Trasformare in un live l’ultimo album Double Negative è un’impresa che solo una band come i Low sono in grado di compiere. Portare questo spettacolo al Primavera Sound è la degna consacrazione di un percorso iniziato il 14 settembre dello scorso anno, data di pubblicazione di uno dei dischi più assurdi, coraggiosi e inaspettati del 2018.
Nell’abissale distanza che separa il penultimo The Invisible Way da Double Negative sta tutta la grandezza del trio di Duluth che a dispetto dei venticinque anni di carriera non ha alcuna intenzione di cedere ad una musica che non sia frutto di un’indomita e folle ricerca sonora. Certo, così in avanti nella loro spinta innovatrice (e pessimista) Alan Sparhawk e soci non si erano mai spinti. Double Negative è un disco di atmosfere apocalittiche, di musica indiscutibilmente post (-rock, -indie, -slowcore, -elettronica, o quello che vi pare), disorientante, lacerante e futurista. Ostico come nessun altro lavoro dei Low ai primi ascolti, inizia pian piano a scavare un percorso interiore in chi ha l’ardire di andare avanti e regala perle oscure come Fly e Always Up o imperdibili cavalcate nell’incubo come Dancing and Blood e Rome (Always in the Dark). Tante giovani leve del cosiddetto panorama indipendente dovrebbero partire da qui per pretendere di più da se stessi e dalla propria arte: Double Negative è proprio questo, un libro di testo per chi si è posto l’obiettivo di non ammorbidirsi mai.
Si è parlato tanto di Double Negative nei mesi scorsi: ci volevano i Low, band chiave dello slowcore anni Novanta arrivata ai giorni nostri attraverso una dozzina di album dalla bellezza obliqua e perversa, per creare qualcosa di nuovo nell’attuale panorama rock, per rivitalizzare un suono ormai stantio e disegnare incredibili scenari artistici futuri.
I Low si esibiranno venerdì 31 maggio alle ore 23.50 sul palco Primavera, nella stessa giornata di altre leggende anni Novanta come Suede, Liz Phair, Swervedriver, Jawbreaker.