dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

CONCORDATO AERDORICA: ADESIONE CREDITORI SANCITA DAL TRIBUNALE. LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE CERISCIOLI

 

E’ stata sancita oggi dal Tribunale l’adesione dei creditori al concordato per Aerdorica. Grande la soddisfazione del presidente della Regione Marche che ha sottolineato come si sia ormai vicini all’ultimissimo passaggio dopo aver superato tante tappe importanti. Ceriscioli ha ricordato il ruolo del consiglio regionale che ci ha sempre creduto, mettendo 25 milioni di euro su questa partita, consapevole che una regione moderna non possa rinunciare all’aeroporto, come occasione di crescita economica per il turismo e come strategica infrastruttura di servizio soprattutto per una regione come la nostra che ha sempre  visto nell’isolamento uno dei suoi principali problemi.

Altrettanto importante, secondo il presidente, il contributo della comunità europea che in un percorso complesso, seguito dai tecnici regionali con grande perizia, ha assentito all’aiuto di Stato. E’ la prima volta che si fa una cosa del genere per un aeroporto italiano in una misura veramente importante. Ovviamente essenziale anche l’intervento del privato che ha deciso di investire, perché senza i 15 milioni di euro, non ci sarebbe stato né un salvataggio né tantomeno un futuro di crescita e sviluppo dell’aeroporto stesso. Altro passaggio importante è quello che si è maturato con l’adesione al concordato. Significa che è stato fatto un buon lavoro da chi ha elaborato il documento, dal precedente amministratore e dagli attuali.

Il fatto che i creditori ci abbiamo creduto in misura così importante è sicuramente il segno della bontà del Piano, ma anche di una loro vicinanza ad un progetto strategico di rilancio dell’intero territorio. Il presidente ha quindi ringraziato  tutti quelli che hanno aderito dando fiducia l’infrastruttura. Resta veramente a questo punto l’ultimo passaggio, l’omologa, ovviamente nelle mani del giudice, che nella sua perfetta autonomia e indipendenza deciderà questo ultimo step. Quella che era stata definita una missione impossibile è diventata possibile e questo rappresenta davvero una grande soddisfazione per chi governa e amministra. Portare a casa un risultato del genere è un segno di profonda qualità e di grande capacità di visione che permetteranno ai marchigiani forse non di sognare ma sicuramente di volare.

Prevenzione del rischio sismico: 1,5 milioni di Euro dalla Regione alle Province per interventi negli edifici

 

La Regione mette in campo un’altra azione in tema di prevenzione del rischio sismico. Gli enti beneficiari saranno le Province che potranno contare ognuna su un plafond di 300mila Euro per un contributo totale regionale di 1,5 milioni di Euro. Un primo 50% del contributo è stato concesso a dicembre 2018 (150mila per ogni Provincia). Con l’atto approvato oggi si completa il contributo con un ulteriore 50% per un totale di 300mila Euro a disposizione per ogni Provincia.

Il contributo regionale è stato concesso in attuazione di un’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri (OPCM n. 293/2015) che disciplina i contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico, previsti dall’articolo 11 del D.L. 28 aprile 2009 n. 39.

Gli edifici che possono essere candidati al finanziamento sono quelli definiti “di interesse strategico” e quelli “rilevanti in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso” (DGR 1520/2003). Nella prima categoria rientrano gli edifici che, in occasione di eventi sismici, assumono una funzione fondamentale per le finalità di protezione civile. Vi rientrano ad esempio le sale operative per la gestione delle emergenze, gli edifici individuati nei piani di emergenza, le sedi dell’amministrazione provinciale. Si tratta di edifici la cui importanza strategica è sancita dal ruolo delle attività e delle funzioni in essi contenute, che sono considerate basilari sia per la gestione dell’emergenza e per la quale erogano servizi indispensabili, sia per la prevenzione del rischio sismico. Nella seconda categoria rientrano invece gli edifici che, in occasione di eventi sismici, assumono una grande rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. Vi rientrano ad esempio le scuole, le strutture ricreative, quelle destinate alle attività culturali, gli impianti sportivi.

Gli edifici oggetto di intervento verranno individuati dalle stesse Province che dovranno darne comunicazione alla Regione entro il prossimo 28 giugno. Il completamento dei lavori dovrà avvenire entro il 30 settembre 2021.

 

 

 

Strada della Gola di Frasassi: regia regionale per un grande intervento che punta alla sicurezza e all’integrazione con la mobilità dolce

La strada che attraversa la Gola della Rossa sarà presto interessata da un ampio intervento per la definitiva messa in sicurezza, che si integrerà anche con il progetto regionale della Ciclovia dell’Esino.

La messa in sicurezza della strada statale SS76 nel territorio del Comune di Genga rientra negli interventi per il ripristino della viabilità nelle aree interessate dagli eventi sismici del 2016 (2° stralcio). L’intervento è in capo all’Anas in quanto individuato quale soggetto attuatore per la progettazione e la gestione degli interventi in base all’ordinanza del Capo Dipartimento di Protezione Civile (n. 408 del 2016). L’intervento inizialmente previsto ammontava a 2,96 milioni di Euro.

Durante la fase di sviluppo del progetto esecutivo, in occasione di una riunione Anas – Comune di Genga – Comune di Sassoferrato – Regione Marche, è emersa la possibilità di realizzare un intervento più importante, finalizzato a migliorare ulteriormente le condizioni di stabilità delle pareti rocciose sub verticali che caratterizzano l’area, con un consistente incremento dell’importo dei lavori. Grazie ad ulteriori risorse stanziate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il costo dell’intervento sarà di oltre 6 milioni di Euro. In occasione degli incontri con Anas si è anche puntato al coordinamento dell’intervento stradale con il progetto della Ciclovia dell’Esino, un’infrastruttura leggera che parte da Falconara, dove si collega al percorso nazionale della Ciclovia Adriatica, risale il corso dell’Esino passando per Jesi fino a raggiungere Sassoferrato. Il progetto è già finanziato ed è in fase di approvazione del progetto esecutivo. Il costo ammonta a 7,1 milioni di euro (fondi FSC).

Grazie alla sinergia Regione – Anas sarà quindi possibile realizzare un importante progetto che metterà definitivamente in sicurezza una strada che percorre uno dei tratti più suggestivi, dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, delle Marche. L’Anas si è impegnata a redigere un adeguamento al progetto che tenga conto anche del percorso della Ciclovia dell’Esino, prevedendo anche una integrazione dei due tracciati in alcuni tratti. Il nuovo collegamento “leggero” (che fa parte del progetto più ampio delle Ciclovie delle Marche che collegherà la costa alle aree più interne seguendo la conformazione “a pettine” delle valli della nostra regione) risulterà strategico per i Comuni del comprensorio che, facendo leva sulle proprie risorse in termini di paesaggio-ambiente-cultura, vedranno incrementare il potenziale di attrazione turistica.

 

 

 

Conferenza delle Regioni: emendamenti sisma proposti dalle Marche riconosciuti come prioritari per la conversione in legge dello Sblocca cantieri

Ieri alla Conferenza delle Regioni, le Marche hanno ottenuto il risultato di sbloccare il percorso iniziato il 28 marzo 2019, con la richiesta del presidente della Regione Marche Ceriscioli alla Commissione competente, di valutare gli emendamenti delle Marche al decreto Crimi sul sisma. Lo riferisce l’assessore regionale Cesetti che su delega del presidente ha partecipato alla Conferenza delle Regioni e che sottolinea come sia stato fatto un significativo passo in avanti, perché gli emendamenti marchigiani sono stati riconosciuti come prioritari per la conversione in legge dello Sblocca cantieri e sono condivisi con tutte le Regioni colpite dal terremoto.

A questo punto la Regione chiede al governo, che ha acconsentito ad effettuare una trattazione specifica il 16 maggio in Conferenza Stato Regioni, massima attenzione e celerità.

Il sostegno ricevuto, sottolinea l’assessore, è un segnale molto importante perché rimette al centro del dibattito politico e istituzionale la ricostruzione post terremoto. Con questi emendamenti sarà possibile accelerare e semplificare le procedure per la ricostruzione pubblica e privata.

E’ stato individuato come prioritario anche l’obbligo di andare ad autorizzazione sismica solo per gli edifici strategici.

La volontà è quella di poter reclutare personale, da mettere a disposizione dell’Ufficio per la Ricostruzione, in forme più flessibili, perché il meccanismo della mobilità da altri enti non funziona. Si potrebbero  avere a costo zero 100 persone in più, ha spiegato l’assessore, che lavorano con risorse già stanziate. Chiediamo – ha aggiunto – anche lo sblocco dei 40 milioni di euro messi a disposizione dalla Camera dei deputati per investimenti sul personale, il ripristino dell’intesa con le Regioni per l’approvazione delle ordinanze, e lo stanziamento di fondi statali per l’attuazione del Patto per la Ricostruzione. Sono fondamentali per le Marche una serie di proposte condivise con il tavolo tecnico dei sindacati e delle categorie economiche. In particolare: autocertificazione presentata da un progettista per la ricostruzione ”leggera” privata e produttiva, affidamento di servizi e lavori con procedura negoziata fino a 5 milioni di euro per le opere pubbliche, ripristino dell”intesa con i presidenti delle Regioni per approvare le ordinanze. Infine è stato riconosciuto che la metodologia di caratterizzazione delle macerie rispetto alla verifica della presenza di amianto è applicata anche alle frazioni di macerie nei depositi temporanei.

 

 

 

15 TALENTI MARCHIGIANI A SCUOLA DAL MAESTRO MOGOL PER VALORIZZARE LA MUSICA POPOLARE: ANCORA 10 GIORNI DI TEMPO PER PARTECIPARE ALL’AVVISO PUBBLICO CHE SELEZIONA I GIOVANI

 

Ancora 10 giorni di tempo per cogliere l’opportunità di andare a scuola dal Maestro Mogol. Scade infatti il 20 maggio prossimo il bando emanato dalla Regione Marche per valorizzare la cultura e la musica popolare e dare l’opportunità, a 15 giovani talenti residenti nelle Marche, di perfezionare le proprie competenze in questo campo, come autori di testi, compositori, interpreti nella sede Centro Europeo di Toscolano (Info su http://www.cetmusic.it/) fondato e diretto  dal famosissimo autore dei più grandi successi italiani Giulio Rapetti Mogol.  Il bando è indirizzato a giovani  di età compresa tra i 18 e i 36 anni, residenti nelle Marche, già in possesso di capacità e competenze nelle discipline musicali oggetto dei percorsi di perfezionamento, testimoniabili attraverso produzioni originali ed è pubblicato sul sito istituzionale della Regione Marche nella sezione dedicata: http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Istruzione-Formazione-e-Diritto-allo-studio. Di seguito si procederà alla selezione tramite una giuria coordinata dallo stesso Mogol. A settembre avranno inizio i corsi.

Tre i percorsi formativi proposti: per autori di testi, compositori o interpreti, finalizzati a rafforzare e ampliare le competenze, in materia di musica popolare grazie a docenti, musicisti e tecnici altamente qualificati, sotto la direzione del Maestro Mogol. Agli insegnanti  si alterneranno operatori della discografia (editori, esperti di diritto d’autore, ecc.) e artisti noti che, testimoniando le proprie esperienze, permetteranno agli allievi di capire come integrare la teoria alla pratica, la formazione all’attività professionale. E’ inoltre prevista la residenzialità, per gli allievi dei corsi, presso la struttura alberghiera inserita nel medesimo complesso che ospita il CET, offrendo così i servizi di ristorazione e pernottamento per l’intera durata dei percorsi formativi.

Il percorso di ciascun giovane avrà  infatti una durata di circa 110 giornate di cui 15 in “full immersion” suddivise in tre fasi consecutive di 5 giorni ciascuna, intervallate da circa un mese di attività da svolgere autonomamente , sulla base di specifiche indicazioni personalizzate fornite ai docenti che seguiranno, da remoto, l’avanzamento dell’attività.

Al termine sono previsti: un esame di verifica delle competenze acquisite; la registrazione in studio di un brano musicale da parte di ogni singolo allievo; un saggio pubblico di fine corso su canzone inedita con testo e musica scritti e interpretati dagli allievi.

Il costo complessivo del progetto è pari a 50.000 euro.

 

Coppa del mondo di paraciclismo a Corridonia

 

Ceriscioli taglia il nastro alla 35ma Rassegna Agricola Centro Italia (Raci)

 

 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com