La Violenza agìta davanti ai figli

La Violenza agìta davanti ai figli

ABC DELLA PSICHE E DELLA RELAZIONE

Antonella Baiocchi, Psicoterapeuta e Criminologa, risponde alle vostre domande

l’Analisi di Antonella Baiocchi *

I comportamenti violenti agìti davanti ai figli (la cosiddetta violenza Assitita), compromettono la salute fisica e mentale dei figli.

Sono eventi traumatici che destabilizzano sotto molti punti di vista: soprattutto perché chi sta agendo violenza non è un estraneo, dal quale ci si potrebbe aspettare atti ostili, ma, al contrario, è il proprio genitore: colui o colei che dovrebbe essere il proprio punto di riferimento, il porto sicuro, la propria fonte d’amore improvvisamente si trasforma in un orco. I bimbi esposti alla violenza spesso vivono l’impotenza di non riuscire ad aiutare chi sta subendo violenza (il proprio fratellinino, la propria madre… a volte il proprio papà): come può un bimbo fermare un orco?; come superare il terrore di essere a propria volta uccisi? E come superare lo straziante dolore di dover uccidere (o far del male) al proprio genitore pur essendosi trasformato in Orco?

Un conflitto straziante.

La violenza assistita, definita dal Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso dell’Infanzia (Cismai) come “il fare esperienza da parte del minore di qualsiasi forma di maltrattamento, compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica, su figure di riferimento o su altre figure affettivamente significative adulti e minori” ha degli effetti deleteri dal punto di vista fisico , cognitivo, comportamentale e sulle capacità di socializzazione: lascia profonde ferite.

Soprattutto se subita in tenera età, il bimbo manifestare deficit nella crescita, ritardi nello sviluppo psico motorio e deficit visivi; può danneggiare lo sviluppo neuro cognitivo del bambino con effetti negativi sull’autostima, sulla capacità di empatia e sulle competenze intellettive; possono insorgere fenomeni quali l’ansia, una maggiore impulsività, l’alienazione e la difficoltà di concentrazione. Sul lungo periodo tra gli effetti registrati ci sono casi più o meno gravi di depressione, tendenze suicide, disturbi del sonno e disordini nell’alimentazione.

La violenza è frutto dell’Analfabetismo Psicologico: la relazione è l’incontro prevalentemente di psiche diverse per cui se non si sa come governarle ci si espone necessariamente a problemi relazionali soprattutto per quanto riguarda le divergenze, che verranno gestite con modalità “dicotomiche” che non permettono la mediazione e la conciliazione.

Chi agisce violenza è stato un bimbo che ha assistito alla violenza e inconsapevolmente passa ciò che ha appreso ai propri figli in una catena tossica interminabile che imperversa ancora oggi. Necessitano investimenti per contrastare l’Analfabetismo Psicologico.

Non esistono genitori “cattivi”, ma solo genitori “ignoranti” che non sanno quel che fanno e non conoscono le conseguenze delle loro azioni sull’equilibrio psicofisico del loro bimbo ed anche se le conoscono non sanno come agire comportamenti alternativi più armoniosi, perché semplicemente, nessuno glieli ha mai insegnati.

 

 

Antonella Baiocchi

ABC DELLA PSICHE E DELLA RELAZIONE

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Il mascalzone.it
 ha deciso di sostenere la dott.ssa Antonella Baiocchi, nel raggiungimento del suo obiettivo ( ormai noto a tutti), di “Alfabetizzare le persone in merito al funzionamento della psiche” attraverso una apposita Rubrica da lei curata nella quale è possibile rivolgerle le domande in merito al funzionamento della Psiche e alla Relazione. La Rubrica, che avrà al massimo cadenza quindicinale, si chiama ABC DELLA PSICHE E DELLA RELAZIONE e gli utenti, tramite l’indirizzo antonellabaiocchisbt@libero.it  , potranno rivolgerle le domande più disparate, compresi dubbi e perplessità in merito alla psiche (ansia, depressione, panico, disturbi compulsivi, etc.) e alla relazione: (l’amore, la relazione genitori – figli, la relazione con il partner, etc.). Vi invitiamo ad approfittare di questa preziosa occasione psico-educativa. 
Antonella Baiocchi, Psicoterapeuta e Criminologa, risponde alle vostre domande

FB: https://www.facebook.com/antonellabaiocchipsicoterapeutabis 

 

 

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