DELEGAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA IN VISITA ALLE “BUONE PRATICHE” DEL FERMANO. TAPPE A DIGITALIA E ARTIGIANELLI
Una delegazione della Commissione Europea guidata dalla “rapporteur” Adele De Angelis, oggi, accompagnata dall’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi, ha visitato due realtà del fermano che hanno realizzato “buone pratiche” grazie alle risorse europee messe a disposizione dalla Regione Marche. L’occasione è l’annuale riunione del Comitato di sorveglianza del Fondo Sociale Europeo Marche prevista per domani alle 9.30 a Villa Bonaparte a Porto San Giorgio.
Prima tappa alla cooperativa Digitalia di Rapagnano che ha ottenuto contributi grazie al bando per la creazione di impresa. La società si occupa di servizi a 360 gradi per la comunicazione aziendale e turistica. In particolare si pone l’obiettivo di far conoscere il territorio anche nei suoi aspetti meno noti. Per questo è nato il progetto dell’app in 6 lingue Touring Italia che una volta geolocalizzato l’utente è in grado di fornire qualsiasi tipo di informazione: dal posto dove dormire o assaggiare una tipicità, alle attrazioni nei dintorni, dai servizi utili come un meccanico o una farmacia all’outlet che organizza saldi. L’App collegata direttamente a Whatsapp e Facebook permette sia una facile condivisione delle informazioni, l’antico “passaparola”, che il virtual tour dei posti da visitare., Partita con le Marche, oggi Digitalia serve 14 regioni e l’obiettivo è coprire l’Italia intera.
Seconda tappa al Centro di formazione professionale Artigianelli di Fermo scelta dalla Regione come esempio di buona prassi da far visitare ai “rapporteur” europei. L’Istituto diretto da padre Sante Pessot al motto di “formazione delle competenze e cura educativa del ragazzo” vanta l’80% di occupazione per i suoi iscritti, il 100% per quanto riguarda il settore calzature. Presente alla visita anche Enrico Bracalente della Nero Giardini con cui è stato istituito un corso per operai qualificati per il calzaturiero a tutela del Made in Italy. “E’ un ottimo esempio di come si possano coniugare il mondo della scuola, della ricerca e dell’impresa – ha commentato l’assessore Bravi -. In questo modo si soddisfano sia l’esigenza delle aziende di personale qualificato sia quelle dei nostri giovani che vogliono trovare una occupazione. Tutte le volte che sono entrata in questo luogo ho imparato qualcosa e ringrazio tutti i soggetti coinvolti che hanno permesso alla politica di essere utile”.
Il Fondo sociale Europeo è il principale strumento usato dall’Unione Europea per sostenere l’occupazione dei cittadini dei Paesi membri. (ndr: Nelle foto la rapporteur De Angelis è la signora con la giacca turchese)
Ascoli ospiterà il Comitato di sorveglianza del Psr Marche: martedì 25 giugno, presso la Sala consiglio della Provincia, l’incontro tecnico per approvare la relazione annuale 2018.
Casini: “Vetrina per la città”
Ascoli Piceno ospiterà il Comitato di sorveglianza del Programma di sviluppo rurale (Psr) Marche 2014-2020. La riunione, a carattere tecnico, si svolgerà (martedì 25 giugno, dalle ore 9.30) presso la Sala consiglio della Provincia. Parteciperanno rappresentanti dell’Unione europea, del ministero delle Politiche agricole, della Regione (assessorato Agricoltura) e del territorio. All’Ordine del giorno c’è l’approvazione della relazione annuale di attuazione del Psr: da un punto di vista finanziario, riguarda 132 milioni di spesa pubblica, più del doppio di quella del 2017. “È un appuntamento importante per la città, che sarà al centro di un confronto amministrativo sulla certificazione e sulla correttezza di utilizzo delle somme, europee e nazionali, destinate allo sviluppo rurale delle Marche – anticipa la vice presidente Anna Casini – Sarà una vetrina per Ascoli che accoglierà i funzionari della Commissione europea e del Ministero con il fascino del centro storico. Inoltre il Psr ha avuto una dotazione aggiuntiva di risorse per fronteggiare il terremoto. Il Piceno è uno dei territori che necessitano dei fondi europei per ripartire. Rappresenta, quindi, una sede ideale per ospitare questo evento”. Il Psr 2014-2020 delle Marche ha una dotazione complessiva di oltre 696 milioni di euro (537,96 ordinari, ai quali si sono aggiunti altri 159 milioni del fondo di solidarietà post terremoto). Sostiene la competitività dell’agricoltura marchigiana, la valorizzazione delle risorse naturali, l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’innovazione e lo sviluppo delle zone rurali. La Relazione annuale che andrà approvata dal Comitato di sorveglianza rendiconta quanto contabilizzato nel 2018 che ha visto oltre 132 milioni impegnati (contributi richiesti dagli agricoltori attraverso i bandi). L’ammontare complessivo degli impegni dal 2016 (anno di piena operatività del Psr) ha raggiunto quota 343 milioni (49 per cento della dotazione complessiva, che salirebbe al 64 per cento senza i fondi del terremoto). Il 2018 è stato particolarmente attivo anche per i pagamenti (somme arrivate agli agricoltori) che hanno riguardato 73 milioni di euro.