da Monteprandone

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Al via la pulizia del fosso “Centobuchi”

Nei prossimi mesi si interverrà su Fosso Nuovo e Fosso Sant’Anna. In programma un incontro con il Consorzio di Bonifica.

E’ partito dal fosso Centobuchi, il primo di una serie di interventi su tutti i corsi d’acqua insistenti sul territorio comunale. Una ditta incaricata dal Consorzio di Bonifica della Marche su mandato del Comune sta liberando il corso da vegetazione, materiale terroso, pietre e sedimenti che, depositandosi sull’alveo e nelle parti finali, ostacolano il normale deflusso delle acque.

Le operazioni rientrano nella Convenzione sottoscritta dal Comune e dal Consorzio Bonifica Marche per la manutenzione ordinaria e/o straordinaria di corsi d’acqua nel centro abitato, in particolare per la progettazione, direzione degli interventi e la loro realizzazione. L’importo complessivo è pari a 35.000 euro provenienti da fondi comunali e comprende anche la pulizia del Fosso Nuovo e del Fosso Sant’Anna.

“Dopo una prima attività di monitoraggio di tutti i fossi abbiamo chiesto alla ditta di intervenire sul fosso Centobuchi, iniziando dal tratto a nord della Salaria – spiega il consigliere delegato alle politiche ambientali Sergio Calvaresi – nelle prossime settimane avremo un incontro con i vertici del Consorzio di Bonifica per rafforzare la collaborazione per la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i fossi, anche quelli che insistono fuori dal centro cittadino e che sono di diretta competenza del Consorzio. Chiederemo di effettuare interventi periodici di spurgo e pulizia che garantiscano il regolare scolo e deflusso della acque e prevengano il rischio idraulico in caso di forti piogge”.

20/06/2019

S’inaugura l’antico lavatoio comunale

Appuntamento sabato 22 giugno, alle ore 19, in via Borgo da Sole a Monteprandone

Un altro luogo d’interesse storico viene restituito alla comunità di Monteprandone. Si tratta dell’antico lavatoio comunale. La cerimonia del taglio del nastro si svolgerà sabato 22 giugno, alle 19, in via Borgo da Sole a Monteprandone. Dopo la benedizione di rito impartita da Don Gianluca Pelliccioni parroco della Chiesa San Niccolò, ci saranno i saluti delle autorità e la presentazione dell’opera.

Come riportato sul libro “Monteprandone Porto d’Ascoli. Storia di un territorio” dello storico Saturnino Loggi, l’antico lavatoio pubblico è stato realizzato nel 1908 dopo la costruzione dell’acquedotto dell’Ascensione.

All’epoca il lavatoio rappresentava un punto di ritrovo per la quasi totalità delle donne che si occupavano della gestione della casa compreso il lavaggio della biancheria e dell’approvvigionamento di acqua per usi domestici.

Rappresenta un unicum da preservare e salvaguardare anche per la sua particolare posizione rispetto al centro cittadino, si trova infatti in un’area facilmente raggiungibile ma, allo stesso tempo, nascosta e defilata rispetto ai luoghi rappresentativi del centro come piazze, luoghi di culto e rappresentanza.

Nel corso degli anni l’opera ha subito varie modifiche strutturali, in particolare per quanto riguarda la copertura. Anche le vasche in travertino che erano piuttosto ammalorate. Nel 2017 l’Amministrazione comunale ha approvato il progetto di recupero e risanamento conservativo redatto dall’architetto Mirco Assenti.

Sono stati investiti 90.000 mila euro di cui 50.000 provenienti da fondi europei di sviluppo regionale (POR FESR 2014-2020) reperiti tramite un accordo con la Regione Marche, 5000 euro provenienti dall’Aato 5 Marche, nell’ambito di un progetto complessivo che ha previsto per il restauro, il risanamento e la messa in funzione del patrimonio di oltre 50 fontane, lavatoi e abbeveratoi pubblici di particolare interesse storico e artistico della Provincia di Ascoli Piceno e Fermo e i restanti 35.000 euro provenienti da fondi comunali.

20/06/2019

 

 

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