dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

CERISCIOLI AL CONVEGNO CGIL CISL E UIL PENSIONATI SU SISMA E FRAGILITÀ:”SERVIZI ALLA PERSONA STRUMENTO DI CRESCITA.

SU SANITA’, SISMA E PATTO SVILUPPO DAREMO BATTAGLIA”.

“La scelta della Regione è quella di spingere molto sui servizi alla persona come strumento di rilancio del territorio in termini di ricostruzione della comunita’ e di sostegno all’occupazione superando anche i parametri previsti dai rapporti matematici servizi/cittadini. Quel che è certo però e’ che all’orizzonte si vedono parecchie nubi: il taglio di 5 miliardi e mezzo sulla sanità che è stato preannunciato dal governo è un fatto molto preoccupante e vorrei vedere una reazione forte, sotto questo punto di vista, non solo da parte della Regione, ma da parte di tutti quanti a partire dal sindacato dei pensionati perché alla fine è sulla popolazione anziana più bisognosa di cure che queste decisioni peseranno. Altro tema il Patto per lo sviluppo del territorio che oggi non ha trovato da parte del governo nessuna disponibilità, neanche alla convocazione di un tavolo che non si nega a nessuno. Terza grave criticità la mancata semplificazione sul sisma. Mantenendo le regole e le procedure di oggi quello che era lento resterà lento. Sono tre temi che rimangono oggetto di battaglia e noi certamente non ci arrendiamo”.
Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli  oggi  al convegno “Sisma, territorio e anziani fragili” organizzato da Cgil, Cisl, Uil Pensionati Marche  al Polo didattico Lodovici dell’Universita’ di Camerino. Nel corso dell’evento si è svolta anche la consegna ufficiale di un assegno da 115mila euro raccolti da Spi Fnp Uilp per finanziare i lavori di ampliamento del Centro diurno Alzheimer “Millecolori” di Camerino. “Fatto importante e positivo: si allunga il periodo della capacità di relazione prima che questa malattia, ad oggi incurabile, completi il suo percorso” ha concluso Ceriscioli.

Sanità Sassocorvaro -Disponibili i dati 2018: più di 22 mila prestazioni e nuovi servizi qualificati

Dati 2018 alla mano, la Regione stila un bilancio positivo sulla gestione della sanità di prossimità nel Comune di Sassocorvaro.

Lo scorso anno la struttura Villa Montefeltro ha effettuato 22.173 prestazioni ambulatoriali, suddivise tra cardiologia, chirurgia generale e ortopedia, chirurgia vascolare, pneumologia, oculistica e dermatologia,  e 1.744 prestazioni ambulatoriali complesse e day surgery (ortopedia, chirurgia vascolare, oculistica e chirurgia generale).

In particolare sono state effettuate 3.713 prestazioni ortopediche (di cui 2.523 visite e 280 interventi eseguiti in day surgery o ambulatorio complesso), 3.224 prestazioni legate alla chirurga vascolare (di cui 2.488 esami ecocolordoppler), 7.370 prestazioni di oculistica (tra cui 1.303 tomografie retiniche, 2.523 tra prime visite e visite successive, 1.200 interventi, prevalentemente alla cataratta); 4.979 visite e prestazioni dermatologiche (di cui 2.717 tra prime visite e visite successive).  Accanto a questi numeri va anche considerato l’aumento dell’offerta di prestazioni e servizi, che sono più che raddoppiati, con l’introduzione di numerose tipologie e branche specialistiche, quali terapia del dolore, pneuomologia, otorinolaringoiatra, oculistica di secondo livello con trattazione anche di patologie importanti, densiometria ossea, diagnostica per immagini pressoché completa (manca solo la Tac).

“Dati e risultati – afferma il presidente della Regione Luca Ceriscioli – ci confermano che la direzione intrapresa è quella giusta e che occorre proseguire in questo senso, poiché le scelte compiute rispondono a una domanda espressa direttamente dai cittadini di questo territorio così particolare dal punto di vista geografico, e, quindi, bisognoso di specifica attenzione. Al tempo stesso questa organizzazione ci consente di trarre benefici a più ampio raggio, e cioè in termini di alleggerimento, e di maggiore appropriatezza, dell’attività  delle strutture ad alta complessità dei presidi ospedalieri di Urbino, Fano e Pesaro. Un sistema integrato, dunque, a sostegno di quello pubblico che permette di ottenere una presenza qualificata ed efficace vicina ai cittadini”.

Nella stessa ottica si pongono le ultime determinazioni della Regione, che attraverso il servizio Accreditamenti si è espressa in senso positivo rispetto alla compatibilità con il fabbisogno delle richieste di modifica del setting assistenziale presentate da Villa Montefeltro. All’esito dell’istruttoria, saranno gestiti dal privato 12 posti letto di day surgery, 12 posti letto ordinari, 8 di ortopedia, 20 di lungodegenza e 12 di cure intermedie, per un totale di 64 posti letto. Ai cittadini saranno inoltre garantiti all’interno di questo sistema l’assistenza ambulatoriale continua, il punto prelievi (esami tutti i giorni per i cittadini), la radiologia h24. L’integrazione dei posti letto e dei servizi ha una valenza triennale, al termine dalla quale la Regione valuterà i risultati e i benefici sul territorio, riservandosi di decidere di conseguenza.

 

 

 

CERISCIOLI SCRIVE A PRESIDENTE CASELLATI SULLA SECESSIONE DEI DUE COMUNI DEL PESARESE

 

“Non procedere con l’iter legislativo: troppe incertezze. Non ammettere un nuovo referendum sarebbe una negazione all’autodeterminazione dei cittadini”

“Non procedere con l’iter legislativo. Solo una nuova consultazione referendaria può dirimere le incertezze dando ai cittadini dei due Comuni (Montecopiolo e Sassofeltrio) l’effettiva possibilità di esercitare il diritto di autodeterminarsi.”

Questa la richiesta del presidente della Regione, Luca Ceriscioli nella lettera inviata oggi alla Presidente del Senato, Casellati per sollecitare una decisione che permetta di bloccare l’iter legislativo sul distacco dalla Regione Marche alla Regione Emilia Romagna.

“Con la delibera n. 28 dell’11 giugno 2019 – si legge nella lettera – il Consiglio comunale di Montecopiolo, appena insediatosi a seguito delle recenti elezioni amministrative, ha espresso l’impossibilità di confermare, così come richiesto dal Senato, la volontà dei propri cittadini a procedere al distacco dalla Regione Marche alla Regione Emilia Romagna.

In particolare, con la citata delibera, il Comune di Montecopiolo ha rappresentato che: “il consiglio per poter rispondere in merito e determinare se le comunità locali non abbiano modificato il loro orientamento ritiene di poter rispondere solo dopo una nuova consultazione dei cittadini”.

“Non si può fare a meno di rilevare che in sostanza il Comune non ha espresso nel merito la conferma alla secessione, così come richiesto dal Senato, ma ha invece messo in luce una situazione così dubbiosa sull’effettiva e attuale volontà popolare da richiedere l’intervento di un nuovo apposito referendum.

Inoltre, si fa notare come il Comune da una parte si dichiari impossibilitato a esprimersi, dall’altra inviti e solleciti il Senato a prendere una decisione in una situazione di un’incertezza tale che ha impedito allo stesso Consiglio comunale di determinarsi sul punto.

Ci si chiede quindi come possa il Parlamento essere in grado di valutare la volontà di questi cittadini a dodici anni di distanza dalla loro espressione di voto, quando lo stesso Comune non è stato in grado di confermare la loro volontà di staccarsi dalle Marche, anche alla luce delle due petizioni per bloccare il distacco che sono state firmate da ben 1043 cittadini. Per tali motivi si chiede pertanto di non procedere con l’iter legislativo.Solo una nuova consultazione referendaria può dirimere tale incertezza dando ai cittadini dei due Comuni l’effettiva possibilità di esercitare il diritto di autodeterminarsi.

Si ribadiscono, peraltro, le motivazioni di inopportunità del distaccamento dei suddetti Comuni già espressi da questa Regione nella richiamata memoria al Senato del 14/05/2019, in base alla valutazione più generale degli interessi dei Comuni limitrofi e dell’intera regione Marche”.

 

Accompagnato dal vicepresidente del Consiglio regionale, Minardi e dal sindaco di Fano, Seri

VISITA DEL PRESIDENTE CERISCIOLI AL CODMA DI FANO:

“Un settore strategico per la nostra economia. Siamo qui per ribadire la nostra vicinanza ai produttori agricoli”

Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, si è recato oggi in visita al Codma di Fano, organizzazione di produttori nata dalla aggregazione di Cooperative ed Associazioni Ortofrutticole delle Marche, con alle spalle oltre sessanta anni di attività nel settore. Accompagnato dal vicepresidente del Consiglio Regionale, Renato Claudio Minardi e dal neo rieletto sindaco di Fano, Massimo Seri il presidente si è soffermato ad ascoltare le esigenze dei produttori. Lo scopo del Codma, che produce ortaggi tipici delle Marche, è quello di sviluppare al meglio le produzioni del territorio marchigiano, attraverso un più efficiente servizio tecnico, logistico e commerciale. Oggi le aziende associate e le aree di coltivazione si sono estese a zone tipiche e vocate di altre regioni, quali Umbria, Lazio, Toscana, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia.

“Di proprietà della Regione – ha spiegato il Presidente Ceriscioli – è diventata una realtà importante per il territorio e ben gestita da tanti anni da parte di cooperative di produttori che offrono uno strumento importante per poter lavorare. L’incontro di oggi è stata un’occasione anche per riflettere sul tema dell’Agricoltura e far sentire la Regione più vicina ai problemi di un settore che lavora sempre sul filo del rasoio , al limite delle forze, ma estremamente prezioso per la nostra regione. Insomma un ascolto indispensabile per potere prendere quelle iniziative sia semplici che complesse che ci permettono di stare vicino ai produttori. “

 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com