2019-03-27
RINNOVATO L’IMPEGNO DELLA REGIONE MARCHE A FAVORE DEI TURISTI CHE NECESSITANO DI NEFRODIALISI
Dall’anno 2009 la Regione Marche ha raccolto l’appello della ANED ed ha organizzato un progetto per favorire turisti che necessitano di trattamenti nefrodialitici. Impegno rinnovato dalla giunta regionale che, dal 2017, in accordo ANED, ha ampliato il periodo di interesse del progetto dalle festività pasquali fino ai mesi estivi.
Durante la riunione del Comitato Tecnico Scientifico Regionale per l’ Insufficienza renale cronica del mese scorso sono stati valutati i risultati raggiunti in ambito di dialisi estiva ed è stato apprezzato il modello organizzativo che permette di trascorrere vacanze estive serene avendo a disposizione un centro nefrodialitico di riferimento al quale rivolgersi.
Soddisfazione per la significativa fidelizzazione dei turisti-pazienti che si affidano ogni anno in occasione delle ferie estive ai Centri nefrodialitici marchigiani dei quali apprezzano la qualità del servizio offerto e la disponibilità dei professionisti che vi lavorano.
Grazie all’importante contributo dei Centri che insistono sulle località costiere (Senigallia, Civitanova Marche, Fermo – Porto San Giorgio) e nelle zone interne (Fabriano e Tolentino), lo scorso anno si è registrato un incremento dell’ utenza rispetto al 2017: i turisti che si sono rivolti ai servizi nefrodialitici marchigiani nel 2018 sono aumentati da 143 a 169 (aumento del 28,9%), provenivano dalle province di Roma, Milano, Perugia oltre a 7 stranieri.
In particolare sono state erogate 1440 prestazioni complessive a fronte di 1234 dell’anno 2017 (incremento dell’11.46%), di queste 527 dialisi sono state espletate in orario notturno.
Geriatria dell’Inrca di Fermo all’Ospedale Murri, la Giunta regionale approva il trasferimento
Cesetti: “Razionalizzazione che rafforza l’offerta dei servizi sanitari sul territorio”
La Giunta regionale ha approvato il trasferimento del reparto di Geriatria per acuti dell’Inrca di Fermo all’Ospedale Murri. Lo comunica l’assessore Fabrizio Cesetti. “Una razionalizzazione dei servizi che rafforza l’offerta sanitaria dell’Area vasta 4”, il suo commento. L’integrazione ha una durata triennale, in vista della costruzione del nuovo presidio ospedaliero. “L’Inrca si trasformerà in una struttura dedicata alle cure post ospedaliere, alla riabilitazione e all’attività ambulatoriale. Rafforzerà il suo ruolo di presidio territoriale, mentre il Murri avrà sempre più la sua vocazione ospedaliera, con un ampliamento delle competenze, dell’offerta sanitaria e delle possibilità di ricovero a disposizione del Pronto soccorso”. Cesetti evidenzia come l’integrazione “assicura una migliore capacità di presa in carico dei pazienti, con continuità tra attività sanitarie e quelle sociosanitarie, una migliore gestione clinica e un rafforzamento delle opportunità di ricerca proprie dell’Inrca”. Obiettivo prioritario dell’integrazione è quello di poter disporre, nell’ambito di alcune attività di interesse comune, di un’organizzazione condivisa e monitorata dal punto di vista gestionale, clinico e di ricerca. Questo aspetto risulta fondamentale, in modo particolare, per l’Inrca che potrà contare su un maggior numero di casi da utilizzare per attività di studio e di ricerca nell’ambito dei settori di interesse, anche grazie alle competenze specialistiche del Murri. Altro obiettivo fondamentale è quello di mettere in comune risorse umane, materiali e conoscenze per garantire servizi di “prossimalità” ai cittadini fermani con una qualità superiore a risorse pressoché invariate.Questa integrazione permette, in un territorio in cui è sempre più marcata la tendenza della popolazione all’invecchiamento, di offrire ai pazienti anziani una continuità di cure e di assistenza personalizzata, attraverso l’attivazione di percorsi integrati di presa in carico, garantendo ulteriori competenze specialistiche già presenti all’interno del PO di Fermo. Il trasferimento consentirà la trasformazione del POR INRCA di Fermo in struttura dedicata completamente alla post-acuzie, alla riabilitazione e alla attività ambulatoriale, dove al paziente verranno garantite cure dopo il superamento della fase acuta e non comporterà diminuzione del numero dei posti letto per acuti già assegnati dalla programmazione regionale. Contestualmente l’Area Vasta 4 attiverà, all’interno del reparto lasciato libero dalla Geriatria dell’Inrca di Fermo, 20 posti letto di Residenzialità extraospedaliera tipo Cure Intermedie (R2.1) di cui alla DGR 960/2014.
La Regione Marche protagonista alla “Settimana dell’innovazione nello sviluppo rurale”.
Giovedì 28 marzo sarà presentata a Firenze l’esperienza marchigiana nell’ambito dell’agricoltura sociale
L’agricoltura sociale marchigiana sarà protagonista alla “Settimana dell’innovazione nello sviluppo rurale”, in corso di svolgimento a Firenze fino al 29 marzo, presso Villa Vittoria. Organizzata dalla Regione Toscana, rappresenta l’evento annuale 2019 del Programma di sviluppo rurale (Psr Feasr) 2014-2020. Giovedì 28 la manifestazione vedrà uno spazio totalmente dedicato alla Regione Marche, capofila della rete delle regioni europee per l’innovazione in agricoltura. “La partecipazione favorirà la conoscenza delle esperienze di agricoltura sociale maturate nelle Marche, in particolare per quanto riguarda l’obiettivo dell’inclusione sociale e di contrasto alla povertà, che trova attuazione in alcuni interventi del Psr, con investimenti strutturali, la costituzione del Gruppo operativo agricoltura sociale, la fornitura di servizi alla comunità”, evidenzia la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura. L’esperienza marchigiana avrà l’opportunità di confrontarsi con altre realtà italiane ed europee, condividendo iniziative e progetti di innovazione agricola e forestale.
SANITÀ: CERISCIOLI, “IL 90% DEL PERSONALE CON REQUISITI DECRETO MADIA GIÀ STABILIZZATO, ENTRO L’ANNO SARANNO COMPLETATE LE REGOLARIZZAZIONI”
“Dopo aver garantito che non ci sarà nessuna riduzione del personale nella sanità pubblica delle Marche per il 2019 ed assunto 1200 operatori in più dal 2015, rispettiamo un altro impegno, quello delle stabilizzazioni – spiega il presidente Luca Ceriscioli – Il 90% dei precari, che avevano i requisiti del decreto Madia, sono stati stabilizzati (340 unità tra dirigenza medica e comparto). Il 10% che resta (41 operatori) sarà regolarizzato entro la fine di quest’anno.
Diamo così continuità a quello che è il servizio più sentito e al centro delle nostre politiche che è quello sanitario garantendo qualità nel lavoro, nuove assunzioni e tutto quello che serve per poter rispondere a tanti bisogni che ogni giorno i cittadini ci segnalano.
Per strutturare in modo più solido e strategico l’intero sistema abbiamo bandito una serie di concorsi unificati a tempo indeterminato, le cui graduatorie sono utilizzate da tutte le aziende della regione. Negli ultimi due anni sono stati autorizzati 49 concorsi unificati, di questi 22 sono stati già banditi.
La Regione Marche, con le sue azioni, si distingue per la capacità e volontà di investire prima di tutto nelle persone e nel lavoro. La differenza tra la propaganda e la politica è impegnarsi seriamente per diminuire il precariato e non favorire , invece, misure, come i navigator che lo incrementano ”.
MERCATINO DELLE IMPRESE MARCHIGIANE A FIRENZE IL 6 E 7 APRILE: INIZIATIVA DI SOLIDARIETÀ PER LE AZIENDE ARTIGIANE TERREMOTATE
Sabato 6 e domenica 7 aprile il Centro commerciale San Donato di Firenze ospiterà il “Mercatino marchigiano”, iniziativa di solidarietà per le aziende artigiane terremotate delle Marche. L’evento è stato promosso dalla Regione Marche, in collaborazione con il Comune di Firenze, l’associazione Quartiere San Donato, Confartigianato e Cna Marche. Questa mattina, presso la sala Macconi di Palazzo Vecchio del capoluogo toscano, è stato presentato l’evento, alla presenza di Francesco Giacinti, presidente della Prima Commissione consiliare permanente dell’Assemblea legislativa delle Marche, in rappresentanza della Regione. Il mercatino si terrà in località Novoli. Coinvolgerà oltre 52 aziende marchigiane che producono e commercializzano prodotti artigianali e tradizionali anche del settore alimentare. Le giornate saranno allietate da musica e animazione. La Regione sarà presente con un proprio stand per la promozione turistica del territorio, in particolare quello del sisma: se l’iniziativa avrà successo, verrà replicata in altre città italiane.
SCIAPICHETTI: “UN LAVORO FORTEMENTE VOLUTO CHE HA COINVOLTO TANTE ISTITUZIONI”
L’assessore regionale Angelo Sciapichetti è intervenuto questo pomeriggio a Camerino all’incontro sul “Patto per la ricostruzione e lo sviluppo della regione Marche”
“E’ la prima uscita che facciamo per illustrare un lavoro molto partecipato e che è stato voluto fortemente dall’Assemblea legislativa del Consiglio e dalla Giunta delle Marche facendo una sintesi di tutte le proposte avanzate e arrivando ad una soluzione che ha messo d’accordo un po’ tutti attraverso il coinvolgimento delle quattro Università marchigiane, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, della Conferenza episcopale e di tante altre istituzioni. Un lungo percorso di confronto, concertato che ha portato alla stesura del Patto per la ricostruzione e lo sviluppo della regione Marche e che noi proponiamo al fine di essere il vero volano di sviluppo per un territorio che deve essere rigenerato da qui ai prossimi anni. La ricostruzione abitativa post sisma deve essere accompagnata da quella socio economica e per questo che abbiamo fatto un passo in avanti nel tramutare un progetto per il territorio”.
Così l’assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti è intervenuto questo pomeriggio a Camerino all’incontro sul “Patto per la ricostruzione e lo sviluppo della regione Marche”. Presenti, tra gli altri, il presidente dell’Istao Pietro Marcolini e diversi sindaci marchigiani. Obiettivo del Patto è quello di sviluppare una responsabilità collettiva di un’intera comunità e delle istituzioni per un cambiamento strategico orientato alla ricostruzione e allo sviluppo del territorio, puntando sulla sostenibilità sociale, ambientale e culturale. Lo scopo è quello di poter contrastare il rischio di impoverimento socio-demografico ed economico delle aree colpite dal sisma, valorizzando le risorse disponibili e promuovendo investimenti, attraverso il coinvolgimento di rappresentanti istituzionali, sociali, economici e accademici. Secondo le strategie delineate dal Patto, la ricostruzione non dovrà essere solo materiale, dei danni subiti, ma dovrà interessare il tessuto economico e sociale, orientando lo sviluppo dell’intero sistema regionale. Il sisma nell’accentuare ulteriormente le debolezze dei territori ha mostrato un sistema economico già sofferente per il perdurare della ormai decennale crisi internazionale. Per questo attraverso il Patto per la Ricostruzione e lo Sviluppo si vuole rivedere la visione del sistema Marche evidenziando le peculiarità e definire le linee guida per un percorso di sviluppo coerente e consapevole.