Sanità, liste di attesa: poca o nessun trasparenza

Sanità, liste di attesa: poca o nessun trasparenza
OSSERVATORIO GIMBE SUL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2019 – CONTRADDIZIONI E INCERTEZZE PER IL FUTURO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE. LA REGIONE MARCHE

 

Ascoli Piceno – Dai dati dell’Osservatorio emerge che rispetto alle risorse assegnate dalla legge di bilancio, le stime sulla spesa sanitaria sono incongruenti con le risorse 2019, mentre per gli anni 2020-2021 dipendono da vaghe previsioni di crescita economica.

In questo contesto si deve analizzare il recente report del ministero della sanità sulla scarsa trasparenza tempi liste d’attesa.

Secondo il ministro Grillo “Nessuna Regione fornisce informazioni sia sul rispetto dei tempi massimi di attesa che sulla prima disponibilità per il paziente”.

Per la UILP è quindi evidente che nelle liste d’attesa, continua esserci poca o nessun trasparenza.

L’Osservatorio ha monitorano 43 prestazioni ambulatoriali del Piano Nazionale per la Gestione delle Liste d’Attesa 2010-2012.

Nelle 9 regioni più virtuoseBasilicataEmilia RomagnaFriuli Venezia GiuliaLazioLombardiaPiemonteToscanaValle d’Aosta, c’è eterogeneità strutturale e funzionale, con differente utilitàd’informazione al cittadino.

È evidente che prenotare una visita non è così facile in tutto il territorio regionale.

7 Regioni e la Provincia autonoma di Trento rendono disponibile solo l’archivio storico sui tempi di attesa con dati, range temporali e frequenza di aggiornamento variabili:

Per queste c’è la regione Marche dove ci sono report mensili solo da settembre 2014 a maggio 2018

3 Regioni (Campania, Sicilia, Umbria) rimandano ai siti web delle aziende sanitarie.

La Calabria non fornisce alcuna informazione sui tempi di attesa.

Con il Piano nazionale 2019-2021, l’auspicio della UILP è che il report sia utilizzato per informare lo stato dell’arte fornendo una base univoca di confronto sulle performance regionali, anche ai fini di includere il rispetto dei tempi di attesa negli adempimenti dei livelli essenziali di assistenza.

Ricordiamo che se in Italia la media i tempi d’attesa è di 60 giorni, mentre nella nostra regione risultano essere di 110 giorni.

“Per noi quindi è ancora lunga la strada per introdurre più trasparenza sui tempi d’attesa per visite mediche ed esami clinici”.

Si ricorda che per segnalare i disservizi, è disponibile il numero 1500.

Francesco Fabiani e Guido Bianchini STU UIL Pensionati Ascoli Piceno

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