Ceriscioli: ’Puntiamo su strutture che accolgano gli anziani come in famiglia’

Ceriscioli: ’Puntiamo su strutture che accolgano gli anziani come in famiglia’

Taglio del nastro, ieri (19 luglio, ndr) ad Esanatoglia per la nuova ala della residenza protetta per anziani ‘Santa Maria Maddalena’, convenzionata con la Regione Marche, che subito dopo il sisma del 2016 ha avuto il merito di accogliere anche diversi anziani dei paesi vicini rimasti senza casa

Esanatoglia – ‘È stata una struttura che ha avuto un ruolo importante nel momento della difficoltà, subito dopo il terremoto: per questo fa ancora più piacere vedere realizzata questa opera di ampliamento che sarà in grado di offrire ancora più servizi alla comunità’. Il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha inaugurato ieri (19 luglio, ndr) ad Esanatoglia la nuova ala della residenza protetta per anziani ‘Santa Maria Maddalena’, una struttura in cui, ha sottolineato, “le persone anziane trovano accoglienza, ospitalità e professionalità: per questo anche un piccolo ampliamento come quello realizzato è importante, perché significa offrire qualcosa in più”.
Del resto, ha detto ancora Ceriscioli, “come Regione in questi anni abbiamo potenziato le convenzioni per le strutture di natura residenziale, perché riteniamo che sia giusto nei confronti di persone che hanno dato tanto alla nostra comunità. Queste strutture socio-sanitarie sanno offrire un servizio, ma sono soprattutto capaci di saper accogliere gli ospiti come una grande famiglia”.
Al taglio del nastro di ieri erano presenti, oltre al Governatore, anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il sindaco di Esanatoglia Luigi Nazzareno Bartocci e la vice sindaco e consigliere provinciale Debora Brugnola.
In particolare, la nuova ala della residenza è stata voluta per accogliere gli anziani che hanno dovuto lasciare le case di riposo del territorio dopo il sisma, i quali avevano subito trovato accoglienza proprio alla ‘Santa Maria Maddalena’.
“Purtroppo – ha continuato il Governatore – la maggior parte degli edifici danneggiati  da terremoto ha riguardato quelli comunali, le scuole e le case di riposo, strutture che sono punto di riferimento per le nostre comunità. Eppure, nell’immediatezza dell’emergenza del sisma, la disponibilità e il darsi da fare per poter accogliere le persone, proprio come dice la canzone “aggiungi un posto a tavola”, per noi sono stati sicuramente una grande risorsa”.
La struttura, di proprietà comunale, è un ex monastero ristrutturato con i fondi del sisma ’97. Ospitava circa 65 anziani e dopo il terremoto ne ha accolti altri 11 da paesi vicini. Con 70mila euro di fondi comunali è stata ampliata la parte del pian terrerno che ospita altri 7 posti letto e ambulatori medici. L’arredo, per un importo di 25mila  euro, è stato finanziato con il  fondo di solidarietà Centro Italia Cgil, Cisl, Uil. Ad oggi i posti sono 75, di cui 13 di residenza normale e 62 di residenza protetta. In questi 62 ci sono 11 ospiti affetti dal morbo di Alzheimer.

 

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