Sottoscritto il nuovo protocollo d’Intesa triennale per la promozione del Teatro in Carcere in Italia
Uno storico accordo è stato siglato tra il Ministero della Giustizia, rappresentato dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e dal Dipartimento per la giustizia Minorile e di Comunità, il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere e l’Università Roma Tre.
Una cerimonia breve e ricca di significato quella che si è tenuta a Roma il 5 giugno 2019 presso la sede del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
A sottoscrivere lo storico accordo Francesco Basentini – Presidente del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Gemma Tuccillo – Presidente del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Vito Minoia – Presidente del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, Roberto Morozzo Della Rocca – Direttore del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli Studi Roma Tre.
Il documento impegna le istituzioni firmatarie a continuare a promuovere le diverse attività avviate nel tempo (Giornata Nazionale del Teatro in Carcere in concomitanza con la Giornata Mondiale del Teatro, Progetto e Rassegna/Festival Nazionale di teatro in carcere “Destini Incrociati” sostenuto anche dal Ministero dei Beni e Attività Culturali, iniziative di studio, ricerca e formazione, anche a favore del personale penitenziario) e ad approfondire il lavoro di promozione e sviluppo del teatro in carcere a livello nazionale.
Il Prof. Morozzo Della Rocca ha confermato l’impegno assunto dalla propria università che si sta altamente specializzando nel seguire le varie iniziative promosse. Il Presidente Vito Minoia, ha sottolineato gli aspetti che hanno consentito negli ultimi anni di ricevere apprezzamenti ed il riconoscimento di “buona pratica” in ambito internazionale per il lavoro del Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere. Il 26 marzo scorso le più alte cariche dell’Istituto Internazionale del Teatro dell’UNESCO hanno voluto celebrare in Italia, nella Casa Circondariale di Pesaro, grazie all’iniziativa del Teatro Universitario Aenigma di Urbino, la Giornata Mondiale del Teatro. Minoia ha poi annunciato la nascita a novembre 2019 del Network Internazionale di Teatro in Carcere nel corso del XX Convegno internazionale promosso dalle Riviste “CATARSI, Teatri delle diversità” e “CERCARE, carcere anagramma di”. Ha poi introdotto una delegazione del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere che ha fornito informazioni sintetiche sulle significative iniziative più recenti e su quelle in cantiere nei prossimi mesi.
Contatti:
vito.minoia@uniurb.it
Domenico Losurdo, tra filosofia, storia e politica
– Il 12 e 13 giugno prestigiosi studiosi a convegno per ricordare il celebre filosofo tradotto in tutto il mondo –
A un anno esatto dalla morte, l’Università di Urbino Carlo Bo, in collaborazione con la Società internazionale Hegel-Marx per il pensiero dialettico e l’Istituto italiano per gli studi filosofici, organizza una due giorni di convegno con la presenza di alcuni fra i più prestigiosi studiosi, allievi e amici di Domenico Losurdo.
Per quarant’anni docente di filosofia all’Università di Urbino (da cui era stato nominato professore emerito dopo la pensione) Losurdo è uno dei filosofi italiani più tradotti al mondo, e le sue opere hanno animato più volte il dibattito nazionale e internazionale, nonché formato molteplici generazioni di studenti.
L’appuntamento sarà per mercoledì 12 e giovedì 13 giugno, dalle 9 della mattina, a Palazzo Albani (via Timoteo Viti 10, Aula “Pasquale Salvucci”).
Fra gli illustri relatori, Giuseppe Cacciatore, Roberto Finelli, Massimo Baldacci, Antonio Cantaro, Luigi Alfieri e Claudio Tuozzolo. Il Convegno si aprirà con i saluti del Magnifico Rettore Vilberto Stocchi.
clicca l’allegato: 1213GiuLosurdo
Vite sottocosto
Migrazioni, lavoro e sfruttamento in agricoltura
– Il convegno martedì 11 giugno a Palazzo Battiferri –
L’Università di Urbino Carlo Bo – Dipartimento di Giurisprudenza (DiGIUR) e Dipartimento di Economia, Società, Politica (DESP) – Caritas italiana e Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) Ufficio per l’Italia e San Marino – dedicano la giornata di martedì 11 giugno al tema delle migrazioni e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura. Particolare attenzione verrà prestata al ruolo degli attori collettivi, sindacati dei lavoratori, imprese, associazioni del terzo settore e società civile nel governo di tali fenomeni.
Il Convegno di studio, che si terrà nell’Aula Blu di Palazzo Battiferri in Via Saffi, 42 a Urbino, si inserisce nell’ambito degli eventi sul “futuro del lavoro? promossi dall’Organizzazione internazionale del lavoro in occasione del Suo Centenario ed è il frutto di una proficua collaborazione tra l’Università di Urbino e la Caritas Italiana, sfociata nella pubblicazione del volume Vite Sottocosto – 2° Rapporto Presidio, curato dalla Prof.ssa Piera Campanella (Uniurb) e coordinato da Manuela De Marco (Caritas Italiana) che completa due anni di ricerca sull’esperienza del Progetto Presidio di Caritas Italiana, presente in diverse Caritas diocesane con lo scopo di garantire strutture permanenti di ascolto, orientamento e tutela dei lavoratori vittime di sfruttamento.
Apertura dei lavori alle 9.30 con i saluti delle autorità accademiche e del Direttore dell’OIL, Ufficio per l’Italia e San Marino, Gianni Rosas.
Seguirà una breve presentazione dei contenuti dell’attività di ricerca da parte di Piera Campanella dell’Università di Urbino. La mattinata proseguirà con due relazioni: la prima, di taglio economico, su Economia e lavoro nelle filiere agroalimentari, tenuta da Rino Ghelfi dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna; la seconda, di taglio giuridico, su Il lavoro dei migranti in agricoltura fra sfruttamento e istanze di tutela, sarà tenuta da William Chiaromonte dell’Università di Firenze. Ad esse faranno seguito una serie di interventi programmati da parte di esponenti di organizzazioni sindacali, datoriali e associazioni del terzo settore.
I lavori riprenderanno nel pomeriggio con due relazioni e una serie di interventi programmati. La prima relazione su Politiche europee su migrazione e sfruttamento lavorativo: intrecci e implicazioni sarà di Letizia Palumbo dell’Università di Palermo. La seconda, su Politiche migratorie e decreto sicurezza: il quadro nazionale e le sue implicazioni, di Manuela De Marco di Caritas Italiana. Le relazioni saranno seguite da una serie di interventi da parte di operatori del diritto ed esponenti dell’accademia urbinate, della società civile e delle organizzazioni del terzo settore.
Alle 18 le conclusioni affidate a Paolo Morozzo della Rocca, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza (DIGIUR) dell’Università di Urbino.
Info e contatti
https://www.facebook.com/events/1616560501811205/
Anche l’Università di Urbino partecipa agli Stati Generali del Teatro Universitario in programma per domani 11 giugno a Pisa. Monica Bravi, Roberto Danese e Alberto Fraccacreta del CTU “Cesare Questa” interverranno sul tema “Teatro, poesia, traduzione: tre anime per una nuova ricerca universitaria”.
Rapporto Almalaurea 2019: la Carlo Bo si conferma attrattiva ed efficace
– Il 55% degli studenti arriva da fuori regione e il 70% lavora entro il primo anno dalla laurea –
Conferme gratificanti per l’Università di Urbino Carlo Bo arrivano dal XXI Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati presentato alla Sapienza di Roma dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea durante il Convegno “Università e mercato del lavoro”. Le indagini hanno coinvolto 75 università analizzando le performance di oltre 630 mila laureati di primo e secondo livello contattati a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo. I laureati dell’Università di Urbino Carlo Bo coinvolti sono stati 2.613, di cui 1.613 di primo livello, 637 magistrali biennali e 336 a ciclo unico; i restanti di altri corsi preriforma.
Una prima e importante conferma per Urbino è quella dell’attrattività dell’ateneo nei confronti degli studenti provenienti da fuori regione, ben il 55%, un valore che da sempre connota l’unicità dell’ateneo feltresco nel panorama nazionale, ottenuto dai 1590 posti letto dei collegi e dai servizi che il Censis certifica ogni anno di valore assoluto.
L’età media alla laurea è di 25 anni per i triennali e 28 per i biennali, con un voto medio di 100,1. Il grado di soddisfazione è superiore al 90%, un’altra bella tradizione della Carlo Bo, tanto che il 71,2% si iscriverebbe di nuovo allo stessa università e allo stesso corso, un dato che sottolinea le capacità dell’orientamento verso le matricole e gli studenti delle scuole superiori, come pure la rispondenza informativa delle campagne di comunicazione che ogni anno sono un elemento di distinzione di Uniurb.
Altro punto fondamentale dell’analisi di Almalaurea riguarda i livelli occupazionali post laurea: a un anno dal conseguimento del titolo a Urbino, il tasso di occupazione (si considerano occupati, seguendo la definizione dell’Istat, tutti coloro che sono impegnati in un’attività retribuita) è del 70,7%. L’efficacia del titolo, ovvero il rapporto fra la laurea richiesta per il lavoro svolto e l’utilizzo delle competenze apprese all’università, vede il 48,1% degli occupati considerare il titolo molto efficace per il lavoro svolto, con una retribuzione mensile media di 1080 euro netti. Il 42,1% di questi dichiara di utilizzare in misura elevata le competenze acquisite all’università. Naturalmente, il tasso più elevato di occupazione si raggiunge a cinque anni dalla laurea di secondo livello, che per Urbino è dell’86,6% (85,5% il dato nazionale) dei quali il 45,8% a tempo indeterminato. La laurea è considerata efficace dal 69% dei laureati a Urbino, un dato anche in questo caso superiore alla media nazionale che è del 65,35.