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – Ora manca l’ultima fase del concordato, l’accettazione da parte dei creditori del piano di ristrutturazione, ma nello stesso tempo possiamo dire che si apre la prospettiva piena dello sviluppo di questa infrastruttura.
Un socio privato potrà, con 15 milioni, finanziare la crescita dell’aeroporto, tanti voli garantiti sia per i passeggeri che per il cargo, oggi importante per tutte le imprese.
Ringraziamo il Consiglio regionale che ci ha sempre creduto mettendo a disposizione le risorse, il management di Aerdorica che ha resistito in tempi difficilissimi e che inizia a guardare alle opportunità che questo scalo ci può ancora offrire: tanta crescita in quelle dimensioni che riguardano il turismo e l’economia marchigiana. L’aeroporto è una infrastruttura di importanza vitale per una economia che oggi guarda al mondo”.
FILT CGIL FIT CISL UIL TRASPORTI
Segreterie regionali Marche
I SINDACATI : FINALMENTE L’OK DELL’UE MA SIAMO CONTRARI AD ESUBERI ED ESTERNALIZZAZIONI.
I sindacati FILT CGIL -FIT CISL -UILTRASPORTI salutano con favore il via libera al salvataggio di Aerdorica con l’autorizzazione alla ricapitalizzazione della Regione Marche e con il conseguente co-finanziamento da parte di un investitore privato Njord Adreanna srl, che acquisirà il controllo della società.
Ma il sindacato dei trasporti è preoccupato dal fatto che l’ingresso privato nel capitale di Aerdorica, così come emergerebbe dal comunicato dell’Ansa, preveda un piano di ristrutturazione e tra le misure compensative esternalizzazione dei servizi a terra.
“Siamo contrari ad operazioni di dumping contrattuale, si scaricherebbe di nuovo sui lavoratori il costo della ristrutturazione, vogliamo conoscere i piani industriali della nuova società e non vogliamo esuberi di personale. I lavoratori hanno già dato con tagli pesanti ai propri salari e con gli ammortizzatori sociali in atto”, dichiarano i tre segretari di CGIL – CISL – UIL .
E sono a richiedere la riapertura del Tavolo permanente con la Regione sul monitoraggio della privatizzazione e sulla riorganizzazione che questa potrebbe portare.
Infine, lunedi è convocato in prefettura una riunione per la seconda fase di raffreddamento.
Scorrimento del bando Fesr sull’industrializzazione della ricerca: finanziati altri 15 progetti con 2,8 milioni
Bora: “Elevata qualità delle proposte”. Complessivamente sono 76 le richieste sostenute con 13,9 milioni: soddisfatte tutte le 13 pervenute dal cratere sismico
La Regione Marche ha finanziato altri 15 progetti di industrializzazione dei risultati della ricerca, con un contributo di 2,8 milioni, in grado di attivare 6,5 milioni di investimenti tecnologici. Le richieste sono pervenute attraverso il bando Por Fesr che sostiene la valorizzazione economica dell’innovazione (Smart specialisation: domotica, meccatronica, manifattura sostenibile, salute e benessere). I 2,8 milioni provengono da risorse ordinarie regionali. Vanno a sommarsi a quelle europee che hanno già finanziato 61 progetti con gli 11,1 milioni di euro iniziali. Complessivamente la Regione ha soddisfatto l’86 per cento delle domande in graduatoria. “Il Governo regionale ritiene fondamentale che il sistema delle imprese marchigiane incorpori, nelle proprie applicazioni industriali, le conoscenze e i risultati dell’attività di ricerca in misura sempre più significativa. I progetti finanziati consentiranno, infatti, di innovare, in maniera sostanziale prodotti e processi, capaci di determinare vantaggi competitivi di medio e lungo termine alle imprese beneficiarie, sostenendo l’intera catena del valore che combina la ricerca industriale al mercato – spiega l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora – La decisione dello scorrimento è dovuta alla rilevante qualità dei progetti pervenuti, dalla cui valutazione emerge l’elevato livello tecnologico delle proposte, molte delle quali si riferiscono alla realizzazione di nuovi prodotti o a tecnologie emergenti”. Tra i dati significativi che emergono dal bando, va segnalato che tra i 76 progetti finanziati con i 13,9 milioni reperiti, 13 sono localizzati nei comuni del cratere sismico. I 2,1 milioni di contributi assegnati, hanno consentito di soddisfare tutti i progetti pervenuti dalle imprese localizzate nell’area terremotata.